20. L'esame.

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PoV Nico.

''Oggi non riuscivi a staccarmi gli occhi di dosso ;)''. Ricevuto alle 9:30 PM.

Quel messaggio fu la cosa più inaspettata della giornata e non solo mi resi conto che Will aveva sprecato tempo per scrivere questa cazzata invece che scusarsi di tutto quello che stava succedendo, ma feci anche una gran figura di merda.
Che cosa gli avrei risposto? Era vero che non facevo altro che guardarlo e negarlo sarebbe stato stupido.

''Beh, se hai visto che ti guardavo significa che anche tu mi stavi guardando.'' Consegnato alle 9:36 PM.

Colpito e affondato.

''Beh, mi sentivo osservato e ti ho guardato.'' Ricevuto alle 9:39 PM.

''Io ti guardavo per farti capire che avevi interrotto una conversazione e dovevi andartene. Adesso basta, non voglio parlare con te.'' Consegnato alle 9:42 PM.

''Bene. '' Ricevuto alle 9:45 PM

''Perfetto.'' Consegnato alle 9:45 PM.

''. . . . . Che fai?.'' Ricevuto alle 9:48 PM.

Roteai gli occhi, sorridendo. ''Sto tentando di rilassarmi nella vasca da bagno. Ma tu mi distrai.'' Consegnato alle 9:49 PM.

''Mhmmmhm... Mi invii una foto? ;)''. Ricevuto alle 9:50 PM.

Arrossii.
''Te lo scordi ^-^.'' Consegnato alle 9:51 PM.

''HAHAHAHAHA dai, scherzavo. '' Ricevuto alle 9:52 PM.

''. . . '' Consegnato alle 9:53.

''Non vuoi parlare con me, giusto?.'' Ricevuto alle 9:54.

''Giusto.'' Consegnato alle 9:55.

''Fa come vuoi.'' Ricevuto alle 9:56.

''Beh, ovvio. '' Consegnato alle 9:57.

''. . . Ciao, Nico.'' Ricevuto alle 9:58.

Non gli risposi. Si, lo so, è da idioti... Ma ero ancora abbastanza arrabbiato con lui per la questione del ''sto sentendo un tizio chiamato Luke e faccio finta che tu non esista''. Ma la mia mente contorta stava aspettando comunque un messaggio da parte sua, anche se non sarebbe mai arrivato perché dovrei essere io a rispondere.
Sta di fatto che restai in bagno per davvero molto tempo e me ne resi conto solo quando ormai le mie mani erano uno schifo. Mi alzai e, infreddolito, indossai l'accappatoio. Controllai per l'ennesima volta il cellulare che segnava le 10:20. Non era nemmeno troppo tardi, ma io avevo un sonno tremendo.

Quando entrai in camera mia ero ancora in accappatoio, il cielo fuori dalla finestra era già oscurato e, come se non bastasse, stava piovendo. Amo la pioggia, davvero, ma in certi casi mi rende depresso... cioè, ancora più depresso.
Indossai in fretta dei boxer e il pigiama e mi sedetti sul davanzale della finestra a guardare le strade. Erano quasi deserte, e il semaforo e le poche macchine che passavano di tanto in tanto erano le uniche cose che le illuminavano. Non c'erano molte stelle quella sera, come al solito, ma la luna era qualcosa di spettacolare. Anche se di tanto in tanto veniva oscurata dalle nuvole. Proprio in quel momento decisi di continuare a leggere il mio nuovo libro, senza pensare né a Carl, né a Will e Luke, né a Bianca. E restai lì per ore, e intanto le pagine da leggere si facevano sempre più poche, aveva smesso di piovere e i miei occhi diventavano sempre più pesanti a causa del sonno. Infine mi coricai sotto le coperte e, stanco, mi addormentai.

PoV Will.

Una delle cose che più odio, a parte la mia famiglia e il frigorifero vuoto, è il visualizzato senza una risposta. Okay, lo avevo salutato e quel non rispondere era a sua volta un modo per terminare la conversazione come se fosse un saluto, ma Di Angelo non poteva mettermi ansia in quel modo.
Il resto della serata lo passai a guardare serie TV e ad ascoltare musica, e non c'era una sola volta in cui non controllavo il cellulare in attesa di una risposta. Alla fine mi arresi e, quando la necessità di dormire si fece ben più importante di una risposta da parte di Nico, semplicemente... mi addormentai.

Solangelo || Una mattina d'inverno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora