PoV: Will.
Per mia grande fortuna non era mio padre. Un uomo con la pelle pallida, robusto e con una chioma spettinata di capelli corvni vi si presentò dentro la camera in fretta, tenendo stretto nel palmo della mano un cellulare.
-Nico. -disse cercando un caricabatterie.
-Papà. -disse Nico sorridendo.
Ancora confuso e impaurito da quel messaggio, senza notare la presenza del padre, sobbalzai. Questa fu probabilmente la figuraccia più imbarazzante nella storia della mia vita. Subito i due si girarono a fissarmi accigliati e con fare interrogativo.
-Will, tutto apposto? - mi chiese Nico confuso da quella reazione.
-Oh, ehmm.. si, scusate. -dissi arrossendo.
-Sono davvero così brutto? - mi chiese Ade ridacchiando ironico.
-No, ma che.. -dissi ridendo nervosamente.
Il padre di Nico non mi tolse gli occhi di dosso per tutto il breve tempo e, per rompere la tensione, dissi: -Ehmm, comunque... io sono Will Solace. - e detto questo gli porsi la mano con un sorriso.
Mi fissò ancora una volta, incredulo. Poi il suo sguardo andò a finire verso Nico, che a sua volta lo guardò trattenendo una risata.
-Solace?!.. Per caso tuo padre è Apollo? - mi chiese puntando una seconda volta i suoi occhi neri e ombrosi verso il mio viso.
Mi sentii subito avvampare e mi guardai attorno per un breve tempo. Dopo un lungo silenzio, mi limitai a rispondere: -Si.
Non vi dico cosa accadde dopo... vi avverto solo che, se siete figli di un ricco uomo d'affari che di nascosto uccide le mogli e sei d'avanti a un tizio come Ade, l'unica cosa da fare è sedersi ed ascoltarlo mentre fa domande stupide come: "Anche voi lavate i piatti a mano o, essendo ricchi , potete permettervi una lavastoviglie?".
Okay, okay. È strano, lo so. Ma potreste essere in situazioni ancora più imbarazzanti, come per esempio essere al posto di Nico.
-Papà. -Gli disse il minore arrossendo e battendosi una mano sulla fronte. - smettila.
-È tutto apposto. - dissi sorridendo.
Il padre si ricompose e tornò ad assumere un' espressione seria. - Comunque piacere, io sono Ade. - e mi strinse la mano, un po' troppo forte.
Terminate le presentazioni, potei affermare che Ade era davvero un padre eccezionale. Faceva di tutto per rendere felice sua moglie e suo figlio, soprattutto dopo il doloroso lutto della morte di sua figlia. Mandava avanti la famiglia meglio che poteva e certe volte faceva straordinari per poter racimolare dei soldi in più e soddisfare le esigenze di suo figlio.
Dopo che il padre se ne fu andato e io e Nico rimanemmo di nuovo soli, mi sporsi verso la finestra quando intravidi una figura dietro un cespuglio accanto ad un albero. Mi accigliai per vedere meglio e, prima che si nascose, riuscii a riconoscere una folta chioma di capelli biondi e un viso rigido. Teneva con se un binocolo, come se mi stesse spiando.
Rilessi una seconda volta il messaggio che mi inviò mio padre un istante prima che la porta si spalancò, e se quello fosse veramente lui? Mi chiesi, più preoccupato che mai.
Ritornai a sporgermi verso la finestra, e lui era ancora li.. nonostante cercasse di nascondersi riuscii a vederlo comunque.
Non potei fare a meno di pensare che la cosa migliore da fare sarebbe stata andarmene. Conoscevo mio padre sin troppo bene e non vorrei per nulla al mondo che si vendicasse sulla famiglia di Nico, proprio no. Non potrei accettarlo.
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Solangelo || Una mattina d'inverno.
FanficCosa succede se dietro la maschera da ''ricco uomo d'affari'' si nasconde un pazzo? E soprattutto, se suo figlio si innamora del ragazzo che da tempo viene preso di mira e deriso da suo nipote? Questa è la storia di Will Solace e Nico Di Angelo, du...