#AngoloDell'Autrice:3
Ciao ragazzi, scusate se ho pubblicato in ritardo ma, come ho gia detto, ho davvero poco tempo.
Spero di farmi perdonare con questo nuovo e lungo capitolo.
Poi, ovviamente, scrivetemi cosa ne pensate c:
Nico_Leo.PoV: Will.
Quel bacio, per quanto poco sia durato, fu di sicuro qualcosa di sensazionale.
Per un momento fu come se tutto il mio passato e i miei problemi fossero svaniti nel nulla, lasciando spazio a quell' intensa e strana ma piacevole sensazione che solo quell' attimo mi aveva mai fatto provare fino ad ora. Avevo baciato tanti, o meglio... tante, tantissime ragazze in vita mia, ma nessuno mi aveva mai fatto provare sensazioni simili a questa.
Ogni cosa non aveva più importanza per me, c'eravamo solo io e lui.
Gli presi il viso con le mani e approfondii il bacio socchiudendo gli occhi mentre il rossore in viso cominciava ad alleviarsi.
Le nostre lingue si intrecciarono in un dolce ma profondo bacio e continuammo così fino a quando non cominciammo ad ansimare entrambi.
All'improvviso Nico mi spintonò e io indietreggiai. Rimasi a fissarlo e lui fece lo stesso, dopodichè abbassò lo sguardo e si morse il labbro. Poggiai una mano sulla sua spalla preoccupato dalla reazione del ragazzo. -Nico? Stai bene?.- chiesi con il tono di voce più gentile che riuscivo ad assumere in quell'imbarazzante momento.
Il minore alzò lo sguardo verso di me e mi fissò coi suoi occhi neri e agghiaccianti. - Ehm.... scusami. Sono stato un idiota. -
-No, tranquill--
-Senti, non mi va di parlare. -
-Nico...-
-Will, devo andare.- Sospirò, allontanandosi.
Feci per seguirlo ma non riuscivo a fare nulla se non sorridere come un ebete.
Nico Di Angelo mi aveva baciato.
PoV: Nico
Ero più che consapevole che quella reazione da parte mia era stata più che stupida. Scappare non era il genere di cose che un ragazzo maturo avrebbe fatto. Ma in quel momento non riuscii a pensare a nulla se non ad andarmene e fuggire via da quell'imbarazzante situazione.
Camminai, o meglio, corsi per una ventina di minuti mentre il parco spariva alle mie spalle fino a trovarmi in una specie di boschetto. Non mi fermai nemmeno quando sentii rumori di animali a me del tutto sconosciuti provenire dai cespugli. Ero così spaventato da ciò che avevo appena fatto che l'unico pensiero che in quel momento la mia mente riusciva a formulare era quello che ora, non solo tutta la scuola mi odiava per aver rovinato l'anniversario dei più popolari della scuola, ma anche Will probabilmente mi odiava. Allora, tstanco, mi sedetti sotto un albero per riprendere fiato, d'altronde non sapevo nemmeno dove andare.
Solo in quel momento mi resi conto di aver una gran sete, quindi cercai nel mio zaino che conteneva di tutto: libri, nintendo, auricolari, il cellulare, un ombrello, soldi e delle patatine al formaggio. Tranne l'acqua.
Ormai sconsolato e stanco, mi distesi sull'erba con le braccia incrociate dietro la testa a fissare il limpido cielo azzurro di quel pomeriggio.
Dopo un po' chiusi gli occhi e cominciai a godermi quel silenzio e quella pace mentre i ricordi di mezz'ora prima sfrecciavano nella mia mente. Mi costrinsi più volte di pensare ad altro ma senza risultati.
Ormai ero consapevole che tutto ciò che sapevo fare era solo combinare guai. Stavo davvero prendendo in considerazione l'idea di scappare via per evitare di creare problemi. Ma, ripensandoci, mia madre verrebbe a cercarmi e soffrirebbe quindi realizzai che la cosa migliore da fare era rimanere chiuso nella mia camera a vita.
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Solangelo || Una mattina d'inverno.
FanficCosa succede se dietro la maschera da ''ricco uomo d'affari'' si nasconde un pazzo? E soprattutto, se suo figlio si innamora del ragazzo che da tempo viene preso di mira e deriso da suo nipote? Questa è la storia di Will Solace e Nico Di Angelo, du...