🌸Un passato tragico

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"Don't get to close, it's dark inside and it's were my demons hide"

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"Don't get to close, it's dark inside and it's were my demons hide"

"Don't get to close, it's dark inside and it's were my demons hide"

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-andavo solo alle medie quando successe.
Ero ossessionato dal voler diventare un eroe, nonostante il mio quirk abbastanza debole.

I miei compagni per questo mi prendevano in giro, dicevano che non sarei mai potuto diventare un eroe, che ero uno che si faceva false speranze e che non sarebbe mai riuscito a fare nulla.

Io però non mi lasciavo scoraggiare, io volevo a tutti i costi far avverare il mio sogno

Ma un giorno, anzi, quel giorno, un criminale ha cominciato a minacciare due mie compagne di scuola. Io non fui capace di fare nulla, non ne ebbi il coraggio.
A salvarle arrivò così Mina.

Il giorno dopo a scuola non si parlava di altro, tutti a dire quanto fosse coraggiosa e forte Ashido.

Poi quando si seppe che anche io ero lì e che non avevo mosso un muscolo per aiutarle, nonostante continuassi a ripetere che sarei diventato un eroe, i miei compagni di classe cominciarono a prendermi in giro sempre di più, sempre di più, sempre di più, finché io non mi rassegnai del tutto. Non sarei mai riuscito ad entrare alla yuei.

Da quel giorno cominciai a odiare a morte Mina, se solo lei non ci fosse stata, magari io sarei riuscito a fare qualcosa, magari le avrei salvate e a scuola gli altri mi avrebbero preso sul serio.

I miei compagni continuarono per mesi. Io in quel periodo volevo solo farla finita, se capisci cosa intendo.

Proprio il giorno che sarebbe dovuto essere l'ultimo della mia vita, un ragazzo sulla ventina mi si avvicinò e mi chiese perché sembravo così triste.

Dopo un po' di riluttanza gli spiegai tutto, lui così mi disse che mi poteva fare una mano.

Solo dopo avrei saputo che quel ragazzo era Shigaraki.

Lui mi portò nel covo dei villain, dove mi presentò al suo capo, All for one.

Lui, anche se all'unizio non tanto d'accordo, decise di farmi entrare nell'Unione dei villain. Da allora mi trattarono come un membro della loro famiglia, mi trattavano come un fratellino minore a cui volevano bene.

Non so come, e sinceramente non lo voglio sapere, fecero finire anche le voci su di me a scuola.

Non ero mai stato così bene in vita mia, non mi ero mai sentito così amato. I miei genitori erano sempre impegnati al lavoro mentre mia sorella gemella già faceva i salti mortali per poter sia andare bene a scuola sia riuscire a fare nuoto agonistico. Nonostante lei provasse a dedicarmi del tempo non aveva mai un attimo di pace, e la capisco per questo. Io le voglio bene e non potrei mai criticarla per questo, ma che cavolo, poteva anche rendersi conto che non stavo bene, che volevo solo morire in quei giorni!-

Bakugou ascoltandolo non poté non pensare a quanto dev'essere stato duro il passato di kirishima. In confronto la sua è stata un'infanzia felice.

Tra i due si sollevò un silenzio quasi assordante. Uno di quei silenzi imbarazzanti dove non sai che dire ma vorresti comunque dire una cosa.

-cambiando argomento...- disse il rosso, più che altro per spezzare quel silenzio insopportabile -quando Toga ci ha detto cosa aveva fatto, ha detto una frase strana, ha detto che per riuscire ad avvicinarsi a te aveva dovuto giocare con i sentimenti che provo per me.cosa intendeva dire?-

Bravo kirishima, altro che rimuovere l'imbarazzo, lo hai triplicato! Pensò tra se e se.

Il biondo non rispose per un po'. La sua faccia diventò più rossa di un peperoncino piccante.

-mi ha detto che mi amava e io l'ho baciata, ovviamente pensando fossi tu...- rispose lui sussurrando.

All'improvviso la faccia di kirishima diventò dello stesso colore di quella dell'amico.

-merda! Perché le ho detto che mi piaci!- disse il rosso accorgendosi solo dopo di aver pensato a voce alta.

Diventò ancora più rosso.

-t...tu cosa?!- disse il biondo dopo aver sentito le parole dell'altro.

Dopo essersi tranquillizzato un attimo prese tutto il coraggio che aveva in corpo e disse semplicemente:-Bhe, anche tu mi piaci- girando la testa dall'altro lato per non far vedere il rossore aggiuntivo sul viso.

Avrebbero potuto entrambi partecipare a una gara di travestimenti, facendo il cosplay del cartello dello stop, e vincere tranquillamente. Tanto il colore del viso era quello.

-ascolta- cominciò il biondo dopo un lungo sospiro- che ne dici se, visto che oggi sarà probabilmente l'ultima giornata che passeremo insieme, di trascorrerla felicemente, come se fossimo...-
Le parole non gli uscirono di bocca per la vergogna. E se lui non avesse voluto?

-una coppia?- fu in rosso a finire la frase con un leggero sorrisetto stampato in viso. -ovviamente sì-

Ehiiiii! Sto capitolo lo avevo già scritto taaaaaaaanti giorni fa, ma una mia amica mi aveva consigliato di aspettare che il passato di kirishima si vedesse anche nell'anime quindi così ho fatto

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Ehiiiii! Sto capitolo lo avevo già scritto taaaaaaaanti giorni fa, ma una mia amica mi aveva consigliato di aspettare che il passato di kirishima si vedesse anche nell'anime quindi così ho fatto. Spero vi piaccia, so che non è la confessione d'amore del secolo ma dettagli.

Pace amen ciao

|𝕀'𝕞 𝕤𝕠𝕣𝕣𝕪 |  𝙺𝚒𝚛𝚒𝙱𝚊𝚔𝚞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora