OMEGAVERSE 3 *MARVELLOUS*

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Annabella e Zed ormai vivevano in una perfetta simbiosi, lei era la beta effettiva di Wonder, per la maggior parte del tempo svolgeva i suoi compiti dagli uffici. Appena compiuti i suoi 18 anni si era chiusa a chiave dentro la stanza dei pc con Zed e ne erano usciti solo dopo diverse ore.

-Abigail!- Annabella corse ad abbracciare l'amica. -Da quanto sei qui?-

-Sono arrivata stamattina presto...- le rispose sorridendo.

-Quindi è il momento?- le chiese fissandola negli occhi.

L'altra annuì.

-Ok...-Si volse verso il suo compagno. -Zed...-

Lui fissò le due. -Faccio partire i messaggi...- Videro il ragazzo digitare veloce sulla tastiera, e poco dopo aprire un programma ed avviarlo.Nello stesso istante sui telefoni di molte persone compariva lo stesso identico messaggio.

"È arrivata l'ora."

I 3 si guardarono sorridendo.

-Come avvisiamo i draghi?- Chiese infine il ragazzo.

-Cassiopea...saprà e verranno...- rispose Abigail.

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Wonder guardò la sua famiglia, sempre più numerosa. Suo padre e sua madre ormai si occupavano di cose marginali del branco, Black aveva lasciato tutto in mano a Wonder. E si erano costruiti una piccola casetta a una ventina di minuti dalla casa branco. Uguale avevano fatto Jacob, Steph e Tim, con i bambini.

Melanie diciottenne da poco, stava aspettando l'incontro con il suo mate, come Josh e Wonder.

-Questa volta verranno qui tutti, ho già dato disposizioni per l'accoglienza dei Wolves e dei mannari.- Disse pensando a come i mannari avessero creato una loro comunità, molto simile alla struttura dei Wolves. -Poi ci saranno i rappresentanti dei 20...-Disse guardando suo padre. -È probabile che arriveranno anche i draghi, sanno anche loro che è l'ora...-Guardò i suoi genitori. -Vorrei che riprendessi il branco in mano fino a che non libereremo Crystal, fino a quel momento non mi sento in grado di essere responsabile di altri...-Black comprendeva suo figlio, avendogli rapito la draghessa da sotto gli occhi, e anche se di altra razza, faceva parte di quel branco fatto di amici e affetto che si era creato in quel poco tempo che avevano girato lui e Josh.

Anche il piccolo dei fratelli, era cambiato, cresciuto, sia come poteri che come consapevolezza di se e degli altri. Aveva passato un periodo nel monastero dei lupi, per poi tornare ed essere un grande aiuto per Wonder e per Annabella, come loro consigliere nel branco.

Black e Narcis si strinsero la mano e sorrisero al figlio. Era un Alpha, ma non uno di quelli che comandava senza ascoltare chi aveva al suo fianco. Lui era un leader nato, ascoltava tutti, dall'anziano che gli chiedeva di cambiargli una lampadina, a qualche cucciolo che gli chiedeva di raccontare qualche storia. Era buono, ma non stupido, se si sbagliava, nel branco, si pagavano le conseguenze.

E lui si sentiva costantemente in colpa per non aver fatto nulla in quegli anni per cercare la draghessa. Ma così gli era stato ordinato da chi era più in alto in carica. E anche se con fatica aveva accettato.

-Saremo al tuo fianco Wonder...come sempre, saremo tutti al tuo fianco...-Gli disse fiero suo padre.

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Swish e Roy furono i primi ad arrivare. Roy aveva mantenuto le promesse con il suo compagno, aveva lasciato il posto a suo figlio Peter, e seduto dietro al suo amato,sulla moto, si erano messi in viaggio, senza meta, se non quelle che programmavano da un giorno all'altro. A lui bastava stare a fianco di Swish, e Swish aveva compreso che di Roy poteva fidarsi completamente, tanto da raccontargli tutto del suo passato di omega di un branco di un altro paese al sud.

Quando Abigail li vide, corse incontro ai due con slancio, buttandoli quasi a terra per l'entusiasmo.

Wonder arrivò poco dopo dando la mano all'altro Alpha e al piccolo Omega.

Devon, arrivò pochi giorni dopo con Elsphet, molto incinta. Il padre della ragazza aveva lasciato il suo posto e aveva dato in mano la gestione del branco alla figlia con il marito, anche se mannaro, dove accolsero molti di loro che volevano fermarsi e non continuare a viaggiare, sembrando di scappare sempre da qualcosa.

Arrivarono anche gli altri Alpha, e il consiglio dei mannari con quello dei Wolves. Molti Alpha erano i figli degli Alpha che avevano partecipato alla guerra di liberazione degli omega, e dopo la liberazione dei mannari si ritrovavano una volta all'anno per parlare fra loro e avere notizie qui e là, per capire chi era quel stregone, che purtroppo, tutti quelli soggiogati da lui, avevano dimenticato tutto.

Wonder per l'ennesima volta si stava rigirando a letto, di dormire con gli incubi che lo seguivano, non ci riusciva.

Si vestì veloce e andò alle stalle vicino alla sua cavalla e al puledro che ora aveva quasi due settimane. Si mise seduto dentro la stalla di Shila e Marvellous. Il puledro gli corse vicino e gli diede qualche testata, Wonder gli diede qualche pacca sul collo, alle quali il piccolo nitrì felice buttandosi addosso all'altro. -Tu sei una peste vero? Farai una strage di cuori fra belle cavalline e pure fra le licantrope coccolone....- Rise guardando gli occhioni dolci del piccolo. -Su ora vado e vi lascio in pace.-

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Uscito dalla stalla fece un grande respiro e si tolse i vestiti, restando nudo per qualche istante per poi mutare. Era passato un po' di tempo dall'ultima volta e ne aveva veramente bisogno. Si mise a correre verso un bosco, a poche miglia di distanza dalla casa branco. Corse a perdifiato fino a sentire male ai muscoli. Solo allora rallentò.

Nel silenzio della notte, sentì dei rumori vicino. Una piccola radura vicino ad un piccolo fiumiciattolo, e quello che sembrava un cucciolo che giocava con l'acqua. Si lanciava con le zampe davanti come se stesse cercando di prendere qualcosa. Il piccolo aveva gli occhi di un intenso blu, lo vide rotolarsi più volte nell'acqua e nel fango. Dentro di sé, sorrise. Amava i cuccioli, di ogni specie, avevano un modo tutto loro di vedere la vita.

Lo vide fermarsi di colpo e arretrare mentre un lupo marrone gli si avvicinava ringhiando, occhi gialli, un beta. Il piccolo si era accucciato, e raggomitolato.

Quando vide il beta che stava per attaccarlo uscì allo scoperto ringhiando.