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Il suo aspetto era particolare, da umano era semplice, lo aveva visto nelle varie visioni degli altri. Ma nella sua vera forma, era splendente, una luce eterna, ma al contempo oscura.

-Perché?- Chiese Alexander fissando quella creatura che gli faceva socchiudere leggermente gli occhi per riuscire a fissarlo.

Lo stregone prese la sua forma umana avvicinandoglisi, i suoi piedi quasi non entravano in contatto con il terreno. Era vicinissimo al piccolo Omega che lo guardava tremando lievemente.

-Perche? Cosa? Perché ti ho trasformato in sigma? Perché voglio il potere su questo mondo?- Alzò una mano posandola sulla guancia di Alexander. -"Perché"...mi chiedi?-

Alexander guardò negli occhi quella figura, occhi pieni di sofferenza, il contatto con la sua mano gli scaldava la guancia, ma lo rattristava fin nel profondo, sentiva nel suo cuore, quel profondo sentimento di solitudine di quella creatura, e senza potesse far nulla delle lacrime scesero dai suoi occhi.

-Hai paura?- Gli chiese la creatura.

-No...-Sussurrò piano il piccolo.

-Perché queste lacrime?- sibilò lo stregone.

-Sento....la tua...sofferenza...la tua solitudine...-

Il volto dell'altro si corrugò. -Provi pena per me?-

Alexander annuì lievemente. -Non pena...ma...soffro...per il dolore che provi...e non sai come eliminare...credi che facendo ciò che fai, lo potrai estirpare...ma lui continuerà, a dolere...a renderti vivo...a sentirlo proprio qui...-Una mano raggiunse il petto dello stregone, posandola dove un cuore, batteva in modo diverso da quello umano. -Sei ancora in tempo...- Gli occhi di Alexander erano viola ora. -Sei ancora in tempo Naxos...puoi far cessare questo dolore...il tuo...il nostro...-

Lo stregone emise un ruggito e prese per la gola l'omega stringendo e non lasciandogli respiro.

-Non è con le parole che ti salverai la vita!- Ringhiò.

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Un colpo al fianco lo spedì a terra, lo stregone si guardò intorno, vide l'omega a terra che tossiva mentre prendeva lunghe boccate d'aria, accanto a lui due cavalli, e altri ne stavano arrivando. Socchiuse gli occhi, guardando quelle creature che difendevano il giovane.

-Quindi anche voi state dalla sua parte...- Ringhiò lo stregone verso gli animali, altri animali dalla foresta stavano arrivando, chiudendosi intorno all'omega.

-Dopo tutto ciò che hanno fatto alle vostre razze, alle vostre case, alle vostre foreste...ora state dalla loro parte?-

Marvellous lasciò Alexander guardando la madre negli occhi e spostandosi verso lo stregone.Lo fissò negli occhi, vide che non comprendeva che non tutti erano uguali, che c'erano creature meritevoli di essere protette.

I pensieri scorrevano fra i due, rendendo quel momento surreale. Un silenzio innaturale, il tempo che sembrava essersi fermato. Lo stregone si trovò ad essere circondato, animali di ogni razza lo fissava. Avrebbe potuto ucciderli tutti, ma a che pro? Era tempo che finisse quella storia? Che come aveva visto nei pensieri di quel puledro, si fermasse? Che desse una chance a quelle creature?

E poi la sentì, una grande forza potente, contenerlo. Si guardò intorno dall'ombra della casa una femmina sofferente lo stava contenendo. Una vampira, che riusciva a contenerlo, anche nella sofferenza delle bruciature che la sua delicata pelle stava subendo. La guardò incuriosito era forte, molto piu forte di lui. In lei scorreva tanta forza. E aveva bloccato i suoi poteri, finché lei restava in quel modo, lui era bloccato.

Non aveva paura, in realtà, quel blocco, lo lasciava pensare. Si mise seduto a terra. Guardandosi intorno, gli animali se ne stavano andando, rimasero solo i cavalli. Che facevano da scudo al giovane omega che non si era ancora rialzato.

Era a terra.

Vide i cavalli nervosi grattare il terreno mentre il piccolo, non stava respirando.Naxos sentì una fitta al cuore. Non voleva ucciderlo, eppure la sua mano aveva stretto troppo. Guardò la vampira.

-Sta morendo...tu non puoi muoverti...io posso aiutarlo...posso salvarlo...- Le disse.

-Come hai fatto fino ad ora? Lo hai ucciso tu...- Tanya ebbe un fremito mentre la rabbia la prendeva, come poteva muoversi per andare da lui ed aiutarlo?

Marvellous guardò la vampira e lo stregone, per posare lo sguardo su Alexander, il corpo inerte, il cuore che stava dando gli ultimi tocchi per la carenza di ossigeno. Corse disperato sulla vampira dandole una testata, spezzando la bolla protettiva.

Guardò lo stregone che prese il corpo dell'omega fra le braccia e scomparve.

OMEGAVERSE 3  *MARVELLOUS*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora