26. Cambiamento.

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-Chris dovresti portarti le chiavi..- Dico mugugnando mentre mi stropiccio gli occhi.

-Lo terrò a mentre la prossima volta.- Afferma.

-Brava-" Dico girandomi. Faccio due passi e mi blocco. Quella voce, è maschile, non femminile. E' una voce che conosco bene e che è anche un po' cambiata dall'ultima volta che l'ho sentita. Mi giro e mi immobilizzo. Un ragazzo riccio, alto, magro, vestito con dei jeans neri e una maglietta nera a maniche corte, con un piercing minuscolo al naso è appoggiato con la spalla allo stipite della porta. Io quel ragazzo lo conosco bene.

-Ti sei incantata di fronte alla mia bellezza?-Da dove l'ha tirata fuori tutta questa vanità? Gli corro in contro abbracciandolo, mi stacco, non sto piangendo, sto solo sfoggiando uno dei sorrisi più veri che abbia mai fatto.

-Solo un abbraccio? Mi aspettavo qualcosa di più.-Sorride. Mi alzo in punta di piedi arrivando alle sue labbra. 

-Mi sei mancato.- Mormoro tra un bacio e l'altro facendolo sorridere. Dopo pochi minuti la magia finisce.

-Sei cambiato.- Sorrido.

-E tu sei diventata più sexy di quanto ricordassi.-

-Guarda che è solo un pigiama!- Sbuffo incrociando le braccia.

-Ehi, il mio era un complimento- Roteo gli occhi.

-Vado a disfare le valigie, a domani.- Mi saluta chiudendo la porta. No, scusa, tutto qui? Non ti vedo da un mese, mi baci, mi abbracci, mi fai un complimento stupido e te ne vai? Un po' delusa ritorno a letto, ho così tante cose da dirgli: che è un coglione, perché non rispondeva ai messaggi, che lo amo, che è un coglione, e che lo amo. Mi addormento.

***

La sveglia, messa a vibrazione sotto il cuscino, del mio telefono mi sveglia. Chris sarà stanca quindi non verrà oggi ai corsi. Mi giro verso il suo letto e vedo che è ancora intatto.. si sarà ubriacata e avrà dormito alla festa. Vado a farmi la doccia, indosso la mia uniforme ed esco, scendo e vado in segreteria.

-Scusi, che camera è assegnata ad Ashton Irwin?-

-La stanza numero 90, corridoio C4.- Spiega.

-Grazie, arrivederci.-

-Ciao.- E' nel mio stesso corridoio, perfetto. Risalgo le scale e busso alla sua porta: nessuna risposta. Busso ancora e ottengo lo stesso risultato. Sarà già andato in classe. Così riscendo ancora una volta le scale e mi dirigo verso l'aula di spagnolo. Finita a quella di latino, poi inglese, economia e arte. Mentre esco dall'aula di arte e cammino per il corridoio, in fondo ad esso scorgo la figura di Ashton che sta parlando con una tizia. Lei ogni tanto scuote la testa, è imbarazzata. Da un pugno sul petto ad Ash e se ne va verso il bar. Corro in contro al riccio infuriata come non mai è arrivato solo ieri e già mi ha fatto incazzare.

-Che stavi facendo?- Chiedo.

-Mh?-

-Che stavi facendo con quella ragazza?-

-Niente, ci stavo parlando.- 

-Non muoverti di qui.- Dico con tono freddo. Vado verso il bar e vedo la ragazza di prima al bancone, mi posiziono di fianco a lei.

-Ciao, quel ragazzo di prima cosa ti stava dicendo?-

-Quello riccio?- Annuisco.

-Ci stava provando con me..-Sussurra. Sbatto il pugno contro il marmo del bancone facendo sussultare la ragazza. Ritorno da Ashton.

-E' così?-

-Così, cosa?-

-Ci stavi provando con quella ragazza, Ashton.-

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