43. Perdono

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LEGGETE LO 'SPAZIO ME' ALLA FINE, RAGAZZE, E' IMPORTANTE.

Buona lettura :)

Julia's Pov

-Come hai potuto farlo? Io che ci sono sempre stata per te.. io che ti ho creduto.-

-Julia.. i.io..-

-Non dirmi che ti dispiace, non dirmi più cazzate perfavore. E' già abbastanza così. E sei vuoi essere propio fiera delle tue azioni parlerò io personalmente con Ashton, insieme a Calum. E, un'ultima cosa: sparisci dalla mia vita Nicole, non voglio più vederti.-

Abbassa lo sguardo e, senza pietà, me ne vado da casa sua. Incredibile che le due uniche migliori amiche che ho avuto sono state false. Ed ancora più stupefancente è il fatto che io sia caduta nel loro mare di bugie. Scuotendo la testa arrivo a casa di Calum, busso.

-Julia, cosa ci fai qui?- Chiede una volta che mi apre.

-Dobbiamo parlare del bacio con Ashton, ora.-

-E se non ci parlasse più?-

-Lui ha promesso... e io mi fido di lui.- Annuisce. Insieme ci dirigiamo verso l'abitazione di Ashton. Sembro apparire sicura di me, quando in realtà non lo sono mai stata. Ogni passo che facciamo in avanti è un passo verso l'ignoto. Non sono così sicura che Ashton ci perdoni, non se lo merita. Giunti davanti alla porta della casa di Ashton, suono il campanello e mi apre sua madre.

-Ciao, bellissima! Calum!- Ci svela un sorriso luminoso.

-Ciao, c'è Ashton?- Inizia Calum.

-Sì, ve lo chiamo subito.- Dice sparendo su per le scale. Dopo pochi minuti veniamo raggiunti dal riccio. Si avvicina a me per baciarmi, ma lo fermo.

-D..Dobbiamo parlarti..- Non lo guardo in faccia.

-Ma non qui.- Aggiunge Calum.

-Prendo la giacca e vi seguo..- Non domanda niente, il che da un certo sollievo. Quando Ashton è pronto decidiamo di svuotare il sacco in un parco. Ci sediamo tutti su una panchina.

-Allora, che dovete dirmi?-

-Alla festa per il mio diciannovesimo compleanno, in discoteca, avevo bevuto insieme a Calum. Siamo andati a ballare e.. e contro la nostra volontà ci siamo b..baciati.-

-Nicole, lo stesso giorno della tua scarcerazione è venuta a casa mia dicendomi che se non avessi fatto tutto ciò che mi avesse ordinato, ti avrebbe rivelato tutto. Mi dispiace così tanto, amico, ma non eravamo in noi.-

Ashton fissa un punto nel vuoto. Stringe il tessuto dei suoi jeans neri strappati sulle ginocchia tra le dita: brutto segno. Gli prendo un palmo e guardo le nostre mani, come ieri sera.

-Ti amo, Ash.. mi dispiace..- In un movimento veloce mi afferra il viso e mi stampa un bacio che diventa qualcosa di più. Le nostre lingue si incontrano. Ci stacchiamo quasi subito, anche per la presenza di Calum.

-Anche io ti amo. E, ricordi? Niente ci separerà.- Sorrido abbracciandolo e, Cal, dall'altra parte gli salta addosso. Come tre coglioni cadiamo dalla panchina.

-Ragazzi, ragazzi, soffoco qua sotto!!- Mi lamento ridendo. Si rialzano insieme a me.

-Calum, sei un vero amico.-

-Ma se ho baciato la tua ragazza in tua assenza...-

-Sì, ma eri ubriaco e, per non rovinare la nostra relazione, hai subito il ricatto di Nicole. Sei forte.- Si abbracciano come fratelli e sorrido. Quanto sono teneri. Calum, salutando, lascia me e Ashton da soli.

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