Il Cugino Segreto

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Falcon pov.

Era sera a New York e alla torre Steve e Bruce stavano facendo una partita a scacchi, anche se ormai tutti sapevamo con certezza chi avrebbe vinto...Ovviamente Bruce.
Dal altra parte c'erano Tony e Cara che stavano ammoreggiando e nonostante fossero leggermente un po disgustosi, ormai ci avevo fatto l'abitudine.
Sovrapensiero, fissando la partita non mi accorsi che il mio telefono stava squillando.
Steve poi mi fece accorgere dello squillo e risposi, non aspettavo una chiamata in quel momento e stranito risposi:

? <hey Sam...!>

Sam <papà?>, risposi sempre un po stranito,

<come mai mi hai chiamato a quest'ora?, dovevi dirmi qualcosa d'importante?>

Padre <bhe, in effetti si, dovrei dirti una cosa...!>, senti' dire con voce preoccupata da mio padre.

Sam <dimmi papà, mi sembri molto preoccupato, c'è qualcosa che non
va? Amber sta bene?>

Padre <si, non preoccuparti per Amber, lei sta benissimo!, piuttosto...Domani pomeriggio dovresti venire con me a questo indirizzo>

Sam <o-ok?>, risposi confuso.

Quando riattacai, mio padre, mi mandò l'indirizzo per messaggio e facendo una breve ricerca, ed in realtà anche chiedendo in giro alla torre, capi' che quello era l'indirizzo di casa di Jade e Cara.
All'inizio ero abbastanza confuso, non capivo come mai mio padre volesse che andassi lì ma, non ci prestai più di tanto attenzione e dormì tranquillo.

La mattina dopo.
Jade pov.

Mi svegliai di soprassalto, il mio telefono stava squillando, rispondetti subito, anche per non far svegliare Steve.

.....
Riattacai il telefono, era papà che mi ricordava che oggi io e Cara saremmo dovuti andare da loro per parlare.
Non riuscendo più a chiudere occhio, decisi di andare in bagno e farmi una bella doccia calda, dopo questa è dopo colazione, ci sarebbero stati i soliti allenamenti mattutini.
Finita la rilassante doccia calda, mi accorsi che Steve si era comunque svegliato e che si stava dirigendo in bagno, anche lui per una doccietta calda, così gli lasciai il posto e mi diressi in cucina per preparare la colazione.
Al solito come ogni mattina optai per i cereali con latte, misi i cereali nella tazza, tanti cereali e ci versai dentro il latte.
Li mangiai con gusto, avevo fame quella mattina, ma al tavolo vidi che anche Sam era confuso.
Decisi di chiedergli come mai.

Jade <stai bene Sam?>

Sam <abbastanza...Sto ripensando a ciò che mi ha detto mio padre ieri!>

Jade <cosa ti a detto?>

Sam <di andare oggi a questo indirizzo!>

E mi fece vedere l'indirizzo, Stranamente vidi che era casa mia e di mia sorella.

Jade <assurdo, ma questa è casa
mia!>, gli dissi stranita.

Sam <appunto Jade!, non capisco perché mio padre vuole che vada lì oggi!>

Jade <aspetta, forse io ho capito perché>

Sam <perché?>, chiese curioso.

Jade <spero solo che non sia quello che credo che sia!>

E me ne andai senza dirgli nulla.
Lo so forse sarò stata un po stronza lo ammetto, ma, se è lui il cugino che penso che sia, potrei anche svenire.
Sono curiosa anche di come la prenda Cara.

A casa dei Wilson.

Suonai alla porta, ero così in ansia che persino Cara lo capiva, anche se a lei pareva una cosa da nulla scoprire dopo anni di avere un cugino, ma se sapesse che in realtà noi ci convivevamo già da molto con il nostro presunto cugino, non so che reazione avrebbe.
Ad ogni modo, visto che poiché pure Sam doveva venire a quel indirizzo, era lì con noi e forse, era molto più teso di noi.
Mamma e papà ci aprirono e successe poi una cosa abbastanza strana...

Sam <papà?, che ci fai tu qui?>

Padre <ciao figliolo...?>

E corse ad abbracciarlo.

Cara <papà, che ci dovevi dire?>, chiese curiosa Cara.

Chase <bhe ragazze e una cosa delicata da dire, sedetevi, che ne parliamo meglio!>.

Inutile, papà non sa fare discorsi seri, ed ho già capito tutto, da stamattina.

Ad ogni modo, ci accomodammo e parlammo un po, fino a quando papà non arrivò al succo della faccenda.

Chase <ragazzi, vi presento vostro zio Michael!>,

Lo senti dirci con nonchalance, anche se fino a dieci minuti fa, non sapeva come iniziare il discorso.
A Cara ci volette un po per elaborare la cosa, ma alla fine capi e la sua faccia sembrava tutto purché tranquilla.

Kathrine <Jade tesoro, sembri tranquilla!>

Jade <si bhe mamma, avevo capito già tutto comunque!>

Kathrine <cavoli, la mia piccolina è un genio!>

Jade <e si> e scoppiai a ridere.

Come Cara, Sam sembrava abbastanza sorpreso dalla cosa, ed in effetti chi è che non lo sarebbe.

Così fecimo conoscenza con nostro zio Michael e con la nostra piccola cuginetta Amber, la sorella di Sam.
Sam poi fece conoscenza ancora di più con nostro padre Chase, arrivando anche ad abbracciarlo.
Comunque salutammo i nostri genitori, e lo zio e tornammo tutti insieme alla torre.
Ma poco prima di entrare, vidi che Sam era triste, non capivo che avesse, ma volevo consolarlo.
Lo abbracciai, ed iniziai a parlargli, cercando di capire come mai era in quello stato.

Sam mi confidò che sua sorella e suo padre non stavano molto bene e che soffrivano di depressione, essendo che molto tempo fa la madre li aveva lasciati.
Sam mi confidò anche che lo zio dopo che la moglie lo aveva lasciato aveva iniziato a bere, ma che era riuscito a smettere grazie anche a papà e a Sam.

Sam <vedi, avevo diciassette anni quando la mamma se ne andò, ma ero abbastanza grande da elaborare la cosa.
Invece mia sorella Amber a quel epoca, aveva solo nove anni e non riuscì mai ad elaborare la cosa, così cadette in depressione, come mio padre.
Io cercai di aiutarli, ma era difficile gestire famiglia e Avengers insieme!>

Jade <mi dispiace>

Ero rimasta senza parole, non sapevo cosa dire, ma di colpo lo abbracciai, cercando anche di consolarlo.

Sam <grazie cuginetta!>

Jade <grazie a te per avermi permesso di consolarti!>.

Gli proposi di entrare e di andare a prenderci una bella tisana rilassante, Sam accettò e ci dirigemmo in cucina e preparai la tisana per entrambi.

Sam <grazie mi ci voleva proprio una tisana, per calmarmi un pochino!>

Jade <prego>

E gli sorrisi.

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