Capitolo 4

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Sono passati tre giorni e io ancora non ho visto nessuno, come è possibile? Comincio a pensare di aver esultato troppo e devo sapere ormai che nulla di bello può accadermi.

E' un pomeriggio alquanto noioso. La maggior parte delle camere sono occupate dalla crew per cui non c'è molto movimento da parte di altri clienti. Sto sistemando un po di documenti del pc creando cartelle specifiche quando mi sento rivolgere la parola.

"Sorry for the inconvenience, Good evening miss...?"

Quella voce, la conosco fin troppo bene. non posso crederci. Non lo avevo sentito entrare, deve avere il passo molto leggero oltre che elegante. Alzo lo sguardo e lo vedo, davanti a me, oltre la scrivania, bello come il sole. Mi sta guardando con quegli occhi azzurri e perfetti. Non posso crederci, è qui davanti a me e mi sta guardando.

 Non posso crederci, è qui davanti a me e mi sta guardando

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"Ginevra... miss Ginevra. Good Evening mr. Hiddleston. How can I help you?"

Comincia cosi a parlare in inglese. Comincio cosi a parlare con lui. Non può essere vero. E' un sogno. Un bellissimo sogno.

"Piacere di conoscerla Ginevra, avrei bisogno della chiave della mia camera."
"Certamente Signore!"
"Può chiamarmi Tom" mi sorride

Il sorriso più bello del mondo, mi sento sciogliere, mi tremano le gambe.
Prendo dal raccoglitore la chiave della camera Girasole e gliela porgo

"Ecco qua, a lei"
"Grazie mille Ginevra"
"Di nulla, si figuri" 

Mi sorride ancora poi esce per andare verso le camere.
Lo avevo visto. Ci avevo parlato. Adesso non desideravo altro. Anche se non lo avessi più rivisto mi sarebbe bastato. Me lo avrei fatto bastare. Era stato perfetto. Ero felice. Ma già desideravo poterlo vedere di nuovo.

"Davvero non conosci Tom Hiddleston?"

bisbiglio al telefono con Rebecca, lui non è ancora tornato giù ma poteva farlo da un momento all'altro e non voglio farmi sentire pronunciare il suo nome al telefono.
Ho chiamato Rebecca perchè ho sentito il bisogno di raccontare quello che era accaduto a qualcuno, sono troppo felice e sto scoppiando.

"No, perchè ne sei cosi sorpresa?"

"Niente, lascia perdere!"

'Ehi, non essere arrabbiata. Okay, non lo conosco! Mi dispiace, ma sono ugualmente felice per te, hai conosciuto un tuo idolo e ci hai parlato, ti invidio molto"

"Scusami, non sono arrabbiata, solo sorpresa." e delusa, aggiungerei, ma non glielo avrei mai detto "Ancora non è tornato giù, forse cenerà in camera questa sera. Stasera, se non hai di meglio da fare, guardati un suo film ok?" io che dicevo a Rebecca di guardare un film in serata, non lo avrei mai creduto possibile. Di solito avviene sempre il contrario, lei che mi dice di uscire.

"Mi guarderò quello che mi hai detto prima e che non ho mai finito di guardare, quello con il supereroe biondo e figo."

"Thor, si chiama Thor. Comunque non sentirti obbligata a guardarlo. Non voglio costringerti a fare qualcosa che non vuoi."

"No dai, tu ci tieni e lo farò"

"Va bene grazie, ma, davvero, non sentirti obbligata. Adesso ti lascio..."

"Sta tornando giu?" mi interrompe

"No, ma devo finire di sistemare alcune cose"

"Ok, fammi sapere se succederà, tanto stasera sono a casa a guardare quel film"

Ci salutiamo e chiudo la telefonata. 

Non lo vidi più quella sera. Alle 23 staccai.
Tornata a casa mi sembrava di fluttuare. . Scrissi un messaggio a Rebecca prima di stendermi a letto.

"Niente da fare, non è più sceso. Hai visto il film?"

Lo sentii vibrare poco dopo, ma ero troppo stanca per allungarmi a prenderlo. Mi addormentai subito.

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