Capitolo 21

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"Certo"
 Si siede e mi guarda ed io non posso che arrossire, dopo Tom e il mio secondo attore preferito ed adesso mi sta guardando.

"Non ti piacciono le serate mondane vero?" Mi chiede

"Più che altro non sono il tipo adatto"

"Non fanno neanche per me, troppa superficialità e finzione per i miei gusti"

"Davvero?" Chiedo stupita

"Come mai così sorpresa?"

"Perché detto da un attore mi sembra un po incoerente" cosa ho appena detto? da dove mi viene tutto questo coraggio?
Arrossisco

Ride
"Beh hai ragione, la verità è che mi piace recitare ma non mi piace tutto ciò che poi comporta e porta con sé, tutto questo ecco" dice indicando con la mano tutto ciò che ci circonda

"E cosa ti piace fare oltre recitare?"

"Mi piace viaggiare, mi piace guidare macchine veloci e mi piace bere"

"Ma deve essere bello aver fatto di una passione il proprio lavoro"

"In realtà mi piace recitare ma non è  la cosa che preferisco tra queste, lo faccio perché sono bravo e ormai sono richiesto. Ultimamente sto pensando che mi piacerebbe lasciare e provare ad entrare come pilota nella formula 1"

"Deve essere bello anche poter cambiare piani così facilmente" sorrido

"E di te invece che mi dici?"

No! Ti prego non farmi parlare di me.

"Non sono così affascinante"rispondo

"Mi trovi affascinante? "

Merda
Arrossisco

"Non lo dirò  a Thomas tranquilla" continua e mi fa l'occhiolino

"Non lo dirò  a Thomas tranquilla" continua e mi fa l'occhiolino

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Sa già chi sono evidentemente. Ma certo, come potevo credere il contrario?

Rimango paralizzata

"Scherzavo, era una battuta, ho capito cosa intendevi davvero" ride

Sorrido

"Non sei  una chiacchierona vero?"

"No affatto"

"Ecco perché non è  facile per te stare a questi eventi" dice riferendosi al discorso di poco prima

"Già"

"E riesci a stare con lui senza problemi?"dice indicando Tom che adesso si trova in un gruppo numeroso di persone e intrattiene quello che sembra un emozionante  discorso
"Non mi sembra proprio il tipo adatto" continua e ride

rido imbarazzata

"Sarai una zavorra per lui" continua con fare scherzoso

Ed io non posso che rendermi conto che è la seconda persona che lo dice in poco tempo e che io non ho smesso mai di pensare lo stesso

Devo aver cambiato espressione perché lui prontamente continua

"Non fare caso a me, parlo sempre troppo ed a sproposito"

"Non preoccuparti, adesso però devo tornare la" dico mentre noto che Tom mi sta guardando preoccupato

"Beh per questa sera ho fatto la mia figuraccia giornaliera, grazie mille per aver assistito ed adesso sei libera di scappare" ride
 Non posso non notare quanto sia affascinante con lo smoking, la camicia leggermente sbottonata e la barba rossa un po incolta e cerco subito  di distogliere lo sguardo.

"Non sto scappando davvero anzi è stato davvero un piacere parlati, sono una tua fan"

"Perché non lo hai detto subito? Che onore!"

Sorrido

"Grazie" dico mentre mi allontano.

Torno da Tom che mi stringe a se e mi sussurra all'orecchio

"Finalmente sei tornata"

Continuiamo a girovagare insieme per la sala e noto subito la differenza  del suo comportamento. Per stare con me e prestarmi attenzione, con il mio carattere cosi particolare, non può fare a meno di tralasciare il resto, io cerco di restare in silenzio il più  possibile e non dare modo di far vedere la mia difficoltà, spingendolo a parlare con tutti, ma è  difficile.

"Torno a sedere un attimo, ci vediamo fra un po"

"Va tutto bene?"

"Sisi tranquillo, tu divertiti"

"Sarà difficile senza di te"
vedendolo dal fuori sembra il contrario

Penso e ripenso a come fare ma l'unica soluzione sarebbe se non fossi mai venuta.
Ma posso andare via prima, posso chiamare un taxi.
No, Tom non me lo permetterebbe mai.
A meno che io non glielo dica, posso lasciarlo detto a qualcuno e nel frattempo andarmene, dirò di aver avuto all'improvviso un forte mal di testa.
Mi allontano verso l'uscita  e lascio detto all'usciere di avvertire Tom. Mi sento già in colpa, e se si arrabbiasse molto? Sicuramente non sarà contento. Ma io lo faccio per lui.
Esco, mi avvicino al bordo della strada e cominciò a guardarmi intorno alla ricerca di un Taxi.

"Che sta succedendo?" sento in lontananza la voce di Tom che dalla porta si sta avvicinando verso di me.

"Ehi, scusami, ma ho un gran mal di testa. Non volevo disturbarti, prendo un taxi e torno a casa"

"Non ti lascio  andare da sola a casa a quest'ora, ti accompagno"

No! È proprio quello che volevo evitare.

Non può essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora