Capitolo 14

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Lascio lo zaino per terra e prendo il telefono dalla tasca posteriore dei jeans per scrivere un messaggio a Lorenzo > Ho cambiato idea, ci vediamo stasera al solito bar. <
L'odioso sguardo di Riccardo mentre io e Lorenzo eravamo abbracciati: ecco cosa mi ha fatto cambiare idea e se devo smettere di pensarlo, allora comincerò subito.
"Allora, calcolando che adesso dovrò pranzare e poi fare i compiti, dovrei cominciare a prepararmi alle.." comincio a parlare da sola ma vengo interrotta dai richiami di mia madre.
"Giorgia, Francesco è pronto!"
Torno in cucina e mi siedo a tavola insieme a mio fratello.
"Stai uscendo?" domando a mia madre vedendola indossare il giubbotto.
"Si, tua nonna non si sente molto bene e vado a farle visita. Per favore lava i piatti e sistema la casa prima di uscire." risponde facendomi sbuffare.
"Fammi sapere se è tutto okay."
"Certo tesoro, ci vediamo più tardi!" ci saluta ed esce dalla porta di casa.
"Giogio mi riempi il bicchiere?"
"Tu dopo mi aiuti ad asciugare i piatti?" domando di seguito allontanando la bottiglia.
"Si!" esclama felice
Mi alzo da tavola e, avvicinandomi al lavabo, comincio a pulire le stoviglie mentre Francesco le asciuga.
"Mi raccomando, non far cadere nulla." lo avviso
"No, io sono bravo." sorride fiero di se.

"Ecco abbiamo finito!" sospiro dopo essermi sciacquata le mani. Lascio un bacio sulla fronte di mio fratello che si scansa e corre verso la sua cameretta, mentre io vado nella mia.
Chiudo la porta e mi tuffo sul letto, avvisando le mie amiche che quella sera sarei uscita con Lorenzo e non con loro, poi mi faccio forza e comincio a studiare Letteratura.
La sveglia che avevo impostato per le 19:40 comincia a suonare e finalmente chiudo tutti i libri e mi stiracchio come un gattino appena sveglio: ne ho abbastanza di studiare!
> Ragazze ho un urgente bisogno di aiuto, non ho la più pallida idea di cosa indossare stasera. Si accettano consigli. < mando un messaggio vocale alle mie amiche, le quali risposte non tardano ad arrivare.
Entrambe mi consigliano qualcosa di non troppo elegante, ma nemmeno jeans e felpa oversize; quindi apro l'armadio e comincio a cercare qualche vestito carino.
Sei tu il prescelto - penso osservando il maglioncino bianco.
Indosso il maglioncino - che arriva a metà delle cosce - circondo i fianchi con una cinta nera e infilo gli stivaletti neri.
> Sono pronta! < scrivo alle mie amiche, allegando la foto dell'outfit.
Sistemo il cappotto e saluto mia madre, avvisandola che sarei tornata tardi, poi esco di casa e chiudo la porta alle mie spalle incamminandomi verso il bar in centro. Ricevo un messaggio da Lorenzo, in cui mi avvisa che mi sta aspettando e non vede l'ora di vedermi. Sorrido guardando il telefono, poi lo spengo e lo rimetto in tasca coprendomi il più possibile dal freddo pungente di gennaio.
"Ciao Lorenzo."
"Giorgia!" mi sorride venendomi incontro per abbracciarmi e rubarmi un bacio a stampo.
"Dove mi porti questa sera?" domando curiosa
"Sorpresa!"
Mi prende la mano con un gesto spontaneo e io intreccio le dita tra le sue, sentendo all'improvviso il sollievo delle sue mani calde. Camminiamo per la piazza osservando le illuminazioni natalizie ancora presenti un po' dappertutto.
"Adoro quest'aria natalizia." affermo dopo qualche minuto di silenzio
"Hai ragione, il Natale ha qualcosa di magico." dice fermandosi accanto un lampione.
Alza lo sguardo, facendomi notare del vischio appeso con un nastro rosso. Sorrido guardandolo con immensa gioia.
"Come sei dolce." affermo allacciando le braccia dietro il suo collo.
"Ne sono consapevole." sorride prima di avvicinarsi al mio viso e quindi unire le sue labbra alle mie, in un bacio lento e affettuoso.
"Siamo arrivati." dichiara Lorenzo non appena ci troviamo difronte a una pizzeria aperta da qualche mese.
"Ne ho sentito parlare, qui dentro hanno uno scaffale pieno di giochi da tavolo!" esclamo
Entriamo nel locale, un po' piccolo ma abbastanza accogliente, le pareti arancioni danno un aria di calore - di cui tutti abbiamo bisogno in questo periodo - e il personale è cordiale e sorridente.
"Grazie Lorenzo!" mi avvicino a lui e lo bacio.
Fischi e applausi si propagano da un tavolo accanto al nostro: Marco, Simone e... Riccardo.
"Ciao ragazzi, anche voi qui?" domanda Lorenzo, che alzatosi da tavola, saluta i suoi amici calorosamente, eccetto Riccardo che viene liquidato con un cenno del capo.
Approfitto della distrazione di Lorenzo per avvicinarmi all'odioso ragazzo a sinistra e sussurrargli all'orecchio dolci parole: "Che cazzo ci fai qui? Vuoi rovinarmi la serata per caso?"
Ricevo da parte sua un sorrisetto bastardo mentre punta i suoi occhi magnetici su tutto il mio corpo, squadrandomi da capo a piedi.
"Non sei così importante."
"Non mi sembrava ieri, quando mi hai baciata." sfioro volontariamente il suo orecchio con le labbra, poi mi allontano e torno al mio tavolo seguita da Lorenzo. Mi siedo e tolgo il cappotto, osservo Riccardo che guarda il vuoto con un espressione un po' sconvolta, poi mi giro verso Lorenzo e cominciamo a conversare.
"Uffa! Stavo vincendo io." esclamo togliendo uno dei bastoncini colorati del gioco Shangai.
"Sei scarsa." mi prende in giro facendomi il verso.
Afferro l'ultima crocchetta dal piatto e la mangio con gusto "Mi piace un sacco questo posto!"
Lorenzo annuisce mangiando il suo pezzo di pizza "Si, è proprio bello."
Mi allontano dal tavolo e prendo la borsa "Ti dispiace se ti aspetto fuori?" domando mettendo sul tavolo la mia parte di soldi.
"Offro io, tranquilla."
"Grazie." gli lascio un bacio a stampo ed esco dal locale e mi avvicino a una panchina difronte la pizzeria. Mi siedo e prendo dalla borsa una sigaretta, l'accendino e comincio a fumare.
"Beccata!"
"Stai cominciando a diventare snervante."
"Stai calma, non voglio niente da te. Voglio solo fumare."
Non rispondo, resto in silenzio a fissare il vuoto beandomi della calma che provo mentre aspiro il fumo.
"Quindi hai deciso di non parlarmi più? Di ignorarmi e basta.."
Continuo a non rispondere ma sotto i baffi, sorrido di gusto.
"Molto maturo da parte tua Giorgia." mi soffia il fumo sul viso e con quello, anche qualche pezzetto di cenere vola via dalla sigaretta e finisce nel mio occhio, facendolo lacrimare.
"Ahia coglione! La cenere! " esclamo cercando di pulire l'occhio.
"Aspetta, stai ferma." prova ad avvicinarsi per aiutarmi, ma mi scanso guardandolo male.
"Ma per favore! Questa è più vecchia del mondo, lui si avvicina per controllare e poi si baciano." dico abbastanza a disagio.
"Sei proprio una ragazza intelligente, eppure sappiamo entrambi che non ho bisogno di questi metodi antiquati per poterti baciare." si avvicina a me guardandomi dritto negli occhi.
"Gio andiamo? Oh... ciao Riccardo." arriva Lorenzo e subito ci allontaniamo, io mi schiarisco la gola e mi alzo in piedi, mettendomi al fianco del mio ragazzo.
"Ci sentiamo." mi saluta il ragazzo dai folti ricci neri.
"Anche no." Rispondo facendogli l'occhiolino.
"Dove vuoi andare adesso?" mi domanda Lorenzo.
"Credo sia il caso che io torni a casa...mia madre mi ha detto di non tornare molto tardi."
"Certo, non c'è problema, andiamo subito." sorride cortese
Sarebbe tutto più facile se Riccardo non fosse così stronzo e odioso e.. incredibilmente bello.
"Gio ci sei?" Lorenzo schiocca le dita difronte alla mia faccia
"Si scusa, dicevi?"
"Nulla, ti stavo dicendo che stasera sono stato veramente bene con te e.." non lo faccio finire di parlare e metto le mani sulle sue guance, cominciando a baciarlo con dolcezza difronte la porta di casa.
"Buonanotte." dice lui con uno sguardo timido mentre si stacca.
Sorrido e lo saluto, poi entro in casa e chiudo la porta alle mie spalle.
Che cosa sto facendo?

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