Apro la porta cercando di fare meno rumore possibile ed entro nell'ascensore, premendo il pulsante per scendere fino al piano terra.
Ci sto andando per essere sicura che Lorenzo non stia facendo niente di quello che Riccardo mi ha detto, non perché quest'ultimo mi ha chiesto di venire - continuo a ripetere a me stessa.
Mi guardo allo specchio dentro il piccolo ascensore "Forse avrei dovuto mettere qualcosa di più appropriato." penso ad alta voce riferendomi al maglioncino blu, decisamente non adatto ad una festa.
Esco dall'ascensore ripensandoci, non sto uscendo per godermi la vesticciola!
Apro il portone senza fare il minimo rumore - il che è strano dato il mio essere goffa - e faccio un cenno al primo taxi che mi passa davanti, e dovrei esserne grata poiché è l'una e mezza di Giovedì notte e di solito qui non ci passa nemmeno un cane.
"Mi porti al Nightmare, per favore." il tassista fa partire il tassametro e nel giro di una ventina di minuti arrivo a destinazione.
Pago l'uomo al volante, che va via, lasciandomi da sola al di fuori di quell'enorme locale la quale musica rimbomba anche all'esterno.
Tanti giovani sono fuori vicino alla porta d'entrata e fumano tranquilli, altri vomitano, altri ballano scoordinati e inciampano a causa della grande quantità di alcool e THC presente nel loro corpo.
Quando la ragazza che controlla i biglietti è distratta, corro dentro la discoteca non sapendo però dove andare.
Mi giro un po' intorno nella speranza di incontrare le mie amiche e quando finalmente vedo Beatrice ballare con Marco, mi avvicino e le domando se ha visto da qualche parte Lorenzo.
"Giorgia! Sei venuta alla fine." grida come una pazza.
"Si sono qui. Bea sai dove si trova Lorenzo?"
"Mi pare di averlo visto su con una tipa." stringo i denti quando mi risponde.
In teoria non dovrei nemmeno lontanamente incavolarmi perché io l'ho tradito per prima.
Sono proprio un'ipocrita - penso.
"Giorgia!" esclama una voce alquanto sorpresa. "Non credevo saresti venuta."
"Non farti strane idee, sono qui per Lorenzo." rispondo guardandolo male.
Riccardo sembra deluso per un secondo ma la sua espressione cambia repentinamente nel suo tipico sorriso bastardo.
"E perché sei con me invece di essere con lui?" indica un punto alle mie spalle.
Lorenzo è in piedi che parla con una ragazza bionda difronte a lui.
Mi avvicino a loro rossa di rabbia e quasi lo tiro per capelli "Sono proprio stanco oggi Giorgia, credo che farò una doccia e andò a letto." imito la sua voce quando qualche ora prima mi aveva mandato un messaggio vocale in cui diceva quelle parole.
"Non devo chiederti il permesso." risponde evidentemente ubriaco
"No che non devi! Non sono tua madre, ma apprezzerei che mi dicessi la verità, piuttosto che mentirmi spudoratamente." il mio senso di colpa comincia a farsi sentire e la rabbia aumenta.
Vado via senza aggiungere altro.
"Mi dispiace Giorgia." sussurra Riccardo.
Nonostante la musica sia alta riesco a distinguere bene le sue parole, come se ci fossimo solo io e lui in questa sala.
Un'idea mi attraversa la mente, baciarlo di fronte a lui, ma grazie al cielo il buon senso ha la meglio e riesco ad allontanarmi da quel posto infernale correndo come una matta verso l'uscita.
Faccio un lungo respiro facendo entrare aria pulita nei polmoni "Ti ci accompagno io a casa."
"Credo di sapere la strada Riccardo." rispondo con poca gentilezza
"Giuro di essere sobrio." alza le mani."Fammi capire una cosa, tu sei venuto qui a piedi prima?" domando dopo qualche minuto di silenzio.
"No, ero con amici." sorrido; ha preferito camminare con me piuttosto che tornare in macchina.
"Beh.. sei arrivata. Ci vediamo Gio."
"Cosa? No, non ti lascerò girovagare per la strada durante la notte."
"Siamo amici no?" proseguo attendendo la sua risposta.
"Si, lo siamo."
Prima di poter entrare in casa guardo Riccardo.
"Non dire una parola." apro la porta d'entrata.
Camminiamo di soppiatto passando dal salotto fino ad arrivare in camera mia.
"Non capisco come abbiamo fatto a non essere beccati." bisbiglia facendomi sorridere.
"Vado in bagno a cambiarmi, non fare rumore." lo minaccio.
Cammino verso la porta del bagno e mi cambio velocemente, poi sciacquo il viso e lavo i denti.
"Posso?" chiede Riccardo quando ritorno in camera
"Certo. Il bagno è infondo a destra in caso tu non lo ricordassi.."
Mi stendo sul letto e comincio a pensare che non è abbastanza grande per entrambi; accendo la tv a basso volume e aspetto pazientemente che arrivi.
"Hai abbassato la tavoletta vero?"
"Si." mi guarda con gli occhi chiusi in due fessure.
"Chiudi la porta a chiave." ordino e lo guardo male notando un sorrisetto farsi spazio sul suo viso.
Mi schiaccio contro la parete il più possibile e Riccardo si stende accanto a me. Non è passato nemmeno un secondo e il suo odore mi manda già in tilt.
"Puoi poggiarti a me se.. umh, se vuoi." propone imbarazzato.
Faccio come mi ha detto e appoggio la testa sul suo petto mentre la mia gamba sinistra è intrecciata tra le sue.
Che situazione imbarazzante - penso.
"Non dormivamo insieme da anni." mi fa notare mentre accarezza i miei capelli lentamente.
"Più o meno da quando in due non occupavamo un letto intero." ironizza e mi stringe di più a se.
"Come facciamo domani a scuola?" domando
"Troverò una soluzione più tardi, adesso fai silenzio."
Il suo respiro arriva caldo sul mio collo, facendomi salire tanti brividi in tutto il corpo.
"Giorgia stai dormendo?" sono sul punto di addormentarmi, quindi non rispondo.
Unisce le nostre mani e bacia la mia con dolcezza, poi parla con un filo di voce:
"Cosa mi stai facendo piccola Gio?"La sveglia del telefono suona e mi rigiro nel letto per poterla spegnere.
All'improvviso il ricordo di Riccardo mi ritorna alla mente - abbiamo dormito insieme - ma aprendo gli occhi mi accorgo che l'unica cosa ad essere rimasta di lui, è il suo profumo stampato sulle mie lenzuola; se né andato di nuovo.
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Da una vita
Teen FictionQuesta storia è protetta da Copyright, chiunque desiderasse tradurre o prendere spunto dalla mia storia è pregato di informarmi. • • Giorgia e Riccardo sono amici da molto tempo. Il loro rapporto si complica quando Riccardo si trasferisce in un'alt...