Capitolo 30

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Sei anni dopo

Giorgia aveva da poco servito una coppia di giovani innamorati, che le ricordavano lei qualche anno prima.
Continuava a fissare sorridente l'anello d'oro che portava al dito, e di conseguenza, lo sguardo scivolò sul tatuaggio disegnato sul polso: quelle tre piccole B così piene di significato.
Sembra essere passato così poco tempo da quando se n'è andata.. - diceva tra se e se la ragazza, ripensando al passato.
Pochi istanti dopo, un cliente la chiamava dal bancone, chiedendole molto cordialmente di preparare un tè caldo al limone.
Questi inglesi, così fissati con il tè caldo delle cinque anche in piena estate! - esclamava Giorgia nella sua mente.
La ragazza prepara l'occorrente e serve all'uomo difronte a lei il suo tè al limone, che molto cortesemente la ringrazia.
Londra era ormai diventata una seconda casa per Giorgia, quando sei anni fa si era trasferita. Ricordava ancora l'immensa felicità che aveva provato quando aveva saputo di essere riuscita ad ottenere una borsa di studio per Oxford e in men che non si dica, era sul primo volo verso la sua nuova vita.
Giorgia ricordava con affetto anche le sue migliori amiche, che per anni l'avevano accompagnata e sostenuta; anche quando aveva detto loro che sarebbe andata a vivere nella capitale della Gran Bretagna.
Qualche mese prima, Beatrice l'aveva telefonata annunciando di aspettare un bambino da Marco. Mentre Elisa stava realizzando il suo sogno di girare il mondo insieme alla persone che amava.
Quante cose erano cambiate in sei anni.
Infine c'era il ricordo che più di tutti conservava nel suo cuore: il tempo trascorso con Riccardo.
Quella volta era stata lei a lasciarlo senza preavviso. Giorgia si era accorta di quando fosse difficile dire la verità alla persona che si ama, quindi era semplicemente andata via. Aveva lasciato il compito peggiore ai suoi genitori e non sapeva nemmeno come avesse reagito alla notizia.
Le sarebbe tanto piaciuto rivederlo un ultima volta..
Continuava a servire clienti senza sosta fino alle 20:30, quando la gente cominciava a diminuire e le strade si liberavano sempre di più. Mentre toglieva i residui di caffè dalla macchinetta, il gingillo di metallo in alto sulla porta, aveva cominciato a tintinnare un paio di volte, segnando l'arrivo di altri clienti.
Sempre molto educata, Giorgia si rivolge a quello che le sembra un ragazzo dall'aspetto trasandato, ma essendo indaffarata nel sistemare tazze e piattini al loro posto, non si sofferma a osservarlo per averne la certezza. "Giorgia?" dice incredula la voce che le sembra molto famigliare, quindi alza lo sguardo e resta pietrificata per qualche secondo.
Giorgia sentiva in cuor suo, che nonostante fossero passati anni dall'ultima volta che aveva visto il suo viso, quel ragazzo le faceva sempre lo stesso effetto.
Anche Riccardo era immobile e incredulo.
Non riusciva a credere che la ragazza che amava e aveva cercato per mesi, le fosse apparsa difronte per puro caso, proprio quando stava rinunciando al suo obbiettivo: trovarla e non lasciarla mai più.
Aveva provato tanta rabbia nei suoi confronti, ma adesso sapeva come lei si era sentita anni prima quando si erano ritrovati nella situazione opposta. Aveva provato persino a odiarla, ma non ci era riuscito in nessun modo.
Se ripensava al momento in cui era venuto a sapere che se n'era andata, avrebbe voluto solo gridarle in faccia e dirle che la odiava, ma non appena l'aveva rivista difronte a lui, con un espressione sconvolta, l'unica cosa che riteneva giusta da fare: era confessarle quanto l'amava e quanto le fosse mancata.
"Ciao Riccardo. Come mai da queste parti?"chiedeva la ragazza cercando di mantenere la calma.
Non sono più una ragazzina. - provava a convincere se stessa.
"Sono qui da qualche mese."
"Cosa ti porto?" domanda in seguito Giorgia, ricordando di non aver ancora finito il suo turno.
"Una di quelle per favore." il ragazzo indica una ciambella.
E solo in quel momento, Giorgia si accorse di quanto era cambiato il ragazzo che amava. Aveva i capelli più lunghi e disordinatamente raccolti in un man bun*.
"Mi sei mancata Giorgia."
"Sono venuto qui per cercarti." ammette poco dopo, addentando la sua ciambellina al cocco.
Giorgia non dice niente, ma poco dopo le viene un'idea e decide di condividerla con il suo vecchio amore "Tra qualche minuto chiudiamo, che ne pensi di vederci da qualche parte?"
"Va bene, ci rivediamo qui."

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