Kikin

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PoV Hanzo:

Due settimana prima. Casa Kimura.

È incredibile come ieri sono successe così tante cose.
Come al solito, mi sveglio massimo alle sette e trenta per dirigermi in agenzia da Endeavor, ci mettiamo in servizio una volta che io sono arrivato e in quel momento mi arriva la richiesta d'aiuto di Tetsuya.
Ne ho parlato col sensei e ha deciso di aiutarmi.
Dopo questo episodio vengo a sapere del passato di Tetsuya e la cosa mi ha lasciato parecchio a bocca aperta.
E una volta uscito d'ospedale incontro Keichi, mi ha fatto piacere rivederlo, per fortuna se la passa bene con nostra zia.
Lui almeno ha avuto il coraggio di ribellarsi a nostro padre, andando a vivere altrove. La stessa cosa l'avrei fatta anch'io, ma non posso lasciare da solo Hayato, oltretutto la compagnia di mio padre, servirà per il mio futuro.
Può sembrare disonesto sfruttare un parente per i propri scopi, ma in fondo ci ha messo al mondo perché un giorno: uno di noi prenderà in mano la compagnia di famiglia, è quello che voglio fare. Ma a differenza sua, sarò un padre migliore con i miei figli, lui ha abbandonato Keichi e Hayato al loro destino, io no.
Non abbandonerò la famiglia, qualunque cosa accada!
Oggi secondo il piano, dovrebbe arrivare Sayzor, così potrò prelevare un campione del suo sangue e analizzarlo.
Ho dovuto scegliere un orario pomeridiano, a quest'ora mio padre è a lavorare nei suoi uffici, in casa ci sono soltanto: mia madre, le cameriere e Hayato nella sua stanza.
A causa di tutte queste pressioni avute nell'ultimo periodo, non ho più avuto occasione di parlare con mia madre: Honoka Kimura.
Da una parte: perché è parecchio impegnata, dall'altra perché mio padre molto spesso la isola da me. Secondo lui perché mamma ha un'influenza negativa su di me.
Esco dalla mia stanza e mi dirigo verso l'ufficio dove lavora, busso un paio di volte e la sua voce mi invita ad entrare.
Prima ancora di incrociare il suo sguardo, mi assicuro di chiudere la porta per bene, così che nessuno possa entrare.
Mi giro e lei è lì, col suo sguardo perplesso e al contempo triste, non potrà resistere ancora a lungo con nostro padre in casa e la sua terribile influenza.
È una donna di altezza media, capelli lunghi bianchi, occhi azzurri e vestita elegantemente. Forse a breve arriveranno i suoi allievi privati, le solite lezioni di lingue.
C'è uno strano silenzio, ma alla fine è lei a romperlo, pronunciando il mio nome.

 C'è uno strano silenzio, ma alla fine è lei a romperlo, pronunciando il mio nome

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Honoka: Hanzo...

-Ti starai chiedendo il perché io sia quì, madre.
Non c'è una motivazione, avevo voglia di parlare con te.-

Honoka: Saranno...settimane che non parliamo seriamente. Ti stai impegnando tanto col signor Todoroki?

-Si, dopo l'ultimo incidente ha deciso di prendere delle precauzioni.
Infatti ha diminuito il numero delle ore del mio apprendistato.-

Honoka: Perdonami se non sono potuta venire a trovarti.
Sai, tuo padre ha detto...

-Non serve che tu me lo dica.
Ricorda, sto facendo tutto questo per rendere felice la mia e la vostra vita. Leverò il potere a quell'uomo.-

𝑻𝒉𝒆 𝑪𝒉𝒓𝒐𝒏𝒊𝒄𝒍𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑲𝒏𝒊𝒈𝒉𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora