"Cazzo, e prendila sta palla!!!!"
"Oh, ma che minchia vuoi?! Lo sai che sono negato".
"Lu, ma che cazzo, non serve mica una laurea"
"Simone ora mi hai rotto le palle, sai benissimo che non sono un tipo da sport"
"si si tu sei un tipo intellettuale"
"no diciamo che sono più un nerd"
"aahhh, questo è il nuovo termine che si usa per dire che non trombi?"
"vaffanculo!!!!"
Luca andò a prendere il pallone che intanto era rotolato sotto un'auto parcheggiata, strascicando i piedi sull'asfalto si diresse verso Simone e gli diete una spallata. Simone lo guardò e gli fece un mezzo sorriso. Delle piccole gocce di pioggia iniziarono a venire giù sulle loro teste.
"sta iniziando a piovere, vieni dentro" disse Simone incamminandosi già verso casa sua.
Luca lo seguì senza neanche rispondere, casa di Simone era a due passi da dove stavano giocando, così in un attimo si ritrovarono già dentro.
"vieni facciamo una partita alla play" disse simone entrando in camera sua.
"non mi va simo, dopo due minuti iniziano a bruciarmi gli occhi"
"ma che rottura di coglioni che sei, certo a fare le maratone a guardare le tue serie tv, li non ti bruciano gli occhi?" disse simone leggermente alterato.
Luca gli fece un ghigno strafottente sapeva che non era incazzato sul serio, e si accomodò sul letto mentre Simone si sedette a terra e iniziò ad armeggiare con i cavi della play. Luca si guardò in torno quella camera era sempre la stessa , vestiti sparsi ovunque, sulla scrivania di fronte a letto cera un portatile e il resto poteva essere classificato solo come spazzatura. Continuò a guardarsi in torno e poi si fermò sulla nuca di Simone i suoi capelli rossi si sarebbero riconosciuti tra mille, ormai era un po di tempo che li portava rasati ma si notavano ancora parecchio, dal collo partivano una moltitudine di lentiggini che un po scendevano sulla schiena e un po salivano fino al viso. Il pensiero di tutte le prese in giro che aveva sentito quando erano piccoli verso Simone proprio per quei capelli rossi e quelle lentiggini lo fece sorridere, di un sorriso malinconico.
"Simo io me ne torno a casa, devo studiare"
"all'entrata ce un ombrello portatelo"
Luca annui chiuse la porta delle camera di Simone alle sue spalle, prese l'ombrello e uscì.
Il profumo di terra e erba bagnata si impadronì delle sue narici ,nonostante fosse febbraio non faceva tanto freddo, ormai non pioveva più quindi tenne chiuso l'ombrello, iniziò a pensare, era vero che dovesse studiare anche perché la maturità sarebbe stata a breve, ma non era solo quello, ultimamente iniziava a chiedersi perché lui e Simone fossero ancora amici, in realtà non ricordava neanche come lo fossero diventati,loro due non avevano niente in comune, nessun interesse, nonostante fossero coetanei non avevano mai frequentato neanche la stessa classe, e da quando erano alle superiori erano in istituti e in paesi diversi. Allora perché? Era questa la domanda che continuava a farsi. In oltre era consapevole di non essere una persona facile con cui essere amico troppo timido, sempre perso nel suo mondo, tra le sue serie e tra i suoi libri.
Arrivato a casa, salutò la madre e si diresse dritto in camera sua chiuse la porta e si gettò con un tonfo sul letto, guardò il soffitto come se in quel bianco riuscisse a trovare un qualche tipo di risposta alla sua domanda. Dal canto suo, voleva bene a Simone e nonostante le differenze sapeva che su di lui poteva sempre contare, qualche volta il pensiero che da parte sua provasse qualcosa in più che un'amicizia gli balenò nella mente.
" che schifo!!! Sarebbe come scomparmi mio fratello" disse a voce alta seguito da un vero disgustato.
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La Luna D'inverno
Romance(Boyxboy - completata) Il riflesso della luna su quel mare nero d'inverno portò nuove consapevolezze, nuove amicizie e nuovi amori.... Scusate gli errori ma scrivo di getto e oltretutto a volte il correttore scrive quello che vuole.....man mano cerc...