Il suno della sveglia risuonò nella stanza, Simone fece un balzo e rimase seduto in mezzo al letto ancora con gli occhi chiusi.
Mirko disattivò la sveglia e fece per alzarsi.
"Che cazzo fai?" Chiese Simone con la voce impastata dal sonno."Dobbiamo andare a scuola"
"Oggi saltiamo, torna a letto"
"Ma...."
"Tranquollo mia madre non se ne accorgerà neanche, forza vieni qui"
Mirko si sdraiò dandogli la schiena, dopo quello che era successo la notte prima si sentiva tremendamente in imbarazzo.
Simone si avvicinò e lo abbracciò da dietro, Mirko si scostò leggermente."Simone....emmmmm"
"Tranquillo ora passa, sai la mattina"
"Se lo dici tu?!".
Simone lo strinse ancora più forte a se."Dormi adesso"
Simone si svegliò, il sole era già alto, i raggi penetravano dalla finestra e illuminavano la stanza.
Si alzò lentamente per non svegliare Mirko, non voleva andare in giro in casa d'altri, ma se la stava proprio facendo sotto, aprì piano l'uscio e proprio di fronte si trovò l'unica altra porta della casa, e dedusse fosse il bagno, entrò lentamente e richiuse la porta. Nonostante fosse un bagno anonimo, si notava il tocco di Mirco, gli asciugamani, i soffici tappeti e la tenda della doccia erano dello stesso rosa.
Fece pipi, tirò piano lo sciacquone e si diresse verso il lavabo e si lavò le mani e il viso, accanto al classico specchio da bagno, c'era uno stretto mobiletto a colonna bianco, preso da la curiosità lo aprì, a parte i primi ripiani dove c'erano gli asciugamani di ricambio in diverse tonalità di rosa, il resto era pieno di trucchi, la maggior parte delle quali Simone non sapeva neanche cosa fossero. Sorrise e pensò che neanche sua madre ne aveva così tanti.
Poi pensò alla notte precedente, agli occhi pieni di pianto di Mirko, alla sua fragilità, non sapeva cose avesse o cosa stava ancora passando nella sua vita, ma di una cosa si rese subito conto, quella non era la casa di una famiglia, li Mirko ci viveva da solo, e indipendentemente dai motivi, che ancora non sapeva, la cosa gli spezzò il cuore.
E poi c'era quel bacio, questo non era un bacio da ubriaco, era sobrio ma soprattutto era voluto, avrebbe voluto baciarlo fin da quando erano in macchina, e questo senza ombra di dubbio metteva dei punti di domanda sulla sua sessualità.
Uscì dal bagno e decise di preparare un caffè, aveva fatto trenta poteva fare trentuno, dopo aver aperto un paio di ante riuscì a trovare la moka e il caffè, la preparò e la mise sul fornello.
Posò le tazzine su un piatto insieme a dei biscotti che aveva trovato in credenza, dopo che il caffè fu pronto riempì le tazzine e si diresse verso camera di Mirko.
Appoggiò il piatto sul comodino, e si accasciò sulla sponda del letto vicino al viso di Mirko."Svegliaaa bella addormentata"
Mirko aprì lentamente glio occhi per poi li strofinarli con entrambi le mani."Che ore sono?"
"Sono le undici è ora di alzarsi adesso, ho fatto il caffè, ne vuoi?"
Mirko si guardò intorno e poi sul comodino vide quel piatto.
"È la prima volta in vita mia che qualcuno mi porta il caffè a letto"
Simone alzò un sopracciglio e fece un sorrisino.
"Li cacci prima dell'alba?!"
Mirko abbassò lo sguardo.
"È più complicato di così"
"Cioè?"
Mirko sorseggio lentamente il caffè.
"Se ce ne sarà occasione forse un giorno te lo dirò"
"E di ieri sera che mi dici? Perché stavi così male?"
"E di quel bacio che mi dici?" Ribatté Mirko
"Non mi hai risposto Mirko"
"Neanche tu" sorrise lui andandogli vicino.
"Lo volevo e l'ho fatto, e tu perché hai risposto?"
"Lo volevo e l'ho fatto" gli soffiò tra le labbra.
Simone lo afferrò dalla schiena e lo avvicinò a se, corpo contro corpo, bocca contro bocca, si baciarono selvaggiamente, il sapore era diverso da quello della sera prima, non era dolce, affettuoso, questo sapeva di desiderio.
Le loro lingue si scontrarono per minuti e minuti, i respiri sempre più affannati, le mani di entrambi studiavano il corpo dell'altro.Mirko mise le mani tra i loro petti e si staccò senza fiato.
"Simone ascolta, non voglio che fai questo, solo per la situazione che si è creata ieri, ne tanto meno voglio essere una sorta di esperimento per capire se provi qualcosa per Luca"
Simone rimase in silenzio per un po.
"La situazione di ieri sera, semplicemente mi ha fatto capire, che ce molto in te, cose che in questo momento non so e non capisco, ma che vorrei tanto conoscere, e per quanto riguarda Luca è solo il mio migliore amico, non l'ho mai visto bello come vedo te adesso"
"Sei proprio frocio"
"Disse campanellino"lo rimbeccò il rosso.
Scoppiarono a ridere entrambi smorzando un po di tensione che si era creata.
"Dovtesti andate a casa a fare una doccia, puzzi, e anch'io, e poi dovresti parlare con Luca, chiarite e finitela di rompere il cazzo!"
"Si capo!" Affermò Simone imitando il gesto del saluto militare.
Mirko rise ancora, non aveva mai notato il lato divertente di Simone, ma anche lui, come tutte le persone che odiava, si era fermato all'apparenza Simone aveva un bel corpo, alto tonico, ma quei capelli rossi, quasi arancioni, tutte quelle lentiggini, i lineamenti particolari, non lo rendevano bello, uno di quelli che ti fa voltare a guardarlo, ma adesso mentre sorrideva gli sembrò il ragazzo più bello che avesse mai visto.
"Domani e sabato, che ne dici di uscire insieme?"
"Signore, mi sta chiedendo un'appuntamento per caso?"
"Certo milady"
"Milady il mio culo, vedi che ho il cazzo" disse Mirko indicandosi il cavallo.
"Oh milady lei è piena di sorprese" lo canzonò il rosso.
Mirko lo spinse verso l'entrara continuando a ridere.
"Ora togliti dalle palle, e chiama Luca "
"Ok me ne vado, me ne vado, ti chiamo più tardi"
"Ok"
Simone si avvicinò e gli diede un bacio a fior di labbra e se ne andò.
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La Luna D'inverno
Romance(Boyxboy - completata) Il riflesso della luna su quel mare nero d'inverno portò nuove consapevolezze, nuove amicizie e nuovi amori.... Scusate gli errori ma scrivo di getto e oltretutto a volte il correttore scrive quello che vuole.....man mano cerc...