Paura

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Arrivato a casa Simone si chiuse in camera, la sua mente era vuota e piena allo stesso momento, cos'era quel ricordo? Era reale? Era successo? Quando? Ma sopratutto se fosse stato reale perché avrebbe dovuto farlo? Continuava a camminare su e giù per la camera, amava Luca, ma come si ama un fratello, non aveva mai pensato a lui ne tanto meno ad un altro uomo neanche nelle sue fantasie più perverse. Ora riusciva a comprendere perché  l'amico ce l'avesse tanto con lui , da dove arrivava tutta quella rabbia, ma perché non gli è l'aveva detto?  O forse per Luca era più di un semplice bacio da ubriachi? E se l'amico lo vedesse come più di un fratello? Domande altre domande, altra confusione, avrebbe voluto parlarne con lui, ma aveva paura di ferirlo, e sopratutto di ricevere delle risposte che avrebbero potuto incrinare il loro rapporto, quindi decise di dimenticare, non era mai successo, avrebbe smesso di bere cosi tanto quando ci fosse stato anche Luca, e avrebbe cercato di dissipare qualsiasi dubbio ci fosse stato nella mente di Luca sul loro rapporto, e aveva già in mente come fare.
Dopo aver fatto una telefonata, mandò un messaggio a Luca.
Simone: scusami per prima, mi ero proprio dimenticato, cmq domani pomeriggio ci vediamo al solito bar devo parlarti di una cosa.
Dopo qualche minuto la risposta non tardò ad arrivare.
Luca: ok, ci vediamo li per le 16. Buona notte.




Luca entrò nel bar, si guardò un po intorno ma non vide ancora Simone così scelse un posto in un angolo della sala e si sedette. Dopo qualche minuto si avvicinò una cameriera così ordinò due cioccolate calde con cannella e meringa, la loro preferita, e intanto che aspettava iniziò a giocherellare con i lacci della felpa.
"Ehy lu" si voltò e vide Simone che dall'entrata lo salutava con la mano, ma poi vide anche lei, Sara la ragazza della festa, che ci faceva li anche lei?, ma non ebbe il tempo di darsi una risposta che vide le loro mani intrecciate. I due ragazzi si avvicinarono, Sara salutò Luca con due baci e si sedettero.
"Scusa non sapevo saresti venuta anche tu, ho già ordinato due cioccolate"
"Tranquillo io e Simo la dividiamo" sorrise la ragazza.
"Ma no te ne ordino un'altra"
"No no la dividiamo, non voglio ingrassare" gli sorrise ancora la ragazza.
La cameriera interruppe la discussione servendo le due cioccolate, Luca ne bevette subito un sorso, scottava, molto, moltissimo, ma aveva bisogno di una sorta di scossa. Guardò le loro mani ancora intrecciate sul tavolo, poi guardò Simone.
"Da quando?" Chiese atono.
"Ci sentiamo da quella Sera, ma solo ieri abbiamo deciso di provarci" ridpose al suo posto la ragazza.
"State bene insieme" disse Luca sforzando un sorriso.
"Volevo fossi il primo a saperlo, non so come andrà, ma tu dovevi saperlo".
La conversazione durò ancora un po, parlarono per lo più della scuola, degli esami, di banalità insomma, Luca cercava in tutti i modi di reprimere il suo fastidio, non era di certo la prima volta che vedeva l'amico con una ragazza, ma questa volta era diverso, ma probabilmente era solo lui ad essere diverso, per Simone non era cambiato niente, d'altronde come qualcosa che neanche ricordava avrebbe potuto cambiarlo?!

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