Tre

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Luca come preso da una strana frenesia, o come se fosse stato posseduto e qualcunaltro stesse muovendo il suo corpo, si avvicino al bacino di Mirko quasi ad attaccarsi col suo e iniziò ad imitarlo e a lasciarsi trasportare dai suoi movimenti. Le sue mani iniziarono a muoversi sul corpo di Mirko per poi passarle sul suo, iniziò a sentire sempre più caldo, ogni movimento diventava sempre più  erotico, anche la riccia sali insieme a loro i tre si sfioravavano con le mani, con i corpi, con le bocche, un groviglio di corpi e sensualità. Luca sentiva come se stesse bruciando dall'interno, era eccitato, non nel senso fisico del termine, ma perché per la prima volta in vita sua si sentì libero. Luca teneva gli occhi chiusi come se non ci fosse nessuno intorno a lui, poi li aprì e senza neanche accorgersene li puntò sulle pozze azzurre di Marco, lo fissava senza distogliere lo sgusrdo neanche per un battito di ciglia, poi di nuovo come fosse posseduto passò la punta della lingua sul collo della riccia che inarcò la schiena appoggiandosi al suo petto, continuando a fissarlo, con una stretta avvicino Mirko al corpo della riccia che si trovò in una morsa tra i due ragazzi, con due dita alzò il mento di Mirko e passò la lingua lentamente sul suo pomo di adamo che si lasciò scappare un piccolo gemito, ad un tratto la musica fu staccata da Andrea che evidentemente era molto incazzato per i comportamenti della fidanzata che sbuffò rumorosamente. Luca distolse gli occhi da Marco e come se fosse tornato in se, scese velocemente dal tavolo diede un'occhiata imbarazzata a Simone e si diresse di sopra rifugiandosi in bagno.
Entrò senza neanche accendere la luce appoggio le mani su un mobile ansimando, strinse gli occhi fortissimo come per allontanare le immagini di quel ballo, ad un trattò sentì  un rumore di serratura, cerco di guardarsi in torno ma era troppo buio, poi due mani gli afferrano i fianchi e lo spinsero contro il mobile, non riuscì ne a parlare ne a muoversi era come paralizzato, poi senti qualcosa di ruvido e umido salire dal collo fino al lobo dell'orecchio, e poi di nuovo sul suo pomo di adamo, strizzo di nuovo gli occhi ma questa volta in un tentativo di riprendere possesso dei propri movimenti ma non ci riuscì, quella presenza si fece sempre più vicina e in quel momento lo sentì, qualcosa di duro era appoggiato al suo sedere, quella lingua continuava a muoversi senza sosta sul suo collo, un gemito gli uscì dalla bocca, venne spinto ancora di più verso il mobile, mentre quel membro duro si strisciata sulle sue natiche, e Luca senza vole gemette ancora, era la prima volta che sentiva il membro di qualcunaltro così duro e così vicino, poi sentì un alito sull'orecchio e poi una voce
"Senti cosa mi hai fatto" gli sussurro.

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