Mirko allontanò Simone con una forte spinta e scese di corsa dall'auto, sentiva che l'altro lo chiamava, corse più forte chiudendosi la porta alle spalle.
Si accasciò a terra con la schiena contro la porta, sbatte la testa più volte contro quel legno duro.
Aveva permesso a qualcuno di vederlo in quello stato, si era giurato a quindicianni che non lo avrebbe mai più fatto, che nessuno avrebbe mai visto quel suo lato.
Mirko era il ragazzo con il trucco pesante e i modi equivoci, Mirko non piangeva, Mirko non parlava mai veramente di se stesso, Mirko era forte, era fiero e orgoglioso di se stesso, aveva combattuto contro ogni pregiudizio, aveva lottato, con il sangue, con ogni muscolo di se stesso per diventare quello che era oggi.
Simone lo aveva colto in un attimo di debolezza quel giorno era il compleanno di Oscar suo fratello, avrebbe compiuto quindicianni, chissà com'era diventato? Era sicuramente alto, quando andò via di casa Oscar era già più alto di lui, andava bene a scuola? Aveva tanti amici?Ogni tanto pensa a me?
Gli manco?
Lui mi manca.....
Il suo amore per lui non era mai cambiato, a differenza del rancore che provava per i genitori, Oscar era il suo fratellino, lo avrebbe amato anche se lo avesse insultato, preso a calci o deriso.
Aveva pensato molte volte di cercarlo, aspettarlo sotto la sua vecchia casa, cercarlo per ogni scuola della città, ma non ne aveva il coraggio.
Era meglio si fosse tenuto a la larga da un tipo come lui, gli avrebbe creato solo danni, se qualcuno avesse saputo che fosse suo fratello, lo avrebbero deriso, emarginato.
Mirko sapeva bene la sensazione che si prova e non voleva che la provasse anche Oscar, lui non aveva fatto niente, meritava una vita normale.Mi manca....
Ripensava alle botte che si erano dati da piccoli, a tutte le volte che si facevano un dispetto, alle volte che ridevano immersi nella stessa vasca, alle vacanze al mare, quando non volevano mai uscire dall'acqua, a quando erano dalla nonna e si nascondevano nei posti più impensati facendola preoccupare a morte.
Mi manca.....
Le lacrime scesero ancora più copiose di prima, singhiozzava talmente tanto da non riuscire più a respirare.
Voleva poter tornare in dietro, rivivere quei momenti, stare più con lui, giocarci ancora, abbracciarlo, consigliarlo, aiutarlo a fare i compiti, avrebbe tanto voluto aver fatto di più per lui, allora che erano ancora insieme.
Mi manca...
Sentì sbattere alla porta.
"Mirko aprimi" urlavano dall'altro lato.
Si alzò e si allontanò di scatto.
"Come cazzo hai fatto ad entrare?" Chiese Mirko tra i singhiozzi.
"Mirko aprimi!!"
"Vatteneeee!!!!" Urlò Mirko con tutto il fiato che gli restava.
Non poteva farsi vedere in quello stato non da Simone, non da uno con cui non era neanche tanto amico.
Ma in fondo aveva amici?
Le sue erano tutte conoscenze superficiali, solo con Luca si era spinto un po più in là, ma mai neanche a lui gli aveva parlato della sua vita."Cazzo, aprì questa porta!!" urlò di nuovo Simone da dietro la porta.
Mirko si avvicinò teneva la maniglia tra la mano, si odiava perché in quel momento aveva davvero bisogno di qualcuno, bisogno di non sentirsi così solo.
Aprì.
Si trovò davanti Simone che aveva richiuso già la porta alle sue spalle, non disseto niente, Mirko continuava a singhiozzare, poi senti le braccia di Simone intorno alle spalle, il calore del suo petto, allungò le braccia sulla sua schiena e si agrappò, come per non farlo scappare alla maglia di Simone.
"Non chiedermi niente" disse tra i singhiozzi contro il suo petto.
Sentiva la mano grande di Simone accarezzargli i capelli, rimasero lì stretti ancora sull'uscio della porta fino a quando Mirko non ebbe più lacrime da versare.
"Andiamo mettiti a letto"
Mirko annuì e si diresse verso la camera da letto seguito da Simone.
Simone scostò le coperte e il lenzuolo facendogli cenno di sdraiarsi, senza dire nulla si infilò sotto le coperte."Ora vado, fatti una bella dormita, ti chiamo domani" sussurò Simone acarrezandogli la fronte.
Mentre Simone gli voltava le spalle per andarsene, Mirko sentì che non ce l'avrebbe fatta da solo, gli afferrò il polsino della maglia per trattenerlo.
"Resta, ti prego"
Sentiva gli occhi di Simone su di lui, mollo la presa, era imbarazzato, aveva pregato qualcuno di non lasciarlo ancora solo, voleva sprofondare fino alle viscere delle terra.
"Mando un messaggio a mia madre"
Mirko lo guardò mentre inviava il messaggio, sfilarsi le scarpe, spengnere la luce, e avvicinarsi al letto,si scostò sulla destra per fargli spazio, il materasso sobbalzò sotto il suo peso.
Simone gli mise il braccio dietro al collo facendogli poggiare la testa sulla sua spalla, istintivamente Mirko gli avvolse la vita col suo, quel calore, quel braccio forte lo fecero sentire al sicuro, protetto."Grazie" disse Mirko sottovoce, sollevando un po la tesra per guardarlo nella penombra della camera.
Simone lo guardò, lo sentì sempre più vicino, poi le sue labra erano sulle proprie, Mirko rimase sorpreso ma non si mosse, le loro labbra si succhiavano leggermente una con l'altra, le lingue si trovarono coinvolte in una danza lenta, dolce, la mano di Simone continuava ancora ad acarezzargli i capelli, continuarono a baciarsi, a sfiorarsi la punta dei nasi, poi Simone si allontanò leggermente dalle sue labbra, e poggiò insieme le loro fronti.
"Dormi adesso" gli sussurrò riaccompagnandogli la testa sulla sua spalla.Per la prima volta da quando aveva lasciato i suoi, tra le braccia di un quasi sconosciuto, si sentì a casa.
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La Luna D'inverno
Romance(Boyxboy - completata) Il riflesso della luna su quel mare nero d'inverno portò nuove consapevolezze, nuove amicizie e nuovi amori.... Scusate gli errori ma scrivo di getto e oltretutto a volte il correttore scrive quello che vuole.....man mano cerc...