Sigaretta

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"Che fai, ci vieni con me per una pizza?"
"Simo sul serio, Devo studiare"
"Vedi che studiare di sera fa male ai neuroni"
"Se e questa chi te l'ha detta?"
"Ma lo sanno tutti"
"E questi tutti sarebbero tu e ?!"
"Dai non rompere il cazzo e vieni tra dieci minuti passo a prenderti"
"Ok, ok mi arrendo!"
Dopo quella sera Simone fece praticamente finta di nulla, niente era cambiato tra di loro rispetto a prima anche se Luca ogni tanto ancora si sentiva imbarazzato.
"Dove andiamo" Chiese Luca montando in macchina.
" Mi hanno detto che hanno aperto una nuova pizzeria, ci sarà anche Marco e gli altri, ti dispiace?"
" No figurati" rispose Luca in evidente imbarazzo
"Tranquillo se li conosci sono bravi ragazzi, e poi Marco era veramente dispiaciuto per quella sera"
Luca non rispose si limitò ad annuire e a guardare il paesaggio che scorreva dal finestrino.
Arrivati di fronte alla pizzeria Simone parcheggio, Luca vide le sagome dei tre ragazzi che li aspettavano all' ingresso e fece un grosso sospiro. I quattro si salutarono velocemente e poi entrarono.
"Che freddo cane" disse Andrea strusciandosi le mani una con l'altra. Tutti concordarono e poi si sedettero al tavolo. Ordinarono le pizze e qualche birra, mangiarono parlando degli esami, dell' inverno, di qualche partita.
"Vieni con me, andiamo a fumare una sigaretta?" Chiese Marco rivolgendosi a Luca che arrossì visibilmente. Non pensava che Marco fosse cattivo ma in ogni caso era un omofobo e poi quella sfuriata lo imbarazzava ancora. Simone gli diede un'occhiataccia così capi che doveva andare, si alzò e lo seguì all'esterno della pizzeria.
"Vuoi una!" Chiese Marco porgendogli una sigaretta. Luca accettò e se la portó alle labbra, che Marco provvise subito ad accendere. Il fumo delle loro sigarette si sparse nell'aria, Luca guardava a terra e Marco osservava le nuvole di fumo salire verso l'alto.
"Guarda che luna" disse Marco rompendo il silenzio.
" Bella, è quasi piena, e' troppo sottovalutata, sta lì ogni notte a mostrarci la sua faccia, che ormai non ci facciamo più caso, ma lei influenza le nostre vite più di quanto immaginiamo" disse Luca col naso all'insù come rapito da quella visione.
"Hai ragione diamo troppe cose per scontate" sussurro Marco, Luca allora si voltò a guardarlo e rivide quegli occhi azzurrissimi fissarlo.
"Sei ancora incazzato con me?"
" E tu hai ancora quelle opinioni sui gay?" Chiese continuando a mantenere lo sguardo in quell'azzurro.
"Dai tu non sei tanto male" disse sorridendo.
Luca gettò il mozzicone della sigaretta ormai finita.
"Rientriamo che si muore dal freddo"
E insieme ritornarono al tavolo dagli altri. La serata questa volta si concluse senza nessun dramma e i due amici ti ritrovarono sotto casa di Luca.
"Chiarito con Marco?" Chiese Simone spegnendo la radio.
"Si, diciamo"
"Sai Lu, non è facile, purtroppo siamo cresciuti ritenendo alcune cose sbagliate, poi quando fai i conti con la realtà, rimani spiazzato, anch'io probabilmente qualche volta ho fatto qualche commento idiota, non avendo la minima idea di farti soffrire"
"Simo tranquillo, non hai mai detto niente con cattiveria, e poi lo so che non sei uno che giudica gli altri"
I due ragazzi si sorrisero poi Simone passo le sue mani dietro la schiena di Luca e se lo avvicinò al petto in un abbraccio profondo.

La Luna D'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora