"Adrien, pronto?"
-assolutamente no- avrei voluto rispondere, tornare a Parigi cosi in fretta mi mette non poca ansia ma ciò che maggiormente mi preoccupa è lei. Mi avrà dimenticato? Adesso ha un'altro? E come biasimarla...sono stato io il codardo a non aver voluto salutarla di presenza, se tornassi indietro non farei questa mossa.
Ma c'è una piccola,piccolissima parte di me che spera che lei mi pensi ancora.
"Adrien sbrigati, dobbiamo andare"
Mio padre non fa altro che mettere pressioni, non lo vedi che la mia voglia di tornare a Parigi è assente?
Entro nella macchina di malavoglia e cercando di non pensarci più di tanto,prendo le cuffie e metto una playlist su Spotify.~~~~~~~~~
"Signorino Adrien si svegli, siamo arrivati
a Parigi,contento?"
"Non sai quanto Nathalie.."
Rivedere quella maestosa villa mi riportano alla mente un sacco di ricordi. Mentre ero sull'aereo pensavo...pensavo a come possa essere lei. È cambiata? Ma certo che si. Spero solo che mi perdoni per l'enorme cazzata che ho combinato precedentemente. Ma ne dubito,nemmeno io mi perdonerei per come ho gestito la cosa,nel peggiore dei modi sicuramente.
Vedo l'enorme villa che non vedevo da ormai...tanto. Ricordi riaffiorano nella mia mente, belli e tristi,e un forte senso di nostalgia mi invade:nostalgia di normalità.
Quanto mi manca la vita da quasi-normale ragazzo liceale. Mancano i miei amici,la scuola, manca....lei. Soprattutto lei. Non ho mai smesso di pensarla e non credo che moto presto lo farò e adesso che sono qui ho un estreno bisogno di vederla e spiegarle tutto. Ne ha diritto, deve sapere che non l'ho mai dimenticata. Che non l'ho abbandonata. Che l'ho sempre amata e sempre lo farò. Un sentimento tanto forte non va represso, non deve e non può.
Senza pensarci molto mi ritrovo a correre per le strade della mia vecchia Parigi. Quanti ricordi, quanta tristezza e felicità scorgo in esse. Senza neanche accorgermene,mi ritrovo a piangere.
Cazzo,ho sbagliato con tutti e tutto.
Coglione
Coglione
Stupido e fottuto coglione
Questo sono
Non sono neanche riuscita a saper gestire la situazione e sono scappato da qui senza degnare si una spiegazione decente a nessuno.
Voglio rimediare e devo farlo.
Senza accorgermene, troppo avvolto dai pensieri offuscati da lacrime, mi scontro con una ragazza, lo si capisce dal profumo alla vaniglia.
"Scusami, scusami non volevo...è che stavo correndo da-"
Alza gli occhi e capisco chi mi ritrovo di fronte.
Destino, grazie
Incontro peggiore non poteva esserci
Ma ormai era lì
Marinette,una Marinette cresciuta e visibilmente matura mi guardava con uno sguardo misto tra shock e rabbia
E chi la può contraddire? Ne ha tutto il diritto per esserlo
"Adrien Agreste,che ci fai qui?"
E il tono con cui me lo disse,
Fu lì che capì che avevo perso totalmente Marinette
La mia dolce e piccola Marinette che non era stata mai veramente mia.
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Rimani Nel Cuore...
FanfictionStoria con un finale non a "lieto fine" " Ricordo quel primo giorno di scuola, quello che segnò i miei tre anni in questo istituto"