2. Patient 102

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«Buongiorno dottor Bohan! Queste sono le carte sul paziente Way. Abbiamo preso le informazioni su di lui con non poca difficoltà, dato che ci è impossibile rintracciare dei parenti.»

Gli assistenti avevano potuto scrivere una scheda su di lui durante la settima settimana, in base a quello che il dottore riferiva loro.

Il dottore prese i due fogli spillati insieme e iniziò a leggere.

Cartella n.102

Dati Generali
Cognome e nome del paziente: Way Gerard
Luogo e data di nascita: Phoenix, Arizona; 1956
Età: 20
Residenza: Arizona, USA.

Ricoverato il: 14 dicembre 1976 / Dimesso il:
Precedenti ricoveri:

Condizioni Abituali
Condizioni igieniche: Normali
Stato mentale: Agitato
Mobilità: Normale
Autonomia: Totale

Anamnesi
Precedenti psicoterapie No/Si: No
Disturbi psichiatrici:
Psiconevrosi e alternanza di fasi depressive e disforia maggiori.

Valutazione rischio del comportamento: medio-debole.

Indirizzo trattamentale:
Psicoterapia sul disturbo psiconevrotico e successivamente terapia farmacologica antidepressiva.

Impressioni generali:
Il paziente durante i primi giorni non usciva mai dalla stanza, rompeva spesso oggetti e si opponeva a chi cercava di aiutarlo, agendo in modo brusco.
Durante la terza settimana il paziente ha iniziato ad uscire la mattina per fare colazione e la sera per raggiungere la sala principale.
Nelle ultime due settimane c'è stato un miglioramento comportamentale, il paziente è più tranquillo (anche se ha i suoi atteggiamenti scontrosi e violenti se messo " sotto pressione") e si aggira per la struttura due o tre volte nell'arco della giornata, fermandosi spesso davanti alle finestre chiuse ma senza ancora l'intenzione di uscire fuori.

«Psicoterapia?»

«Sì dottore. Il paziente si comporta in modo scontroso con maggior parte degli assistenti, si rifiuta ancora di mangiare e a volte ha degli scatti violenti.»

«Avete scritto che ci sono stati dei progressi però» Notò il dottore che visitava Gerard puntando un dito sul foglio.

«Lo sappiamo ma pensiamo sia meglio così. Ce lo ha ordinato il responsabile.»

«D'accordo... me ne occupo io, di trovare uno psicologo. Mi pare esagerato uno psicoterapeuta»

Dirigendosi all'uscita dell'ospedale psichiatrico, il dottor Bohan quasi si scontrò contro la spalla di uno dei responsabili dei pazienti.

«Frank Iero!» Esclamò il dottore, sorpreso.

«Buongiorno dottore» Frank sorrise all'uomo, ma il suo sguardo era interrogativo. Sapeva che Bohan visitava Gerard Way, e avrebbe voluto sentire cos'avesse da dire, se ci fosse stato qualcosa di nuovo.
Il dottore captò lo sguardo di Frank e sorrise comprensivo.

«Qui ci vuole uno psicologo.» Disse, con un pizzico d'ironia nel tono della voce.

Frank schiuse le labbra sorpreso.
Non pensava che avrebbero assegnato uno psicologo anche al paziente Way, visto che non aveva dei disturbi importanti della personalità.
Di solito gli psicologi in quella struttura si occupavano di chi non riusciva a mettersi d'accordo con le sue stesse personalità o con chi aveva dei traumi particolari.
In effetti non potevano sapere se anche Way ce li avesse, ma l'avrebbero capito più avanti e forse la presenza di una persona che poteva ascoltarlo poteva servire.

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