XIII (POV Isabelle)

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Guardare le luci della città da sopra il tetto della Residenza degli Intrepidi era uno degli spettacoli migliori a cui avessi mai assistito. Erano centinaia e illuminavano il cielo notturno come stelle giunte alla portata di tutti noi. Sembrava quasi che allungando le mani si riuscisse a toccarle. Eric alla fine era riuscito a battermi, sfruttando la maggior lunghezza delle sue gambe e le falcate più ampie che era in grado di compiere, e così il lancio al contrario sarebbe toccato a me. Il fatto che non fossi minimamente preoccupata dalla cosa avrebbe forse dovuto dire molto sulla mia sanità mentale; avevo sempre sognato di lanciarmi in quel modo e adesso ero troppo su di giri per preoccuparmi di ciò che doveva apparire ovvio al biondo accanto a me.

La zip line è vecchia, sicuramente non riceve una manutenzione decente da un po', le cinghie potrebbero cedere e farmi spiattellare al suolo. In aggiunta a ciò, a lanciarci sarebbe stato James ... e non si può certo dire che sia propriamente sobrio in questo momento, anzi tutt'altro.

E lo dimostra il fatto che stia incontrando alcune difficoltà tecniche nell'assicurare le cinghie attorno alla vita del fratello.

Lauren, l'istruttrice degli interni, lo allontana con uno sbuffo e una spallata.

Impiega mezzo secondo a fare ciò che l'amico non è stato in grado, poi si allontana da Quinn con un sorriso e gli indica il precipizio.

- Quando vuoi, ragazzino. –

Quinn si volta appena verso di noi, il suo pubblico, e ci rivolge un inchino beffardo.

Poi si dà lo slancio e salta nel vuoto.

Sento qualcuno che non conosco domandare con vago divertimento: - Credete che urlerà? –

- Lo uccido se prova a emettere anche solo un urlo – replica James.

Questa storia della zip line deve essere molto più che una tradizione, penso tra me e me, quasi un rito di passaggio. Un modo per dimostrare di essere davvero pronti a diventare degli Intrepidi.

Quinn non delude le aspettative di suo fratello e quando tocca finalmente terra, getta la testa all'indietro e urla con quanto fiato ha in gola: - Il miglior salto di sempre! –

Gli Intrepidi sul cornicione gridano apprezzamenti con quanto fiato hanno in gola, poi predispongono tutto per far partire la prossima iniziata.

Tocca a Fiamma, che scambia un cinque con Lauren subito prima di farsi lanciare.

Precipita nel vuoto, emettendo un verso strozzato quando è prossima all'atterraggio, ma a parte questo anche lei se la cava alla grande.

È il mio turno di saltare, penso facendomi strada tra il resto dei presenti.

Mi lascio aiutare da Lauren a infilarmi nell'imbracatura, compito che risulta un po' più complesso a causa della mia volontà di portare a termine la sfida che ho lanciato. Quando tutto è assicurato la ragazza mi aiuta ad allontanarmi e darmi la spinta per il lancio.

Un istante prima ero con i piedi sul tetto e ora ... precipito verso il suolo a velocità spaventosa.

Sento un vuoto all'altezza dello stomaco, gli arti formicolare, e l'adrenalina entrare in circolo.

È una sensazione che adoro.

L'aria fredda mi sferza il viso e mi spinge a socchiudere gli occhi, che lacrimano a causa del contraccolpo, tuttavia continuo a tenerli aperti. Voglio vedere cosa sta succedendo e godermi ogni singolo momento dell'esperienza più adrenalinica che abbia mai compiuto in tutta la mia vita.

Forse è vero quello che sostengono gli Intrepidi: i Trasfazione che provengono dai Candidi sono affamati di azione e adrenalina.

Quando i miei piedi incontrano il cemento, mi rilasso nell'imbracatura e accetto l'aiuto di chi mi ha preceduta nel salto.

Like fire and gunpowderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora