XVI (POV Eric)

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Mentre ci dirigiamo verso la palestra, per dare inizio all'ultimo giorno di combattimenti, non posso fare a meno di cercare con lo sguardo Isabelle. Cammina vicino a Mia, l'espressione concentrata, e rimane in religioso silenzio per tutto il tempo. Allungo il passo per affiancarla, afferrandole il polso e trattenendola prima che possa entrare nella stanza.

Si volta verso di me, perplessa, prima di congedare Mia che ha rallentato per rimanere al nostro passo.

- Ricordati di respirare -, le dico, - e di mantenere la lucidità. Hai lavorato bene, se non ti fai prendere dal panico avrai l'incontro in pugno. –

Si mordicchia nervosamente il labbro inferiore, annuendo lentamente.

E io spero davvero che riesca a dare a quell'idiota la lezione che merita da tutta la vita. Vedere Jordan spedito in infermeria con qualche osso rotto è l'immagine migliore a cui riesco a pensare.

- Sono un po' tesa – ammette.

- Ma non mi dire -, ironizzo, - non ci sarei mai arrivato se non me l'avessi detto tu. –

Mi rifila una gomitata leggera sulle costole, poi rotea gli occhi al cielo trattenendo un sorrisetto.

- Saccente di un Erudito. –

- Sempre – ammicco, lasciandola libera di raggiungere il resto del gruppo e cominciare a riscaldarsi.

Il tabellone riporta l'elenco degli incontri della giornata. Mia e Sean si scontreranno per primi, a seguire Jordan e Izzy e poi io e Quattro.

Richard è stranamente in orario. È vicino alla colonna a destra del ring e parla fittamente con Mia. Non riesco a capire cosa si stiano dicendo da dove sono, ma dal modo confidenziale che sembrano avere credo di aver appena scoperto la misteriosa assenza di Mia negli ultimi giorni. Non mi stupirebbe affatto se anche lei avesse chiesto una mano al nostro Capofazione per migliorare il suo livello di combattimento.

O magari tra loro c'è una simpatia di natura più personale.

Non sono mai stato un granchè nel comprendere le relazioni sentimentali, ma immagino che non sia un'ipotesi così improbabile. Dopotutto Mia è molto carina e, dai commenti che ho sentito fare alle ragazze della Residenza, è evidente che anche Richard piaccia molto al gentil sesso.

Mi riprometto d'indagare con Izzy per trovare conferma a questa mia teoria, considero mentre comincio ad allungare i muscoli delle braccia e poi passo allo stretching delle gambe.

Ho appena finito quando la voce di Richard rompe il silenzio carico di tensione che avvolge noi iniziati.

- Mia e Sean, sul ring. –

Ci fermiamo tutti per assistere all'inizio del loro incontro.

Mia si muove in modo fluido, tenendo bene il centro del ring, e schiva uno dopo l'altro tutti i colpi di braccia di Sean.

Sta sfruttando il suo essere leggera e minuta, facendosi forte della stazza di Sean e della lentezza che essa gli impone. Lo sta stressando, costringendolo ad adattarsi a un ritmo che non è il suo.

Dopo una decina di minuti appare evidente che Sean è a corto di fiato e in evidente difficoltà. Non è riuscito a mettere a segno neppure un colpo, mentre la velocità di Mia le ha permesso di rifilargli un paio di calci niente male alla bocca dello stomaco e sulle costole.

Lancio un'occhiata a Richard, che osserva lo scontro con una scintilla di approvazione negli occhi castani.

Mia tiene in pugno la situazione, concludendo lo scontro con una proiezione che scaraventa a terra Sean.

Like fire and gunpowderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora