Quando arrivammo in mensa, presi posto sulla sedia che Mia e Fiamma mi avevano lasciato libera.
- Vedere, vedere – pretese, smaniosa, Fiamma.
Sollevai la maglietta, mostrandole la pelle arrossata e il complicato intreccio tribale che copriva quasi tutta la parte bassa del fianco e una buona porzione dell'anca destra.
- Lo adoro -, assicurò, - ma avresti anche potuto dirci che andavi da Tori. -
- Già -, le diede man forte Mia, - ti avremmo accompagnata. -
Sorrisi, allungandomi quanto bastava per afferrare la brocca d'acqua e versandomene un bicchiere. Ne presi un paio di sorsi, prima di confessare.
- In realtà mi ha accompagnato Eric. -
Avrei potuto annunciare di aver comprato un coccodrillo domestico e non ne sarebbero certo rimaste più sorprese di come mi stavano guardando in quel momento.
La prima a riprendersi fu Fiamma, che tamburellò con finta disinvoltura contro il tavolo in acciaio.
- Carina l'idea del tatuaggio. Non è un appuntamento romantico, ma nessuno sano di mente può aspettarsi che Eric lo sia. –
Arrossii, scuotendo la testa con vigore.
- Non era un appuntamento, mi ha solo accompagnata. –
- Eravate solo voi due, no? A casa mia questo si chiama appuntamento - insistè, dando di gomito a Mia e finendo con il coinvolgere nella discussione anche Lauren.
Di questo passo nel giro di un paio di minuti l'intera tavolata sarebbe stata messa a parte della conversazione.
Ah, gli Intrepidi e la loro intrinseca mancanza di riservatezza.
- Voi che ne pensate, stanno bene insieme? –
Lauren si accigliò, perplessa, - Lei e chi? –
- Lei ed Eric, naturalmente – esclamò, indignata per il fatto che l'amica fosse provvista di un così poco spirito d'osservazione.
Le pestai il piede con vigore, sibilando: - Perché non lo urli un po' più forte? Sai, credo che ci sia qualcuno che non ha sentito bene. –
Gli occhi nocciola di Mia brillarono divertiti mentre schioccava le dita con aria soddisfatta.
- Ah, ah! Lo sapevo, Fiamma ha ragione, lui ti piaceeeee – canticchiò.
Quattro e Zeke, seduti accanto a noi, si voltarono dando segno di aver captato l'argomento e di esserne a dir poco sconcertati.
L'espressione di Quattro, a metà strada tra lo sconcerto e la preoccupazione, era talmente comica che non potei fare a meno di trattenere una risata.
- Ti prego, dimmi che questo è solo uno dei tanti deliri di voi ragazze. A te non può piacere Eric. –
Zeke annuì.
- Certo che non può piacerle, non quando potrebbe avere uno come me. –
Ammiccò, facendo scoppiare a ridere tutto il gruppo.
In condizioni normali non apprezzavo particolarmente la sua compagnia, ma dovevo riconoscere che era stato a dir poco provvidenziale. La sua ironia era l'arma migliore per sdrammatizzare quel momento imbarazzante.
Zeke era riuscito a distogliere l'attenzione dall'argomento principale della serata e aveva ricominciato con i suoi modi da giullare di corte, coinvolgendo le ragazze in una sorta di battibecco su chissà cosa.
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Like fire and gunpowder
FanficEric Coulter, l'Erudito freddo e calcolatore che ha stupito tutti con il suo trasferimento tra gli Intrepidi. Tobias Eaton, l'Abnegante per eccellenza che sogna di essere finalmente libero. Isabelle Banks, la Candida dalla lingua lunga decisa a m...