IV (POV Eric)

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Siamo seduti al tavolo già da una decina di minuti quando il Rigido fa la sua comparsa, scortato da Amar, e lascia vagare lo sguardo fino a individuare l'unico posto rimasto libero. Sfortunatamente è accanto al mio, ma non sembra dare troppo peso alla cosa e si accomoda come se nulla fosse. Le ragazze davanti a noi lo guardano incuriosite, reclinando appena il capo, e ciò mi spinge ad osservarlo a mia volta.

È stato l'ultimo del gruppo ad affrontare lo scenario e non ha affatto una bella cera; non che prima l'avesse, ma con il volto più pallido e corrucciato del solito ha tutta l'aria di uno prossimo al vomito.

È un'occasione che non posso lasciarmi sfuggire, così lo scruto dalla testa ai piedi e sogghigno.

- Hai una faccia da far schifo, lo sai Rigido? –

- Sto bene – replica telegrafico.

- Sicuro? Non vorrei che svenissi da un momento all'altro – insisto, guadagnandomi un'occhiataccia.

Sento le labbra stendersi ancora di più.

Se quell'affare pelle e ossa di un Rigido pensa seriamente che basti una delle sue occhiate serie per mettermi a tacere, o intimorirmi, si sbaglia di grosso. Rimaniamo a fissarci finchè Amar non prende la parola, superando il brusio dei tavoli accanto al nostro e rivolgendosi a un'Intrepida: - Ehi, Tori, qual è il record nello scenario? –

Dal tono con cui pone la domanda è chiaro che conosce già la risposta. Quella ridicola pantomima è tutta a nostro beneficio e, ho il sospetto, non porterà a nulla di buono.

- Sette paure –, replica l'interpellata, - almeno per quello che ne so io. –

Il silenzio si è fatto assoluto; tutti, anche quelli seduti al tavolo dei capi, ascoltano con curiosità quel breve dialogo.

Quando si tratta di coraggio ogni Intrepido tende l'orecchio, un po' come farebbero gli Eruditi se si discutesse di qualche nuova teoria scientifica.

Nessuno la smentisce, perciò diamo per buona quella risposta.

- Bene -, prende fiato per creare un po' di suspance, - Ho qui un trasfazione con solo quattro paure. –

La pessima sensazione all'altezza della bocca dello stomaco si fa ancora più forte.

- Direi proprio che abbiamo un nuovo record -, decreta Tori, - chi è? –

Amar batte orgogliosamente una mano sulla spalla del Rigido. – È lui, Quattro. –

E, come sempre, il mio intuito non sbagliava.

Quel Rigido ha appena cancellato la reputazione che avevo cominciato a costruirmi qui dentro; se a inizio cena tutti parlavano dell'ex Erudito che non aveva mostrato alcun segno di paura durante la simulazione, adesso il nuovo record è sulla bocca di tutti. Rinserro la presa sulla forchetta e infilzo il mio hamburger con molto più vigore di quanto sia strettamente necessario.

Mentre il Rigido si serve un hamburger, afferrandolo con le pinze e osservandolo con una certa diffidenza, torno all'attacco.

Sono più che mai deciso a cancellargli quell'espressione compiaciuta dal viso.

- Ricordami com'è che ti chiami davvero ... cominciava con la E? –

Ovviamente so benissimo come si chiama.

Tobias Eaton.

Il figlio del capo degli Abneganti, quello che si dice venga maltratto dal padre e sia un paria agli occhi dell'intera Fazione.

Like fire and gunpowderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora