7

137 11 20
                                    


Seoho aveva ormai capito che l'imprinting che lo legava a quel vampiro dallo sguardo freddo non poteva essere trattenuto in alcun modo. Nei momenti in cui era lontano da lui sentiva come se una parte di sé gli fosse stata strappata creando un vuoto incolmabile, ma gli bastò vederlo anche solo di sfuggita per far si che quella sensazione sparisse, sentendosi completo e felice. In quei giorni aveva pensato ad ogni modo possibile per riuscire ad avvicinarlo con una scusa che gli impedisse di farlo uccidere, e solo quando il fascicolo dell'aggressione gli tornò alla mente riuscì a trovare un'occasione. Non sapeva precisamente se la cosa avrebbe funzionato, ma ci avrebbe provato in ogni modo. Afferrò la cornetta del telefono sistemato sulla sua scrivania e compose quel numero che nero su bianco spiccava dal bigliettino da visita, aspettò il primo squillo, il secondo, e fremendo finalmente sentì una voce.

"Studio veterinario del dottor Kim"

Seoho quasi ringhiò a quella voce femminile, ma dovette trattenersi.

<<Chiamo dalla stazione di polizia, uno dei nostri cani sembra star male nuovamente, possiamo avere una visita il prima possibile?>> domandò Seoho ansioso, cercando però di far sembrare la sua voce tranquilla.

"Aspetti un momento"

Alla voce seguì un segnale sono che fece capire al detective di essere stato messo in attesa. Costretto ad aspettare si alzò dal suo posto cominciando a fare avanti e indietro dalla sua scrivania, il ragazzo non aveva però considerato che il telefono che stesse utilizzando avesse il filo. Se ne accorse solo quando la segretaria di Leedo richiamò nuovamente la sua attenzione, facendolo scattare e cadere sulla scrivania poiché attorcigliato dal filo della cornetta.

"È ancora lì?"

<<Si ci sono>> rispose faticosamente il ragazzo, cercando nel frattempo di liberarsi.

"Il dottor Kim sarà da voi fra dieci minuti"" lo informò la ragazza.

<<Perfetto, grazie, arrivederci>> disse velocemente Seoho, sbattendo la cornetta al suo posto e liberandosi, fra varie imprecazioni, da quella trappola che lui stesso aveva creato, poi scattò verso la sezione dove si trovava la sala in cui il vampiro teneva le sue visite.

<<Seoho dove stati andando?>> chiese uno dei suoi colleghi nel vederlo correre in quel modo <<Ho qui i fascicoli del caso->>

<<Non ora>> urlò Seoho superandolo <<Lasciali al novellino>>

<<Cosa? Ma io->> scattò dal suo posto il novellino, lo stesso a cui Seoho era solito lasciare una montagna di lavoro.

<<Buona fortuna Jun>> ridacchiò il collega di Seoho, lasciando i fascicoli sulla scrivania del novellino, che guardò prima la pila di lavoro che già aveva da fare, poi quella che gli era stata appena lasciata, prima di lanciare un urlo esasperato.

Seoho aveva sentito il lamento del novellino, ma era troppo impegnato a correre fremente di rivedere il ragazzo dai capelli biondi per pensarci, si limitò a scoppiare a ridere lasciando che la sua risata riecheggiasse per le pareti. Arrivato nell'ala dove erano tenuti i loro cani si fece aprire la sala medica e rimase in attesa, percorrendo tutto il perimetro della stanza, saltellando quasi sul posto. Si bloccò solo nel momento in cui sentì la porta aprirsi e il vampiro entrare tranquillamente, posare la sua borsa e voltarsi a guardarlo.

<<Ti sei rotto una zampa cucciolo?>> disse Leedo ironico.

Seoho si era perso nelle sensazioni che solo la sua vista gli faceva provare, tanto che percepì la sua domanda in ritardo.

Old War (INTERATTIVA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora