Old War (INTERATTIVA)

29

Erano passati quattro giorni da quando San, Mingyu e Jaebum si erano allontanati da casa, e un altro giorno di viaggio li aspettava per raggiungere la sede del branco. San aveva già avuto contatti con loro, in passato aveva trovato un lupo finito in una trappola e lo aveva aiutato a liberarsi e a tornare dal suo branco, non aveva richiesto nulla in cambio per il suo gesto ma aveva sperato che quel gesto passato avesse potuto influenzare la loro decisione nel momento in cui li avrebbero aggiornati della situazione.

Il cacciatore non era un uomo con cui poter giocare, ormai era chiaro a tutti loro. Se avessero unito le loro forze però...forse avrebbero avuto una possibilità.

Ci aveva sperato con tutto il suo essere, ma quella stessa speranza si era spenta nello stesso istante in cui avevano messo piede nell'insediamento. Abitazioni distrutte, mucchi di cenere, odore di strozzalupo e sangue seppur flebile. Quello era tutto ciò che era rimasto di quel branco. Girarono per un po' alla ricerca di qualsiasi superstite, ma furono costretti ad arrendersi. Non vi erano cadaveri, ma la quantità di sangue ormai secco che riempiva la zona era un chiaro segno che nessuno era riuscito a salvarsi da quella strage. Erano arrivati in ritardo, di diverse settimane.

Si erano accampati nel bosco per la notte. La scoperta di ciò che era accaduto al branco li aveva destabilizzati, e riportato in loro vecchi ricordi che avevano esaurito tutte le loro forze, e la loro lucidità. Non sarebbero stati in grado di riprendere il viaggio senza poter riposare un po', specialmente nel caso in cui avessero incontrato qualche pericolo. In quella parte del bosco, più lontana e addentrata rispetto alla città, vi erano un gran numero di orsi e seppur loro fossero tre alfa non sarebbe stata comunque una battaglia facile da affrontare. Accamparsi e conservare le loro forze era l'idea migliore. Nessuno di loro aveva parlato da quando avevano visitato l'insediamento, troppo scossi, se non per organizzare i turni di guardia.

Mingyu si era offerto di essere il primo dicendo che non sarebbe sicuramente riuscito ad addormentarsi per primo, la verità era che il nodo che sentiva nello stomaco era così forte da fargli quasi venire i capogiri. Seduto contro il grosso tronco di un albero osservò per un momento i suoi compagni dormire con delle espressioni corrucciate, poi spostò lo sguardo sulla sua spalla. Lentamente portò la mano su di essa, inserendola sotto il tessuto della maglietta e con le dita accarezzò quel segno che da qualche giorno si trovava lì tornando con la mente a quella notte.

La notte del giorno in cui Seungkwan e Vernon erano stati attaccati, la notte in cui la vista dei due ragazzi privi di sensi avevano scaturito in Wonwoo i ricordi del suo passato, e dei suoi carnefici. Mingyu provò in tutti i modi a calmare l'altro che aveva cominciato a tremare e lamentarsi nel sonno, chiedendo a denti stretti che le sue sofferenze si fermassero. Il castano si era svegliato di soprassalto dai suoi incubi e non appena si era ritrovato l'altro davanti si era gettato contro di lui, aggrappandosi alla sua maglia in cerca di salvezza. Mingyu aveva ignorato il rumore del tessuto strappato del suo indumento che riecheggiò nella stanza, ignorò come le unghie dell'altro si fossero ancorate alle sue braccia, ignorò tutto ciò che aveva intorno, ignorò tutto ciò che non fosse Wonwoo. Ricordò la sensazione dei suoi capelli madidi di sudore che scivolarono fra le sue dita, il profumo amplificato di agrumi che gli riempiva la mente, il calore del suo corpo. Non ricordava precisamente come tutto fosse iniziato, ma il groviglio in cui si erano ritrovati i loro corpi, i loro sensi che li guidavano, l'istinto primordiale che faceva loro desiderare di più, i loro sapori, tutto quello era impresso nella mente del lupo come se fosse stato scolpito in essa. Chiudendo gli occhi credeva di poter essere quasi in grado di rivivere quel momento, e così stava facendo. Lo stomaco gli si rivoltò nel ricordare come le loro labbra si erano assaporate, le loro pelli a contatti, i loro desiderio che li fece ardere come fuoco vivo. Ricordò come i denti di Wonwoo fossero lentamente penetrati nella sua spalla, e per un momento gli mancò il fiato. A quel ricordo seguì quello in cui nello stesso istante in cui il loro piacere era esploso definitivamente Mingyu aveva stretto l'altro contro di sé, costretto a lasciar cadere la testa indietro mentre i suoi capelli erano stretti nella sua mano, e come dopo aver leccato lentamente quel lembo di pelle ci aveva affondato i denti.