Meno di un'ora dopo dall'attacco del cacciatore tutti i ragazzi, lupi e vampiri, erano riuniti nella casa dei primi. Erano stati tutti avvisati di ciò che era accaduto e, non appena scoperto delle condizioni di Seungkwan, nessuno di loro ebbe alcun pensiero se non quello di tornare a casa ed offrire tutto l'aiuto possibile. Vi era solo un problema, per quanto ognuno di loro fosse intenzionato a dare una mano, gli unici a poter fare effettivamente qualcosa in quella situazione erano Haechan e Youngjae. Questi erano chiusi insieme al ragazzo nella camera da letto che condivideva con Vernon e, nonostante fossero passate delle alcune ore, non sembrò che sarebbero usciti presto.
Alla preoccupazione per il vampiro però si aggiunse lo strano comportamento di Mark, Jaebum e Vernon, nonostante fosse ancora privo di sensi, le cause furono ben chiare per i lupi ma totalmente sconosciute per i vampiri. Mark sembrava provato dalla situazione, agitato. Vernon continuava a lamentarsi rimanendo comunque privo di sensi. Jaebum, al contrario dei due, era in pessime condizioni. Il suo colorito era stato sostituito da un bianco pallido, la fronte era madida di sudore e il viso era contorto in una smorfia di dolore. Il moro sopportò il tutto in silenzio, non volendo aggiungere altri pensieri a quelli che già riempivano le menti dei ragazzi, ma fu tutt'altro che facile.
<<Che hanno?>> domandò alla fine Leedo, che non sopportava l'idea di essere all'oscuro di qualcosa. Aveva capito, dalle espressioni dispiaciute dei lupi che questi sapessero, ed era deciso di essere loro pari.
La domanda non fu rivolta a nessuno in particolare. I lupi abbassarono leggermente lo sguardo, non sapendo né se rispondere né come poter spiegare quel fenomeno a qualcuno che non avrebbe potuto capirlo. Avrebbero anche potuto prenderli per pazzi e non avrebbero potuto dargli pienamente torto. D'altra parte però erano consapevoli del fatto che fossero creature soprannaturali come loro, perciò non sarebbe stato così assurdo capire...forse.
<<È l'imprinting>> spiegò Mark, rompendo finalmente il silenzio che da tempo riempiva il salotto, interrotto solo dai passi di alcuni di loro che non riuscendo a star fermi cominciarono a camminare senza meta o dall'eco di ciò che accadeva al piano di sopra <<Ho avuto il mio imprinting con Haechan. Ora lui sta affrontando un momento difficile, sta utilizzando tutte le sue forze, le sue energie, ed io sento tutta la sua difficoltà e stanchezza>>
<<Tu, un lupo, hai avuto un imprinting con un vampiro?>> domandò Wooyoung confuso e sorpreso <<È una cosa possibile?>> chiese poi ancora verso Leedo.
Il biondo non seppe come rispondere al ragazzo. Conosceva l'imprinting come concezione teorica, ovviamente, perciò non poteva spiegare come funzionasse realmente, tutto ciò che poteva fare non erano altro che supposizioni.
<<Essendo una cosa naturale, al di fuori del proprio controllo, immagino di sì>> disse, spostando il suo sguardo verso Seoho, che annuì.
<<Sì, non è una cosa che si può controllare. Non possiamo decidere con chi o quando debba accadere. Succede e basta, e non possiamo farci nulla. Per quanto potremmo odiare la persona che abbiamo di fronte, una volta avuto l'imprinting il modo in cui la percepiamo è totalmente differente. Si può passare dall'indifferenza all'ossessione, dall'odio all'amore. Potremmo anche provare a combattere contro l'imprinting, ma il nostro istinto agirà sempre seguendolo>> spiegò, cercando di rendere il concetto più chiaro possibile.
<<Come si può passare attraverso questi sentimenti opposti?>> domandò Wonwoo.
<<L'imprinting è un qualcosa di automatico che accade non appena il tuo sguardo si posa sulla tua metà, ma solo se il proprio lupo ha raggiunto la maggiore età. Si può incontrare una persona da cuccioli, o piccoli, ed odiarla, rincontrarla alla maggiore età, avere l'imprinting e quindi arrivare ad amarla>> spiegò Mingyu, che era al suo fianco.
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Old War (INTERATTIVA)
FanfictionDue branchi diversi, uno composto da soli vampiri, l'altro da licantropi. In lotta dalla notte dei tempi, si ritroveranno ad interagire l'uno con l'altro per riuscire a salvarsi da qualcuno che da loro la caccia.