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Tutti i vampiri, e San, erano rientrati in casa con espressioni tranquille. San era l'unico che, secondo gli altri lupi, sembrava strano. Seoho gli aveva chiesto se qualcosa non andasse ma il ragazzo si era limitato a dire andasse tutto bene e il capobranco non aveva insistito oltre, se avesse avuto il bisogno di parlare sarebbe stato il minore ad andare da lui. Ognuno aveva ripreso a fare ciò che avevano lasciato in sospeso prima di uscire e Seoho, che per primo aveva concluso il suo lavoro, si mise ad osservare il cielo fuori dalla finestra. Sospirò diverse volte, perso fra i suoi pensieri fino a quando qualcuno non catturò la sua attenzione.

<<Si può sapere che problemi hai?>> domandò Vernon voltandosi verso di lui, confuso dal comportamento del maggiore, portando anche gli altri a guardarlo.

<<Scusate, stavo pensando>> scosse la testa Seoho <<È solo che è strano che quel cacciatore non si sia fatto ancora vedere dopo quell'attacco>>

<<Vuoi così tanto morire?>> domandò Haechan inarcando un sopracciglio.

<<No ovviamente>> rispose il lupo <<Ma dover avere a che fare nuovamente con uno di loro non mi fa stare tranquillo>>

<<Nuovamente?>> domandò Leedo, confuso.

Seoho sentì immediatamente lo sguardo di tutti addosso. Non né aveva mai parlato prima, ma pensò che in fondo non ci sarebbe stato nulla di male nel fargli conoscere un po' del suo passato. Annuì lentamente alla domanda del vampiro, e sospirò nuovamente prima di cominciare a raccontare.

<<Vivevo in un villaggio che il mio bisnonno aveva creato, in un bosco nei pressi di alcune montagne. Erano pochi gli umani che passavano da quelle parti quindi noi potevamo muoverci senza doverci preoccupare di nulla. La mia famiglia aveva sempre guidato il branco in modo giusto quindi non c'erano mai state lotte al suo interno. Vivevamo in pace. Una volta a settimana ci riunivamo intorno al fuoco ad ascoltare i racconti degli anziani sulle leggende del branco>> iniziò a raccontare il ragazzo mentre tutti gli altri, abbandonato ciò che li aveva impegnati fino a quel momento si avvicinarono un po' di più interessati dal racconto <<Quella notte avevano parlato dell'imprinting, e soli allora capì la forza di quel legame>> parlò, lanciando un veloce sguardo a Leedo, che rimase immobile al suo posto, mantenendo però quello sguardo.

<<Quella notte decisi che mi sarei scusato con mia sorella perché da poco aveva trovato il suo compagno, ma io ero troppo piccolo per capire quindi l'avevo tormentata poiché lui non mi piaceva>> spiegò, con un sorriso amaro <<Andai a dormire con l'intenzione di svegliarmi presto e preparare qualcosa per scusarmi con entrambi, ma durante la notte un forte rumore mi svegliò e quando guardai fuori dalla finestra l'intero villaggio era in fiamme. Sentivo le urla di chi era rimasto intrappolato nelle case e provai ad uscire per dare il mio aiuto, ma mia sorella mi afferrò e mi trascinò dentro. Lei mi immobilizzò mentre il suo compagno mi obbligò ad ingerire quella che doveva essere una pozione che mi avrebbe fatto sembrare morto. Ricordo solo che il compagno di mia sorella mi graffiò un paio di volte, chiedendomi al contempo scusa, per far sembrare più veritiera la mia morte. Sentì la porta aprirsi e vidi i cadaveri dei miei genitori ver lanciati all'interno, un uomo entrare e lanciarsi contro mia sorella e il suo compagno, un cacciatore. Li vidi morire davanti ai miei occhi mentre io ero impossibilitato a muovere un muscolo. Quell'uomo mi guardò per qualche secondo e dovette pensare davvero che fossi morto perché uscì di casa. Solo allora svenni. Quando mi risvegliai il mattino dopo, scoprì di essere l'unico sopravvissuto. Poi il resto lo sapete, ho vagato per il po' da solo prima di incontrare voi>> aggiunse. Il ragazzo era riuscito a mantenere la sua voce ferma per tutto il racconto, dentro di sé però si sentì come se stesse rivivendo quei momenti in quel preciso istante. Sentì un brivido passargli lungo la schiena e istintivamente si fece più vicino a Leedo, che sorprendendolo lo lasciò fare senza muoversi di un millimetro. Il vampiro sentì l'altro tremare leggermente contro il suo corpo, quel ricordo doveva averlo provato più di quanto lasciasse vedere.

Old War (INTERATTIVA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora