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Quando San, Jaebum e Mingyu tornarono verso casa si resero subito conto, non appena misero piede nel loro territorio, che qualcosa non andasse. Nessuno di loro aveva percepito la presenza di nessuno degli altri. Si fermarono per un solo istante, lasciando che tutto ciò che avessero intorno parlasse per loro. La terra sotto le loro zampe era fredda e quieta. Si lanciarono uno sguardo veloce e preoccupato. Annusarono l'aria e non appena San si rese conto che al profumo degli altri vi era associato un mix di strozzalupo e verbena guaì. Fu il primo a scattare in avanti, correndo senza guardarsi indietro mentre Jaebum e Mingyu lo seguivano a passo spedito. Jaebum rimase dietro a San mentre Mingyu decise di far fronte al suo potere. Con uno scatto repentino si teletrasportò direttamente sul porticato di casa. Ciò che vide lo lasciò senza fiato.

La porta d'ingresso era stata in parte scardinata e i vetri delle finestre frontali erano frantumati. Mingyu rimase immobile davanti a quella vista, bloccato dal terrore. Portò una mano a sfiorare il suo marchio e respirò pesantemente.

Se fosse successo qualcosa a Wonwoo lo avrebbe certamente sentito, eppure non riusciva a tranquillizzarsi.

Percepì le lunghe falcate di Jaebum e San dietro di lui, e subito il lupo nero di San gli sfrecciò accanto per poi entrare velocemente in casa. Così come l'esterno era l'interno sembrava essere stato messo a soqquadro. I divani e che si trovavano nel salotto erano stati scaraventati ai lati della stanza o capovolti, il tavolino in legno era stato spaccato a metà e una breccia era aperta lungo il pavimento. La cucina sembrava messa nello stesso modo, e vi era anche un grosso buco in una delle pareti.

Vi erano alcune pozzanghere e segni di bruciature sulle pareti e sul pavimento, segno che gli altri avessero combattuto utilizzando i loro poteri. Nell'aria aleggiavano i loro profumi, quelli delle erbe velenose, e insieme a questi vi era un odore a loro sconosciuto. San e Mingyu si voltarono istintivamente verso Jaebum e questo annuì lentamente, rispondendo alla loro muta domanda.

Era l'odore del cacciatore.

San sentì un brivido di terrore e rabbia percorrergli la schiena e scorrergli nelle vene. D'istinto ringhiò prima di ululare rumorosamente. Il suo ululato riecheggiò per l'intera foresta, mettendo sull'attenti e allarmandone tutti gli abitanti. I suoi occhi rossi divennero più intensi, come se fosse stato vicino a perdere il totale controllo di sé. Mingyu se ne rese conto e istintivamente fece un passo indietro. Per quanto questo fosse stato fisicamente più grosso sapeva che San sapesse essere difficile da tenere a bada persino per lui. Probabilmente, avrebbe potuto anche batterlo in uno scontro. Jaebum intervenne, parandoglisi davanti. San ringhiò in avvertimento e Mingyu guaì, Jaebum però non si scompose. Il maggiore aveva ben capito come l'altro si sentisse, lui stesso si sentiva come se una parte di sé gli fosse stata strappata via. Sapeva che, specialmente i primi tempi, quando un lupo incontrava la sua metà era restio ad allontanarglisi, se questo allontanamento avveniva poi per costrizione il lupo dominante si ritrovava istintivamente a voler riavere il proprio partner indietro così tanto da ignorare o distruggere qualsiasi cosa, o chiunque, gli si mettesse contro. San ringhiò nuovamente, grattando con le unghie sul pavimento. Le fauci brillavano di un bianco puro mentre la pelle sul muro si arricciava in un'espressione minacciosa. Jaebum rimase immobile per qualche secondo, poi ringhiò di rimando poi lo colpì sul muso con la testa. Mingyu sgranò gli occhi a quella vista. San traballò, compiendo un passo indietro, poi scosse la testa con un guaito. Non appena i suoi occhi tornarono sui due lupi questo sembrava essersi ripreso dal suo stato di trance, o meglio risultava confuso.

Un nuovo ululato riecheggiò in lontananza, catturando l'attenzione dei lupi. Sembrava provenire dalla montagna che si ergeva a Nord. I tre subito ne riconobbero il proprietario e senza guardarsi intorno cominciarono a correre più veloci che poterono. Attraversarono quel lato del bosco ad una velocità mai utilizzata prima e arrivarono davanti a vari massi che erano rimasti accatastati su loro stessi dopo una piccola frana. Muovendosi su di essi, facendo attenzione, scalarono la base della montagna. Sentirono l'odore di Leedo e quello di Seoho, perciò cominciarono a seguirli. Si addentrarono in quella che sembrava essere una caverna, seguendo il percorso scavato nella roccia. Sembrava essere stretto persino per la loro forma animale, quindi furono costretti a schiacciarsi per terra e spingersi con le zampe cercando di avanzare. Per loro fortuna superarti alcuni metri il soffitto cominciò ad alzarsi fino a quando non arrivarono in un ampio spazio, che permetteva loro di riprendere la loro forma umana e così fecero nello stesso istante in cui videro il loro branco, o quello che era rimasto.

Old War (INTERATTIVA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora