Capitolo Uno

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Quando entro in ufficio controllo l'enorme orologio che sovrasta l'entrata. 

Segna le dieci in punto.

Sono lievemente in ritardo.

Ok forse più di lievemente, circa mezz'oretta.

Non sono la persona più puntuale della faccia della terra, lo ammetto.
Mea culpa.

Non appena mi vede, Karen, la segretaria dell'ufficio fa un sorriso a trentadue denti.
<< Buongiorno, eccoti finalmente. >>

<< Buongiorno. >> ricambio il sorriso << Nottata movimentata. >> spiego alzando le spalle e prendendo il caffè che mi porge.
La adoro per questo, non so che cosa farei senza di lei qui dentro.

La caffeina è come una droga per me. Più ne ho in circolo meglio è.

Lei scuote la testa piena di ricci castani e sorride << Hai una riunione tra mezz'ora nell'ufficio di Drew. >> mi passa delle cartelle << Non so di cosa si tratta. >>

<< Va bene. >> rispondo mentre la curiosità si fa largo dentro di me. Cosa potrebbe essere mai?
Solitamente Drew mi dice personalmente di andare da lui per parlare di qualcosa.

Prima di andare via Karen mi blocca << Stamattina ho incontrato Carol nell'ascensore. >>

Oh no.

<< Mi ha confermato che si frequenta con Matt. Non dovresti dirglielo? >> chiede preoccupata.

Alzo gli occhi al cielo.
Maledetta io e quando ho raccontato a Karen di Matt.

<< No, Karen. Non ha significato nulla per me. E' stata solo una notte e via. Stop. >> spero di essere stata chiara.

La nostra azienda divide il piano con un ufficio di avvocati dove lavora Matt e con il quale ho passato una notte, niente di più.

Se adesso la mia collega Carol e lui hanno una relazione o meno proprio non mi interessa e non c'è bisogno che lei sappia che siamo stati insieme.
È stato qualche mese fa, poi!

<< Va bene, se lo dici tu. >> mi dice prima di risedersi nella sua sedia e scomparire dietro al computer.

<< E non voglio più sentire parlare di questa storia. >> l'avverto prima di dirigermi verso il mio ufficio.
Meglio dirlo subito così che lei possa anche dimenticare tutto.

Chiunque entri nel mio ufficio dice che mi rispecchia.

Sulla sinistra c'è una scrivania angolare moderna completamente nera. Sopra la scrivania tutto è sistemato in maniera impeccabile.
Amo l'ordine, a casa ma soprattutto in ufficio.

In fondo alla stanza ho sistemato un divanetto di pelle nera ed un piccolo tavolinetto di vetro sotto una finestra che da sulla città. Delle volte prendo il caffè seduta lì e mi rilassa molto.

Le pareti sono completamente bianche e di fonte la scrivania ho sistemato due librerie, anch'esse nere.
L'unico colore che è presente qui dentro lo danno i quadri astratti appesi qui e li.

Faccio il giro della scrivania e mi siedo, accendendo il computer e controllando l'email.

Poco dopo, dal mio telefono, la voce di Karen mi ricorda della riunione.
Santa donna.

L'ho già detto come farei senza di lei?

Mi liscio delle pieghe inesistenti del tubino nero che indosso e mi dirigo verso l'ufficio di Drew prendendomi tutto il mio tempo.

E poi sei arrivato Tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora