Il lunedì mattina quando arrivo in ufficio è ancora presto. Molte luci degli uffici sono ancora spenti e sto pensando di fare una fermata in cucina a prendere un caffè.
Prima meglio lasciare la valigetta nel mio studio.
Sono venuto presto perché ho qualche ritardo con dei lavori, ma niente di irrecuperabile.
Quando apro la porta, trovo Matt seduto nella mia scrivania.<< Che diavolo ci fai qui? >> Sbotto vedendolo.
<< Buongiorno anche a te. >> Mi saluta con un ghigno sul volto.
<< Beh non so, mi hai dato buca sabato... domenica... >> Conta sulle dita << Volevo vedere che stessi bene. >> dice mentre si alza e si avvicina a me.Mi passo una mano tra i capelli indeciso se dirgli la verità o meno.
<< Sabato ho avuto un imprevisto. >> mento perché la cena non era stata imprevisto avevo solo dimenticato di dirgli che non sarei potuto uscire con lui.<< E domenica sono stato incastrato a pranzo da mia madre e per tutto il pomeriggio da mia sorella e Meredith al parco. >> mi giustifico.
Tra l'altro era stato un pomeriggio in cui la mia testa era stata sommersa da mille pensieri.
La sera prima avevo passato una cena bellissima con Amanda e poi dopo che le avevo chiesto spiegazioni era corsa via.
Cavolo, mi meritavo una spiegazione dopotutto no?Ne avevo parlato anche con mia sorella, la quale mi aveva detto di tentare nuovamente ma più in là. Adesso di provare solamente ad avvicinarla.
<< Dan, magari non è pronta a parlartene >> mi aveva detto lei << dalle tempo. >>
Non sapevo di quanto tempo avesse bisogno Amanda ma le avrei dato tutto il tempo che voleva. Solo che non mi permetteva di dirglielo.
Volevo parlare nuovamente con lei ma ho paura che non appena la chiamo non mi risponda.<< Smettila di dire stronzate, non è solo questo... >> mi porta alla realtà Matt, poi aggrotta la fronte << Sei indietro con dei lavori, e questo non ti è mai successo!>> sottolinea il "mai" scandendo bene le parole.
Ha ragione.
So che si preoccupa per me e gliene sono grato, ma questo mi fa anche infuriare.
Ma lui è Matt lo conosco bene e lui conosce bene me, tra noi siamo sempre sinceri anche quando le cose vanno malissimo.Faccio un respiro profondo e sputo il rospo. Forse sapere anche il suo parere può aiutarmi.
<< È che da quando l'ho rincontrata ho perso la testa, amico. >> Rivelo infine lasciandomi cadere nella poltrona.<< Amanda? >> Ipotizza.
Annuisco << L'altra sera quando eravamo al pub, ricordi?>>
Lui annuisce e non mi interrompe per farmi continuare.
<< L'ho trascinata fuori e le ho fatto una sceneggiata assurda, ma non ne ho potuto fare a meno. >>
<< Ecco dov'eri scomparso! >> Sorride unendo i puntini della serata.
Già.
Mi sento ridicolo.<< Si. E poi l'ho vista baciarsi con uno che a quanto pare è il suo fidanzato! >> Mi appoggio alla scrivania e porto la testa tra le mani.
<< Sento che la storia si fa più interessante adesso. >> se la ride lui.
Che amico!Inizio a raccontare << L'altro giorno sono andato nel suo ufficio, per scusarmi più che altro e perché avevo anche voglia di vederla. >> Confesso << Non so come sono finito invitato al matrimonio di sua madre. >>
Sgrana gli occhi << In che senso? Ma non ha un fidanzato? >>
<< Si! Quello che le ho chiesto a cena sabato. >>
<< A cena? Sabato? >> sgrana gli occhi.
Mi sono fregato io stesso, merda. Lui pare non prendersela molto.
Annuisco, << Quando le ho detto che dovevo sapere una cosa è corsa via, volevo chiederle di quella notte ma... È sparita quando sono uscito fuori non c'era e adesso non so che fare. >>
<< Beh, non ti vedo preso bene, sicuramente devi chiedere delle spiegazioni. Devi essere chiaro secondo me. >> È deciso, calmo, ma sincero.
<< Lo so, gliene parlerò presto.. >>
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
<< Penso che lo farò al matrimonio, dobbiamo stare tre giorni insieme. >>
Matt nasconde un risolino << E tu ovviamente hai accettato a stare tre giorni con lei! >>
Non è una domanda e non c'è bisogno che lo sia, lui conosce la risposta.
Quando ho saputo che dovevo stare tre giorni con lei ero contentissimo. Potevo parlarle finalmente e magari anche lei si sarebbe lasciata andare un po'. Almeno è quello che spero.
<< Spero per te che ne uscirai vincitore. Ricordo come non ti davi pace un anno fa. >>
Lo ricordo anche io.
<< Non posso lasciarla andare di nuovo, non adesso che l'ho rincontrata. Puoi non credermi, ma io sento che tra noi c'è qualcosa. >>
Matt annuisce, lui forse non mi capisce. Non ci crede all'amore a prima vista, e nemmeno io ci credevo.
Poi però ho incontrato Amanda e tutto è stato chiaro quando i suoi occhi si sono incrociati con i miei.
Non riuscirei a spiegarlo, ma il mio cuore ha perso un battito e rivederla mi ha fatto lo stesso effetto.
Come se non fosse passato un anno, come se ci fossimo appena salutati la notte precedente.
So che non si fida di me, non ci vuole un genio a capirlo, ha qualche problema che non mi vuole rivelare e se non sarà lei a fare il primo passo io sicuramente aspetterò.<< Le hai detto dei tuoi sentimenti? >> Mi chiede poi.
<< No. >> Mi passo una mano tra i capelli. È tutto così tremendamente difficile.
<< Dovresti farlo, amico e in fretta. Con lei...ecco... non sai mai quando se ne andrà. >>
Annuisco alle sue parole.
E so che ha ragione anche questa volta. Le parlerò al matrimonio. In quei tre giorni saremo insieme e sicuramente troverò un momento per parlarle.<< Beh allora che ne diresti di una partita a tennis dopo lavoro? >> mi chiede infine cambiando discorso.
<< Puoi contarci, amico. >> Sorrido.
Lo sport mi aiuta a scaricare i nervi e pensare e sicuramente una bella partita non mi farà di certo male.
Quando Matt se ne va resto solo con i miei pensieri. Sono più che deciso, lei sarà mia.
Mi butto a capofitto sul lavoro con un nuovo coraggio e positività.
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E poi sei arrivato Tu.
ChickLitAmanda ha tutto ciò che ha sempre desiderato da piccola, indipendenza, un lavoro che le piace, delle amiche ed un appartamento. Anche se il suo cuore è circondato da una corazza d'acciaio non le importa. Non si fida affatto degli uomini. Almeno fin...