Capitolo Tre.

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Quando la mia sveglia inizia a suonare ho già bevuto il mio caffè e fatto la doccia.

Cosa che succede raramente, questa mattina mi sono svegliata presto.
Do la colpa all'adrenalina che provo in corpo per questo nuovo progetto.

Mi sono già cambiata tre volte e non ho idea di cosa mettere.

<< Uffa. >> dico gettandomi nel letto.

Il mio cellulare vibra, è un messaggio di Scarlett.

"Buona fortuna per oggi, andrà tutto bene."

Facile lei a dirlo.
Tra l'altro non le ho ancora raccontato dell'incontro con mia madre e del matrimonio.

Scrivo una risposta veloce.

" Sicuro. Devo raccontarti una cosa, ci sentiamo stasera quando torno."

Alla fine decido di indossare dei Jeans stretti chiari ed una camicia color senape abbinata alle mie decolté.

Lego i miei capelli neri in una coda e lascio qualche ciocca volutamente di fuori. Mi trucco leggermente con un pò di mascara, matita nera ed un rossetto color nude. Evito di mettere l'eyeliner perchè non c'è proprio verso che io riesca a metterlo uguale in entrambi gli occhi.

Prima di uscire da casa faccio un enorme respiro d'avanti allo specchio dell'ingresso.

<< Non succederà niente. Andrà tutto bene. >> ripeto come un mantra.

Afferrò le chiavi della mia mini cooper ed esco di casa.

Dovrò guidare per un ora circa, fino alla contea del Kent, e non so se è un bene o un male, amo guidare perchè posso riflettere, ma adesso riflettere è l'ultima cosa che voglio fare.
Così accendo la radio.

Passa una delle Hit dell'estate scorsa ed io inizio a cantare a squarciagola spegnendo il cervello.

Per essere a Londra, oggi c'è una bella giornata. Il sole è caldo e non c'è nemmeno l' ombra di una nuvola.

Con Daniel ci siamo dati appuntamento direttamente alla casa, non abbiamo nemmeno parlato, lui ha detto a Karen di inserirmi in agenda la giornata di oggi. Beh per quanto mi riguarda credo che nemmeno lui ha tanta voglia di lavorare con me.

E questa può essere una cosa a mio favore.
Anche se non so bene come mi fa sentire.

Il navigatore mi avverte che tra meno di cinque minuti raggiungerò la mia destinazione così inizio a guardarmi intorno.

Ho già preso una strada secondaria da un pò quindi presumo che tra poco dovrei iniziare a vedere il lago vicino la casa.

La strada non è delle migliori, tutta terriccio e fango visto le ultime pioggie.

Cammino ancora per un pò fin quando non vedo un lago.

Scendo dalla macchina, avvicinandomi alla riva. Ci sarà una casa da queste parti.

Il lago è enorme ed ha delle splendide acque cristalline.

Wow.

L'unico problema è che non vedo la casa.

Controllo che il posto sia giusto e mi guardo ancora intorno fin quando non sento una macchina alle mie spalle.

Bene, forse posso chiedere a qualcuno dove si trova la casa.

Un'enorme Jeep nera con i vetri oscurati si ferma proprio d'avanti a me.

Quando il finestrino del guidatore si abbassa ed il volto di Daniel spunta da dietro resto pietrificata.
Maledetti i suoi occhi che mi fanno sempre lo stesso effetto.

E poi sei arrivato Tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora