Capitolo Undici - Amanda.

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Quando avevo incontrato nuovamente Daniel non avevo minimamente pensato che forse si era costruito una famiglia.

Forse si era sposato.
Aveva un anello? Non ci avevo fatto caso.

Non so se la biondina con cui era al pub fosse la stessa del parco ma, credo di sì, insomma se no non si spiegava.

Greg mi aveva trascinata via da quel parco mentre ero in lacrime.
Io in lacrime.
Io che non piangevo mai ero in lacrime.
Assurdo.

Se l'avessi detto a Scarlett mi avrebbe riso in faccia. Fortunatamente Greg aveva assistito e poteva essere mio testimone.

<< Magari te lo avrebbe detto alla cena se non fossi scappata. >> Aveva ipotizzato il mio amico quando eravamo tornati a casa.
Può essere ma non potevo saperlo.

Eppure quando eravamo nel mio ufficio avevo sentito qualcosa tra di noi.
Possibile che me lo sia solamente immaginata io?

<< A questo punto tanto vale nemmeno provo a scusarmi o altro per essere scappata dalla cena. >> dico a Greg.

<< No, devi farlo comunque! >> Dice sicuro << Dammi il tuo telefono. >>

<< Assolutamente no. >> Lo guardo storto << rischi di combinare qualche casino. >>

Lui sbuffa.

<< Ma se è sposato perché ha accettato di venire con te al matrimonio? >>

Bella domanda.
Gli avevo dato più di un occasione per potersi tirare indietro eppure non l'aveva fatto.
Cosa avrebbe detto a sua moglie? Era uno di quei mariti che tradiscono la moglie?
Con una figlia poi.

Guardo Greg fisso come se lui potesse darmi le risposte che cerco << Non lo so. >>

<< L'unica cosa da fare è parlare con lui tesoro mio. >>

No. Non volevo.
Non avevo nessuna intenzione di farlo.

<< Si, magari più avanti. >> Poi aggiungo << Ma dimmi di te invece? Nuove conquiste? >>

Facendo quella domanda riesco a fare parlare Greg per ore. Sono felice perché passiamo il pomeriggio tranquilli e finalmente non penso a Daniel.
Nella mia mente ci sono solo i racconti sconci che mi ha detto Greg.

Restiamo insieme fin quando non mi dice che deve andare ad un appuntamento.

<< Cerca Daniel e prova a capire la situazione. >> Ha detto prima di chiudersi la porta alle spalle.

Grazie Greg per avermelo fatto tornare in testa.

Però ha ragione.
Non posso continuare a scappare da tutto questo.

Prendo coraggio e decido di mandargli un messaggio.

"Ciao Daniel, volevo chiamare ma non so se sei ancora a lavoro. Quando puoi potremmo parlare?"

Premo Invio e attendo.
Mi sembro un'adolescente che aspetta che il fidanzatino risponde. Sto fremendo.
Mi alzo dal divano e vado in bagno, lasciando volontariamente il telefono nel salotto.
Poi mi precipito a controllare se ci sono messaggi.

Niente.

Faccio avanti e indietro davanti al divano indecisa se mandare un altro messaggio o no.
Improvvisamente il telefono inizia a squillare.

<< Merda! >> Lanciandolo in aria come se scottasse.

Il nome Daniel era lì che lampeggiava.
Che fare?

E poi sei arrivato Tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora