Capitolo Venti - Daniel

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Il viso di Amanda dopo che i nostri occhi si trovano non lo dimenticherò facilmente.

Era delusa, ferita.

È da tutta la mattina, dopo che è scappata via, che provo a contattarla. L'ho chiamata almeno dieci volte e inviato vari messaggi, ma niente.

Il problema è che penso che era venuta in ufficio per parlare, forse voleva dirmi finalmente qualcosa di importante e quella depravata di Kate che mi si è buttata addosso baciandomi ha rovinato tutto.

Ho provato a seguirla fuori senza risultato perché ovviamente era scomparsa.
Sono corso a casa sua per prima e poi al suo ufficio, ma niente nessuna traccia di lei.

<< Amico era davvero sconvolta.>>  Mi sta dicendo Matt che è venuto a casa mia per sostenermi.
Lui l'ha incontrata fuori dall'ascensore e mi ha riferito che per poco non gli rovesciava addosso i caffè che aveva in mano.
Dio aveva portato anche dei caffè, sicuro voleva parlare.

<< Sono un idiota.>> Dico passandomi una mano tra i capelli. << Ho rovinato ogni cosa, e adesso non so dove sia. >>

<< Non è stata colpa tua se quella stronza di Kate ti è saltata addosso>> mi ricorda il mio amico, ed ha ragione.

Sospiro, adesso la cosa da fare è solo una << Come faccio a trovarla? >>

Matt pare pensarci un po' << Non ha degli amici? >>

Sì certo, mi ha raccontato dei suoi amici, Greg e Scarlett, ma non so i loro cognomi. 

<< Si, ma non li conosco. Non so i cognomi e dei nomi non me ne faccio molto. >>

Lui annuisce sa che ho ragione, poi dopo un altro po' aggiunge << sai che lavoro fanno? >>

Provo a ricordarmi la conversazione con Amanda dove mi parlava dei suoi amici << giornalista, mi pare uno ma non so chi dei due. >>

<< Ok, è qualcosa. >> Matt prende il mio portatile digita qualcosa e poi inizia un'approfondita ricerca.
Poco dopo però dice quello che temevo di più << Ci sono troppi giornalisti con i loro nomi. Ti ricordo altro? >>

No. Non mi ricordo nient'altro. Sono così agitato che ho i pensieri sotto sopra. Ormai è pomeriggio inoltrato e non so davvero dove sbattere la testa.

Scuoto la testa, ringraziandolo e dicendo di voler restare da solo per un po'.
Mi faccio una doccia e provo a ricordarmi di tutto sul conto dei suoi amici. Sono quasi sicuro che la giornalista sia la ragazza.

Apro ilio computer ed inizio a cercare tutte le Scarlett giornaliste.
Sono una decina ma decido di non mollare.

Riesco a rintracciare il numero di alcune di loro ed inizio la mia sfilza di telefonate.

Ovviamente tra le prime cinque solo una conosce una tizia di nome Amanda, ma non è la mia Amanda.
Proseguo a telefonare anche se ormai è tardi e probabilmente la gente mi manderà a quel paese.

<<Pronto?>> Una voce squillante risuona dall'altro capo.

<<Parlo con Scarlett? La giornalista?>>

<< Ehm.. si, con chi parlo?>>

<< Mi chiamo Daniele Woods e forse potrebbe aiutarmi. >>

Silenzio.

Ho fatto centro. Perché la sento sospirare lievemente.

<<Non so come potrei...>>

E poi sei arrivato Tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora