Capitolo Quindici - Daniel

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Avete presente quella sensazione che provate appena svegli in cui non capite chi siete, come vi chiamate o dove vi trovate? Ecco.

Proprio quello che sento adesso.

Sento il mio braccio addormentato ed un peso enorme sopra.
Mi volto e Amanda è ancora qui con il mio braccio sotto la testa ed accoccolata a me.

Cazzo.

Mi passo la mano libera sul volto. Avrei forse dovuto dire di no a dormire con lei. Eppure adesso è così serena che sono sicuro di aver fatto la cosa giusta.
Giusta per lei forse, sicuro non per me.

Il suo corpo è appiccicato al mio ed una sensazione di benessere mi assale.
Se dovessi morire adesso sarebbe bello perché ho lei vicino.

Ieri sera sapevo che non avremmo dormito insieme e così avevo già deciso di finire nel pavimento, un po' scomodo ma per passare tre giorni con lei l'avrei fatto.
Avrei fatto di tutto.

Quando aveva iniziato ad urlare ero saltato in aria completamente e dopo vari tentativi di era svegliata e aveva capito di essere con me. Non sapevo che incubo avesse fatto e non sapevo nemmeno se glielo avrei dovuto chiedere o meno. Probabilmente non me ne avrebbe parlato lo stesso.
Ovviamente quando mi aveva chiesto di poter dormire con lei non me lo sono fatto ripetere due volte anche perché dentro i suoi occhi leggevo supplica e paura.
Ero più che felice di poterla stringere tra le mie braccia.

Cazzo quanto sono diventato sdolcinato?
Che cosa mi sta facendo?

Provo a togliere il braccio da sotto la sua testa è un po' difficile, ma alla fine ci riesco.
Vado dritto in bagno perché ho bisogno di una doccia fredda.

Quando dopo dieci minuti finisco mi sistemo un asciugamano alla vita ed esco, probabilmente ancora dorme e se non dorme è meglio.

<< B- buongiorno. >> balbetta quando mi vede restando a bocca aperta.

<< Buongiorno a te. >> Le sorrido sicuro di aver fatto l'effetto desiderato.
<< Dormito bene... dopo? >> Non sapevo che dire, incubo? Nah non mi sembrava appropriato.

Lei capisce comunque e risponde << Si, grazie. >>

Prima di chiudersi in bagno.

Perché scappa sempre?
Sto iniziando a pensare che forse abbia paura di me.

Decido di ordinare la colazione in camera e siccome non so cosa mangia la mattina ordino la qualsiasi.
Spero di poter parlare con lei ed entrare di più in sintonia, ieri sera all'hamburgeria si era creata una sorta di complicità e sono convinto che prima o poi riuscirà a fidarsi di me.

Quando esce dal bagno la colazione è già arrivata.
<< Hai invitato qualcuno a fare colazione? >> Mi chiede guardando il tavolino stracolmo.

Sorrido << Non sapevo cosa preferivi. >> Dico sincero << Ora siediti e dimmi il programma di oggi. >> 

Lei fa quello che le dico ed inizia a mangiare, io la seguo mentre tra un boccone e l'altro inizia a leggere il programma che le ha inviato sua cugina.
<< Allora, stamattina conoscerai mia madre e Bob, poi andiamo con loro a pranzo, credo sia un pranzo pre matrimonio. >> si ferma di botto e aggiunge << ci sarà anche mia cugina. >>

<< La stronza? >>

Riesco nel mio intento perché ride << Si proprio lei. >>
Poi continua << dopo pranzo dovremmo tornare in hotel e sistemarci per la serata. >>

<< Cosa ci sarà stasera? >>

<< Addio al nubilato e celibato. >> dice come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.

E poi sei arrivato Tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora