capitolo 59

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[💬⭐💬⭐💬⭐]



《Mizuki.. credo sia arrivato il momento di parlare》

Disse Jaemin spegnendo la televisione. Spostai la testa dal suo petto per poterlo guardare in faccia.

《Di cosa?》

Chiesi confusa. Quel giorno andai a casa di Jaemin per passare del tempo insieme, a stento mi rivolse la parola, continuava a guardare fisso davanti a sé. Sembrava tormentato. Credevo fosse per la telefonata che aveva ricevuto da parte di Dejun il giorno prima.

Lo aveva telefonato per riferirgli che non sarebbe mai più tornato in Corea del sud e che ormai la sua vita se la stava costruendo esattamente dov'era nato e che difficilmente in futuro si sarebbero rivisti. Dejun aveva chiuso i rapporti con tutti noi, Jaemin compreso, e quella situazione aveva gravato enormemente sull'umore di Jaemin.

《Ci sono cose che ancora non sai.. di me; come ad esempio non sei a conoscenza di come sono diventato un angelo》

Disse mettendosi composto facendomi sedere di conseguenza.

《Se non te la senti di parlarne...》

《Devo farlo. Devi conoscere tutto di me, stiamo insieme.》

Disse sorridendomi debolmente

《Ok..》

Sussurrai. Prese un respiro profondo per poi iniziare a raccontare

《Successe sei anni fa...》




Flashback

《Jaemin è pronta la cena》

Disse mia madre dal piano inferiore. Scesi le scale col cellulare in mano.

《Va bene mamma, Dov'è papà?》

《Sta arrivando》

Annuì per poi sedermi sul divano cominciando a giocare col cellulare.
La porta d'ingresso cominciò a sbattere incessantemente. Credendo fosse mio padre rimasi semplicemente seduto sul divano. Mia madre corse verso la porta d'ingresso e questa aveva smesso di sbattere. Un silenzio sospetto mi fece allarmare

《Mamma?》

La chiamai alzandomi per poi andare verso la porta d'ingresso chiusa e con l'allarme attivo. Udì dei passi alle mie spalle non feci in tempo a voltarmi. Qualcosa di freddo premuto contro la nuca mi fece bloccare il respiro. Era una pistola.

《Non muovere un muscolo e non urlare ragazzino.》

《C-chi sei?》

Non mi rispose mi trascinò verso la cucina con violenza. Vidi mia madre accasciata al suolo e mi spinse accanto a lei. Quell'uomo aveva un passamontagna che nascondeva perfettamente i suoi lineamenti.

《Dov'è John Na, Clara?》

Disse rivolgendosi a mia madre tirandole i capelli all'indietro per poter ottenere il contatto visivo.

Mia madre si dimenò e quell'uomo strinse notevolmente la presa facendola urlare

《Non te lo chiederò un'altra volta! Dov'è John Na?》

《A lavoro. A momenti sarà qua e sarà la fine per te!》

Dissi affrontando quell'uomo. Lui si voltò verso di me liberando mia madre dalla sua presa.

《Stupido moccioso, credi davvero che vi salverà tutti? John ha un conto in sospeso con me》

Disse rivolgendosi successivamente a mia madre

The Angel Of Death - Na JaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora