capitolo 04

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《Quindi non ti senti capita dai tuoi migliori amici?》

Domandò Jaemin sorseggiando il suo thè verde fumante.

《Non parlo mai dei miei problemi con loro. Di conseguenza non posso pretendere che mi capiscano. Vorrei soltanto non venir messa sotto pressione. Vorrei che capissero che ho bisogno dei miei spazi, dei miei momenti per starmene da sola》

Lo vidi annuire pensieroso. Probabilmente il mio ragionamento gli sembrava infantile o addirittura egoistico.

《Tenersi tutto dentro, Mizuki, non è la soluzione migliore. Probabilmente dovresti trovare qualcuno di cui possa fidarti davvero. Ti verrebbe spontaneo parlare. Non so se ci hai fatto caso, ma con me ti stai aprendo abbastanza.》

Riflettei sul suo discorso e mi morsi l'interno della guancia. Come avevo potuto raccontare a qualcuno che conoscevo appena, parte dei miei problemi? Di come mi sentivo incompresa. Di come volevo essere lasciata in pace.
Mi sentivo dannatamente a disagio.

《Io... credo sia meglio che vada. Scusami》

Mi alzai per poi prendere la mia borsa ma Jaemin mi bloccò, allarmato.

《Ehi, non volevo metterti a disagio. Se devi proprio andare via è ok. Ma lascia almeno che ti accompagni》

Lo guardai corrugando le sopracciglia. Perché ci teneva così tanto alla mia compagnia?

《Perché vuoi essere a tutti i costi gentile con me? Non ci conosciamo nemmeno. Cosa ti spinge a farlo?》

Sgranò gli occhi e lo vidi entrare in panico. Volevo seriamente vederci chiaro, non aveva il benché minimo senso! Perché mai qualcuno vorrebbe entrare a far parte della tua vita da un giorno all'altro?

《Ho capito. Sono stato invadente non avrei dovuto. È solo che...》

Lo vidi sospirare e successivamente continuò a parlare.

《...quando ieri ti ho vista entrare qua dentro, hai subito attirato la mia attenzione. Sei stata come una ventata di aria fredda nel bel mezzo della primavera. Non fraintendermi, non è stato qualcosa di negativo, amo l'inverno. Eri semplicemente diversa, avevi bloccato la monotonia, la stessa che sono abituato a vedere ogni giorno. Eppure sembri una ragazza semplice, il tuo modo di vestire è assolutamente normale. Ma c'è qualcosa in te, nei tuoi occhi, che... mi incuriosisce. Vorrei soltanto conoscerti meglio.》

Rimasi sbalordita. Qualcuno davvero mi aveva notata e apprezzata. Qualcuno aveva davvero apprezzato il mio essere glaciale. Era assurdo dato che a stento mi sopportavo da sola.
Mi arresi e mi misi nuovamente a sedere di fronte a Jaemin.

《D'accordo. Conosciamoci meglio. Credo non mi farebbe male tentare di conoscere altre persone.》

Sorrisi non troppo convinta. Ormai non potevo tornare indietro. Non dopo aver visto i suoi occhi illuminarsi.

《Giuro che non te ne pentirai!》

Mi prese per mano, gesto che mi fece rimanere di sasso. Andò a pagare per entrambi e uscimmo dalla caffetteria.
Si mise il cappuccio sopra i suoi morbidi capelli castani lasciando così andare la mia mano.
Ci incamminammo verso casa mia, eravamo in completo silenzio. Non un silenzio imbarazzante, era voluto da entrambi almeno fino a quando decise di romperlo.

《Dove abiti?》

Mi domandò stringendosi nel cappotto.

《Due case più avanti, siamo praticamente arrivati》

Mi bloccai sui miei stessi passi quando vidi i miei genitori parcheggiare proprio davanti casa. Se mi avessero visto in compagnia di un ragazzo che non era Taeil si sarebbe insospettiti. Cominciai ad andare nel panico e Jaemin lo notò.

《Che ti prende? 》

Chiese divertito.

《Ci sono i miei genitori non possono vederci assieme. È meglio se ci salutiamo qui.》

Dissi sbrigativamente.

《Oh capisco, almeno credo. Potresti passarmi un attimo il tuo cellulare? Prometto di fare in fretta》

Glielo porsi distrattamente continuando a guardare verso casa mia.

《Ecco, tieni. Ti ho salvato il mio numero. Se ti va cercami pure. Ci si vede!》

Mi sorrise e mi fece la mano. Ricambiai corsi verso casa ed entrai trovando mia madre seduta al tavolo.

《Oh, Mizuki. Come mai sei già a casa? Non ti avevo detto di rimanere da Minhee? Saremo passati noi a prenderti.》

Disse mia madre guardandomi incuriosita.

《In realtà ho discusso con lei e con Taeil ma non è nulla di grave. Semplicemente facciamo fatica a comunicare. Così ho deciso di rincasare prima》

La vidi storcere il naso e sospirare.

《Vuoi perdere i tuoi migliori amici? Cosa ti succede Mizuki? Più passa il tempo e più mi preoccupo. Cos'è questa tua ossessione di rimanere totalmente sola?》

Alzai gli occhi al cielo e decisi di dire qualcosa che stupì entrambe.

《Ho conosciuto un ragazzo》

Mia madre per poco non cadde dalla sedia.

《Davvero? Come... quando è successo? Racconta》

L'entusiasmo di mia madre mi fece ridacchiare.

《Siamo soltanto amici non farti strane idee. Ci conosciamo appena.》

Dissi con nonchalance facendo spallucce

《Beh ma è grandioso! Che sia la volta buona che comincerai ad uscire un po' di più?》

Non pensavo seriamente che qualcosa sarebbe cambiata nonostante avessi fatto amicizia con Jaemin. La mia voglia di uscire era comunque pari a zero. Ma per non far preoccupare mia madre ancora una volta, decisi semplicemente di annuire.

《Ora vado in camera, devo studiare per domani》

Lei annuì e io salì le scale.
Non era una bugia dovevo davvero studiare ma prima di iniziare presi il mio telefonino tra le mani e andai nella chat di Jaemin. L'avrei dovuto cercare? Così si sarebbe potuto salvare il mio numero, lo scrissi soltanto per questo.
Un semplicissimo messaggio con su scritto "ciao sono Mizuki".
Spensi la connessione e mi dedicai completamente a storia.




The Angel Of Death - Na JaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora