Le giornate, da quando avevo scoperto quella caffeteria, erano decisamente migliorate.
Uscivo più volentieri. Inziai persino a studiare in quel posto, comiciai a sorridere di più. Nessuno dei miei conoscenti era consapevole dell'esistenza di quel posto, o semplicemente veniva ignorato esattamente come me d'altronde.
Era diventato il mio posto, il mio rifugio dopo una giornata stressante.Frequentavo quella caffetteria ormai da un mese e i miei amici avevano inziato ad insospettirsi. Ero più assente del solito, rifiutavo quasi sempre di uscire. Avevo bisogno di calma.
Così quel pomeriggio decisi per l'ennesima volta di tornarci, convinta fermamente di trovare libero il mio solito tavolo. Quello più vicino alla grande vetrata ma non andò così...
...I suoi occhi. Ecco cosa vidi non appena entrai in quella dolce caffetteria che tanto amavo.
Grandi occhi scuri, ciglia lunghe e folte. Uno sguardo dolce, un sorriso ancora più dolce.
Bellissimo come pochi o forse come nessun altro.
Se ne stava lì, seduto al mio solito tavolo, sorseggiando del thè e leggendo un libro. Non so dire con certezza per quanto tempo rimanemmo ad osservarci. Era come se il tempo si fosse fermato.
Non capivo il perché del suo sorriso. Non mi conosceva e io non conoscevo lui ne ero più che certa. Decisi di sedermi ad un altro tavolo spezzando l'atmosfera creata. Mi sentivo a disagio. Ma la curiosità di continuare a guardarlo superava ogni cosa.
Così decisi di voltarmi verso la sua direzione, era totalmente immerso nella lettura, le sue dita esili sfogliavano le pagine delicatamente, quasi in maniera impercettibile.
La tentazione di rimanere a guardarlo era davvero forte, era come se non riuscissi a controllarmi. Aveva alzato di nuovo lo sguardo per incontrare il mio. Normalmente avrei abbassato lo sguardo ma ero come paralizzata. Cosa mi stava succedendo?
《Vuole ordinare?》 A risvegliarmi dal mio stato di trance ci pensò la cameriera, facendomi perdere un battito. Annuì per poi ordinare il mio solito thè. Mi misi le mani fra i capelli, probabilmente dormire poco la notte a causa dei miei incubi mi stava facendo perdere la ragione.
Sospettai che quel ragazzo mi avesse preso per pazza, insomma ero rimasta a fissarlo senza battere ciglio!
Decisi di non alzare più lo sguardo, e di andare via il prima possibile da quel posto. Ero quasi tentata di scappare prima di ricevere quello che avevo ordinato. Ma avrei attirato ancora di più l'attenzione così mi limitai a sbuffare e ad aspettare impaziente.Uscita, o meglio dire, scappata da quel posto; una volta ingurgitato e pagato il thè con una velocità impressionante, dicisi di tornare a casa.
Si era fatto buio. E come un cliché sentì dei passi dietro di me. Non feci assolutamente troppo caso a ciò, probabilmente era soltato il battito del mio cuore a rimbombarmi nelle orecchie. Non mi preoccupai nemmeno di aumentare il passo, temendo di sbagliare nuovamente strada come la prima volta.
《Ehi, perché cammini cosi veloce?》 Una voce maschile mi fece bloccare sul posto, qualcuno mi stava davvero seguendo. Cercai in tasca il mio telefonino ma non vi era alcuna traccia. Avevo preso in considerazione l'idea di correre il più in fretta possibile, ma era troppo tardi. Quella persona mi afferrò piano un braccio facendomi voltare. Era lo stesso ragazzo della caffetteria, col suo solito sorriso stampato in faccia.
《Nella fretta di andartene via, hai dimenticato questo》
Mi porse il mio telefonino e lo presi ringraziandolo timidamente.
《Spero di non averti spaventata. Io comunque mi chiamo Jaemin, e tu?》
Mi strinse la mano facendomi diventare paonazza.
《Io mi chiamo Mizuki》
Lui annui e io sorrisi debolmente. Controllai l'ora e constai fossero passate ormai le sette di sera, e mi allarmai. Se avessi tardato ancora, mia madre avrebbe inziato a tempestarmi di chiamate. Decisi di congedarmi educatamente
《Ora devo proprio andare, grazie jaemin》
Prima di voltarmi decise di prendere nuovamente parola.
《Domani tornerai? Intendo alla caffetteria. Mi farebbe piacere conoscerti meglio. Se per te non è un problema》
Mi chiese speranzoso.
《S-si. Ci sarò.》
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The Angel Of Death - Na Jaemin
FanficCOMPLETATA Incubo ricorrente. Un angelo che tentava di rubare la mia anima nel modo più delicato possibile. Con un bacio, un semplicissimo bacio. [Gli idol che appaiono nelle mie storie sono dei prestavolto e nome. L'età e le personalità variano in...