《Era ora Mizuki, ti costava tanto venire preparata in questo modo per ogni interrogazione? Non hai mai preso un'insufficienza, è vero, ma ti sforzi soltanto il minimo delle tue capacità e prendi al massimo la sufficienza. Potresti fare molto di più lo sai vero? Ne hai le capacità.》
Disse la professoressa guardandomi dispiaciuta per poi sospirare. Abbassai lo sguardo verso le mie mani. Era vero, potevo fare molto di più ma non ne sentivo la necessità.
Mi fece tornare al mio posto e incominciò la lezione. Ripensai per un momento a tutto quello che accadde il giorno prima. Avevo discusso con i miei migliori amici, stavo facendo amicizia con un semi estraneo di nome Jaemin. Ed era ormai da qualche giorno che il mio incubo ricorrente aveva smesso di tormentarmi, esattamente da quando avevo conosciuto Jaemin. Scossi la testa, era soltanto una coincidenza. Forse era grazie al fatto che, da quando frequentavo quella caffetteria, il mio umore era nettamente migliorato. E anche conoscere Jaemin aveva contribuito un po' a farmi ritornare il sorriso. Non capitava da tempo.Non appena suonó la campanella sistemai le mie cose con calma. Sentì improvvisamente picchiettarmi sulla spalla e dando per scontato fosse uno dei miei migliori amici, mi girai abbozzando un sorriso già pronta a scusarmi per quello era che accaduto il giorno prima. Non appena constatai chi fosse realmente corrugai le sopracciglia.
《Si?》
Domandai al ragazzo di fronte a me. Era un mio compagno di classe, non ci eravamo mai rivolti la parola. Non parlavo praticamente con nessuno in classe, tanto meno con lui. Lui rimaneva sempre sulle sue, non guardava in faccia a nessuno, era il primo ad uscire dalla classe di solito. Era molto schivo, eccelleva in tutte le materie. Anche lui era particolarmente bello, direi quasi etereo. Un pò come Jaemin.
《Possiamo parlare un attimo?》
Mi chiese con uno sguardo serio, i suoi capelli rossi mettevano ancora più in risalto la sua pelle diafana. Annui semplicemente per poi seguirlo fino alla biblioteca della scuola. Non capivo il perché di tutto questo mistero. In classe eravamo da soli, avremmo potuto parlare comodamente lì.
Si fermo nel punto più isolato, accanto a degli scaffali di vecchi libri impolverati. Mi fecce cenno di sedermi in un tavolino posto proprio accanto, e così feci, aspettando che iniziasse a parlare.《Non ci siamo mai rivolti la parola prima di oggi, quindi sarebbe più che normale se questo mio volere improvviso potrebbe metterti a disagio. Mizuki, io credo che tu debba stare particolarmente attenta a chi decidi di far entrare nella tua vita.》
Mi disse con sguardo particolarmente serio. Ero scioccata? Si lo ero. Che fosse a conoscenza del fatto che io e Jaemin stessimo diventando amici? Come aveva fatto a saperlo? E sopratutto perché gli interessava mettermi in guardia? Io per lui non ero nulla. Non eravamo nulla. Perché improvvisamente aveva deciso di interessarsi a quello che mi riguardava?
《Non capisco Taeyong... Dove vuoi arrivare?》
Lo vidi sospirare per poi alzarsi mettendo il suo zaino in spalla. Lo seguì con lo sguardo.
《Non fidarti di chi ha il viso da angelo. L'apparenza inganna》
E con questo se ne andò lasciandomi lì confusa. Questa semi discussione mi aveva lasciata con l'amaro in bocca. Era ovvio che conoscesse Jaemin.
Perché mai Taeyong voleva in qualche modo proteggermi? Era senz'altro a conoscenza di qualcosa. Decisi di andare via anch'io da scuola. Forse mi stavo davvero fidando troppo di Jaemin. Lo conoscevo soltanto da pochi giorni, gli avevo dato il mio numero di telefono senza esitazione, sapeva dove vivevo. Scossi la testa, non potevo seriamente dare ascolto alle parole di una persona che non conoscevo. Sarebbe stato assurdo, no? Fidarsi di una persona che non si conosce per nulla. Jaemin lo conoscevo più di Taeyong e mi sembrava una persona affidabile...buona. Decisi quindi di fidarmi del mio istinto una volta tanto, mettendo così da parte le mie paranoie.Decisi come mio solito di raggiungere la caffetteria, ma per qualche ragione a me sconosciuta la trovai chiusa. Sbuffai e decisi di fare dietro front. Sentì la suoneria del mio telefonino e decisi di rispondere, riconobbi la voce allegra di Jaemin e sentí subito il buon umore farsi spazio in me.
《Ehi Mizuki, ci vediamo oggi? Stesso posto?》
《Oggi la caffetteria è chiusa, non potremo andarci》
Dissi dispiaciuta, incaminandomi lentamente verso casa.
《Capisco, beh ti va di vederci ugualmente? Non so, potremo fare un giro da qualche parte. Mh?》
Sentì le guance diventare bollenti, Non sapevo nemmeno io il perché. Forse perché non ero abituata ad uscire da sola con un ragazzo, fatta eccezione di Taeil? Ci misi un pò a rispondere. L'ansia stava decisamente prendendo il sopravvento come al solito.
《Allora?》
《Va bene. Dove ci incontriamo?》
《Davanti alla tua scuola》
《Come fai a sapere in che scuola-》
Prima che potessi continuare la frase chiuse la telefonata.
Sospirai e seppur titubante decisi di andare comunque nostro punto d'incontro..
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The Angel Of Death - Na Jaemin
FanfictionCOMPLETATA Incubo ricorrente. Un angelo che tentava di rubare la mia anima nel modo più delicato possibile. Con un bacio, un semplicissimo bacio. [Gli idol che appaiono nelle mie storie sono dei prestavolto e nome. L'età e le personalità variano in...