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"Taehyung, mi spieghi dove siamo?" Hoseok alzò un sopracciglio, guardando drammaticamente l'amico che, per grande sfortuna di Hoseok, l'aveva costretto a passare con lui un intero pomeriggio immerso nelle sgargianti fantasie dei capi Gucci.

"Sto cercando di creare... - si girò verso di lui, mostrandogli un disgustoso maglione giallo canarino che il maggiore pensò si adattasse perfettamente ad una persona eccentrica come Taehyung - l'anima della tua essenza" Finì teatralmente, sbattendogli sul petto l'omino con su appeso il vestito.

"L'essenza della tua anima, al massimo" lo corresse, spostando poi lo sguardo sull'amico, che lo fissava con un sorriso da ebete.
"Cosa ci devo fare con questo?"

"Devi provarlo! Su, forza!" Lo rimproverò, spingendolo violentemente nel camerino e chiudendo il tendino.

Si tolse la maglia e indossò il maglione.
Rimase per trenta secondi abbondanti a fissare il suo riflesso nello specchio, chiedendosi quando mai aveva deciso di fidarsi dell'inesistente senso di virilità di Taehyung, finché non avvertì proprio la voce profonda del compagno che gli intimava di darsi una mossa.

Uscì svogliatamente dal camerino, sistemandosi le maniche.

"Sei troppo figo" gli fece allargare le braccia, assottigliando gli occhi e sorridendogli fiero.
È senza speranze...

"Sono I-N-D-E-C-E-N-T-E" rispose il rapper a tono alto, voltandosi nuovamente verso lo specchio e togliendosi il maglione.

"Non hai il senso dello stile" Commentò Taehyung da fuori il camerino, tenendo le braccia incrociate e sbuffando adorabilmente.

"Non siamo tutti come te, Taehyung" Disse Hoseok, spostando il tendino e tirando un piccolo schiaffo sulla spalla del vocalist, che arricciò il naso contrariato.

"Dovreste essere tutti come me" Ribadì, raggiungendolo fuori dal negozio, il quinto di quel pomeriggio.

Hoseok camminò lungo il marciapiede, ignorando la presenza di Taehyung che continuava a blaterare complimenti su quanto fosse stiloso "il suo kook" con le Timberland.
Era così preso dai suoi pensieri che non si accorse nemmeno della ragazza che aveva urtato e che aveva fatto cadere rovinosamente a terra.

Se ne rese conto solo nel momento in cui non avvertì più la voce di Taehyung ronzargli nell'orecchio come una mosca fastidiosa.

"Oddio scusami! - si inginocchiò per aiutarla a rimettere gli oggetti caduti all'interno della borsetta, abbassandosi la mascherina con l'indice - Ti sei fatta male?" le chiese gentilmente, riconsegnando la pochette alla ragazza.

Questa però la prese senza nemmeno guardarlo in faccia, e Hoseok dovette ammettere di essere rimasto intenerito dalla sua timidezza.

"Non era mia intenzione v-venirti addosso, s-scusa..." balbettò lei, incatenando finalmente gli occhioni nei suoi. Hoseok mostrò il suo adorabile sorriso a cuore per metterla a proprio agio, ma ottenne l'effetto opposto.

La ragazza spalancò gli occhi, facendosi più rossa di un pomodoro.
"È stata colpa mia, non preoccuparti" ripropose lui, aiutandola ad alzarsi.

"È-è meglio che vada adesso...scusami ancora" la ragazza distolse lo sguardo, dandosi una spolverata ai jeans e allontanandosi in fretta e furia; Hoseok giurò addirittura di aver scorso delle lacrime tra il rossore del suo viso.

"Era una tua amica?" Taehyung guardò interrogativamente l'amico, appoggiando il viso sulla sua spalla per esaminare anche lui la diretta interessata.

"Ah? Umh, no. Non la conosco." Hoseok sorrise senza nemmeno rendersene conto, guardando la ragazza allontanarsi.

"Era carina" commentò inconsapevolmente, ritornando poi a pensare al discutibile senso dello stile di Taehyung.

instagram | jung hoseok [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora