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Jimin aveva lo sguardo fisso su quello del castano da una trentina di secondi e teneva ancora il borsone in mano. Anzi, Hoseok lo aveva visto stringere con maggior forza i manici e per un attimo aveva avvertito la sensazione di star per vomitare. Non riusciva proprio a comprendere se l'amico fosse deluso dal suo comportamento, felice per la sua relazione o confuso perché forse il momento era stato talmente fuggevole da non dargli nemmeno il tempo di formulare una risposta. Non un segno, una parola o un accenno di perplessità o comprensione da parte di Jimin che gli facessero capire come l'aveva presa.

Come scottato dal suo sguardo, Hoseok strizzò le palpebre e spostò l'attenzione sull'asfalto. Era nel panico più totale semplicemente perché Jimin era il suo migliore amico da sempre e così da sempre la sua opinione contava più di ogni altra cosa: quando sorgeva qualche dubbio su una coreografia, o ancora quando litigava con gli altri membri e Jimin gli si presentava davanti alla porta, tenendo in mano il solito tè ai frutti di bosco e indossando il suo tenero sorrisino. E poi parlavano, parlavano delle cose più svariate spesso anche senza un filo logico vero e proprio. O più precisamente, Jimin parlava e lui si limitava ad ascoltare e a ridere. E la serata volava in quel modo.

Hoseok sentì gli occhi pizzicare e la gola farsi secca. Jimin non diceva niente perché non voleva dire niente. Solo...se ne stava a guardare, in silenzio.
"Ti prego Jimin, dì qualcosa" se ne uscì il main dancer, con la voce spezzata dal nodo in gola.

In risposta, Hoseok si ritrovò tra le braccia confortevoli del minore. Quest'ultimo infatti aveva lasciato il borsone a terra e in un battito di ciglia aveva avvolto l'amico con una stretta forte e affettuosa.

Il maggiore sentì i nervi sciogliersi tutti d'un fascio e guardò il rosa muovere freneticamente la testa su e giù sul suo petto, proprio come un cagnolino che riceve un gioco per la prima volta.
"È fantastico, hyung, davvero. Sono così felice per te"

Hoseok sorrise alle parole del suo migliore amico.
"Pensavo che ti saresti arrabbiato. Sai, il contratto-"

Jimin batté un paio di volte le mani sul petto del maggiore e si allontanò, scettico.

"Ma scherzi? Oddio, non ci credo. Finalmente ti sei trovato la ragazza! Beh, un bel ragazzo come te non poteva di certo stare tutta la vita da solo, non trovi anche tu?" rispose, tirandogli un'occhiatina d'intesa per provocarlo. Hoseok ricambiò con uno sguardo confuso e cercò di richiamare la sua attenzione per spiegargli meglio la situazione.

"Jimin-"

Jimin lo ignorò e fece un giro su se stesso, aprendo goffamente le braccia verso di lui e sorridendo entusiasta.
"Voglio sapere tutto. Tutto! Come si chiama? È più piccola? Più grande? È bella, vero? Sarà sicuramente bellissima! La posso conoscere, hyung? Dai dai da-"

"Jimin!" Hoseok gli pizzicò scherzosamente il fianco e Jimin quasi non sobbalzò per la sorpresa.

"Stiamo andando da lei" disse il maggiore. Il rosa lo guardò storto e gli afferrò il polso.
"E quando avevi intenzione di dirmelo? Vuoi farla aspettare? Forza, muovi quelle gambe!" Jimin fece un passo avanti, ma il castano non si smosse nemmeno di un centimetro e costrinse anche il minore a fermarsi di conseguenza.

"Jimin, calmati. Non le ho parlato del fatto che te l'avrei detto" Hoseok si sistemò la tracolla del borsone sulla spalla e infilò con disinvoltura le mani in tasca.

"...e quindi?"
Jimin lo guardò confuso per qualche secondo prima di realizzare e mettersi una mano davanti alla bocca.

"Oddio, sono il terzo in comodo! Hyung mi dispiace tantissimo! - lo guardò tristolino e si affrettò ad aprire il borsone mentre borbottava insistentemente delle scuse - Adesso prendo le mie cose e torno a casa, okay? Così potrete stare da soli" fece per tirare fuori dal borsone le proprie cose, ma fu fermato in tempo da Hoseok che lo prese fermamente per le spalle.

"No, Jimin, non hai capito-" provò a dire, ma Jimin lo strattono via e continuò a strillare e a gesticolare con in mano i propri indumenti di ricambio.

"Ho capito, invece! Non volevo mettermi in mezzo tra di voi, è giusto che abbiate i vostri spazi!"

"Mi lasciassi finire di parlare!" urlò Hoseok, strappandogli di mano i vestiti e rimettendoli nel borsone.

"Hyung non c'è bisogno che mi fai la predica adesso! Io non lo sapevo!" ribatté il minore, riprendendosi a sua volta gli indumenti.

"Ma se non ti ho ancora detto niente! Mi lasci parlare?" il maggiore si spazientì e alzò il tono. Jimin si limitò a mormorare alcune scuse con tono sommesso mentre come un cagnolino abbassava lo sguardo e indietreggiava di qualche passo.

"Allora - Hoseok si fermò subito e prese un profondo respiro per trovare la forza di continuare - lei non sa che tu sta venendo qui perché tecnicamente non dovevi venire, MA - alzò il tono di voce, sapendo già che se non lo avesse fatto Jimin avrebbe iniziato a lamentarsi di non averglielo detto fin da subito - ma...non è questo il punto. Lei è army e se le salti addosso potrebbe seriamente morire. Capisci, adesso?" l'amico annuì più volte e tornò a camminare in silenzio di fianco al castano.

Si fermarono qualche metro prima dell'entrata della loro casa discografica. [T/N] era già lì da qualche minuto, vestita in abiti sportivi e appoggiata con la schiena ad una ringhiera appena vicino alle porte d'ingresso.

"Oddio, è lei?" il rosa sussurrò, indicandola con il dito paffuto. Hoseok si limitò ad annuire, sorridendo istintivamente davanti alla goffaggine del minore.

Quest'ultimo poi lasciò il borsone al castano e scattò verso di lei, prendendole la mano e iniziando ad agitarla a vuoto. Hoseok gli corse dietro per tenerlo a bada e assicurarsi che non facesse nulla di strano, perchè nel momento in cui venivi a contatto con la frenesia di Park Jimin anche le cose più impensabili diventavano possibili.

"Ciao! So che sai chi sono, ma mi presento lo stesso perché insomma sei la ragazza del mio migliore amico, capisci? Ecco, sono Park Jimin, ma puoi chiamarmi Jimin, Jimin oppa - si ghiacciò di colpo quando sentì la mano di Hoseok tirargli con insistenza la maglietta e il suo sguardo di fuoco bruciargli la pelle. Ridacchiò nervosamente e riprese - magari oppa un'altra volta, okay? Minmin, Jiminie, come preferisci! È un vero piacere per me conoscerti, Hobi hyung mi ha parlato così tanto di te! Sei davvero molto carina!" esclamò sfoggiando il suo miglior sorriso.

[T/N] lasciò che Jimin scuotesse per bene la sua mano e accennò un sorriso dolce quanto preoccupante.
A detta di Hoseok sembrava stesse per svenire da un momento all'altro.

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Questo capitolo non mi piace per niente👌🏻

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instagram | jung hoseok [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora