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"Devi spiegarci qualcosa?" Namjoon parlò per primo, guardando Hoseok negli occhi. Uno sguardo che metteva i brividi, pensò Jungkook. Tant'è che Hoseok lo sostenne per qualche attimo, ma fu costretto a sottomettersi e a deglutire silenziosamente, compiendo un passo indietro.

"Da quanto va avanti questa storia?" Namjoon parlò ancora, questa volta con una domanda diversa.

Hoseok non si mosse nemmeno di un millimetro e ingoiò ancora un bozzo di saliva, guardandosi attorno. Yoongi era appoggiato al muro a qualche passo da lui, mentre Jimin era in piedi proprio vicino al divano, sul quale erano seduti invece Seokjin, Jungkook e Taehyung.
Chiunque in quella stanza aveva lo sguardo puntato su di lui in quel momento e questo non faceva altro che preoccuparlo ancora di più.

"Hoseok, non lo ripeterò un'altra volta. Da quanto va avanti?" il leader alzò il tono e il ragazzo sussultò, strizzando gli occhi e balbettando qualche parola in fila.

"Q-quasi sei mesi"

"Sei mesi" ripeté Namjoon nervosamente.

"Senti, non so se ti rendi conto che la questione è più grave di quello che sembra. Hai la minima idea di come reagirebbero le fan se questa cosa dovesse venire fuori? O se PD-nim venisse a saperlo?" sputò poi senza esitare, fulminandolo con lo sguardo. Hoseok deglutì prima di prendere parola.

"I-io...mi dispiace" pronunciò con tono sommesso. Namjoon semplicemente lo ignorò e proseguì il discorso.

"Se la lasci nel giro di una settimana farò finta di niente. Non costringermi a dirlo a PD-nim perché altrimenti ti assicuro che saresti in guai seri, Hoseok" ordinò senza aggiungere nient'altro con un tale risentimento nel tono che persino Hoseok avrebbe stentato a crederci se non le avesse sentite uscire dalla bocca del leader proprio con le sue orecchie. Quelle parole furono pronunciate con una superficialità tale da far pensare al main dancer che tutto quel caos fosse solo frutto della sua immaginazione, costringendolo poi a tornare nuovamente alla realtà nello scoprire che non era affatto così.

Namjoon, uno dei suoi più grandi amici, colui che l'aveva sempre supportato in qualunque situazione, quella persona che durante le liti aveva sempre cercato di risolvere le questioni senza ferire nessuno; proprio Namjoon, conosciuto per essere così permissivo da risultare quasi esagerato (questo semplicemente perché si era sempre fidato di ogni suo compagno e questa era una cosa che Hoseok aveva apprezzato sin dal primo istante in cui l'aveva conosciuto) adesso era contro di lui. E non su una questione banale e fondamentalmente inutile come lo erano le discussioni che avevano avuto in passato, ma su un argomento che per Hoseok era di vitale importanza.

Per questo motivo, lo specchio in cui Hoseok riusciva a riflettere ogni sua certezza si infranse come vetro davanti alle parole devastanti del leader. Il ragazzo non riuscì più a pensare concretamente e, per quanto si sforzasse, stava diventando difficile trattenere le lacrime.

"Non me lo stai chiedendo davvero" disse Hoseok, senza immaginare che quelle parole non fossero minimamente risultate sicure come lui si aspettava. In verità, la voce si era spezzata a causa della gola secca e per questo motivo la frase uscì più come un sussurro.

Namjoon comunque non batté ciglio e proseguì il discorso.

"Te lo sto chiedendo, invece. Se ce lo avessi detto subito avrei fatto finta di niente perché mi sarei fidato di te, ma visto che tu non hai fatto lo stesso con noi non cos'altro dirti, Hoseok" le parole di Namjoon gli volarono dritte nel petto come la lama affilata di un coltello.

instagram | jung hoseok [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora