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"[T/N]" sussurrò Hoseok, visibilmente preoccupato. Lei rispose con un mormorio distratto, infilando le chiavi nella serratura della porta d'ingresso.

"Sei sicura che posso restare a cena da te senza problemi?" le chiese l'idol titubante, appoggiando le mani sulle sue spalle e guardandosi attorno per assicurarsi di non esser visto da occhi indiscreti. Quella era la prima volta che Hoseok veniva a casa sua.

[T/N] rise, facendo scattare la serratura e abbassando la maniglia. Le pareva quasi morboso il fatto che Hoseok continuasse a guardarsi in giro, come se fosse alla ricerca di qualche fotocamera che ovviamente non era presente. È solo timoroso, pensò, sorridendo, è talmente abituato alla vita da idol che nemmeno si rende conto di trovarsi nel mondo dei comuni mortali.
"Siamo da soli Hobi, non preoccuparti" lo rassicurò, aprendo lentamente la porta.

La minore si accorse delle luci accese in casa e emise un verso di disappunto pensando che il suo coinquilino si fosse dimenticato di spegnerle.
Hyunjin era un coinquilino di certo parecchio affidabile, ma mai quanto disorganizzato: era un ragazzo riservato e talvolta anche esageratamente freddo, dalla corporatura piccola e dal visetto carino. Se non lavorava, passava la maggior parte del tempo a casa a dormire e a mettere in disordine, ma lei gli era terribilmente affezionata e mai si sarebbe permessa di sostituirlo con qualcun altro.

I due dovettero ricredersi all'idea di essere soli nell'abitazione quando il tono frustrato di un'imprecazione risuonò per tutta la casa sollecitando le orecchie dei due, che si scambiarono l'un l'altro degli sguardi angosciati e confusi.

"[T/N]...?" Hoseok si fece piccolo dietro di lei, iniziando a balbettare e a tremare come una foglia. "Ci sono i fantasmi in casa tua?"

"No, non penso. Credo sia..." la porta si aprì con un cigolio preoccupante. [T/N] chiuse d'istinto occhi, stringendo involontariamente la mano di Hoseok.

Quando li riaprì, ritrovò davanti a sé la figura del suo coinquilino che li fissava con uno sguardo confuso.
"Che state facendo?"

"Hyunjin! - lo rimproverò, tirando un sospiro di sollievo - Accidenti, ci hai fatto spaventare..." mormorò, lasciando la mano di Hoseok e avvicinandosi a lui.
L'idol deglutì, stringendo con veemenza il tessuto della maglietta per scacciare quella sensazione di inadeguatezza che gli stava lentamente consumando il petto; non aveva la più pallida idea di chi fosse quell'individuo e non gli interessava, ma non capiva perché si sentisse così maledettamente fuori posto, quasi come un terzo incomodo. Ma che dico, rifletté, arricciando il naso, se qua c'è un terzo incomodo quello è lui, non io.

"Si si, non mi toccare" Hyunjin arretrò, mettendosi le mani in tasca. La castana sospirò e trascinò entrambi nella stanza del coinquilino, e Hoseok per poco non si prese un colpo a vedere il disordine regnare sovrano in quella parte della casa: mucchi informi di vestiti erano sparsi qua e là, e l'idol suppose che questo Hyunjin non fosse poi così ordinato come ci si aspetterebbe da una persona così fredda e riservata.

"Hyunjin, non dovevi uscire con Yeonjun questa sera?" si azzardò a chiedere [T/N], iniziando a frugare in qualche piramide di vestiti.

"Sarei dovuto partire venti minuti fa, ma non so nemmeno cosa mettermi" sbuffò scocciato, sedendosi sul letto a gambe incrociate. Hoseok lo squadrò meglio; era piuttosto carino, minuto, dalle labbra rosee e capelli neri, così come gli occhi felini. Notò sul suo viso anche alcuni accenni di ombretto e fondotinta.
Avrà un appuntamento?

"Sei irrecuperabile" la castana sospirò, dando un'occhiata ai vestiti rimasti nell'armadio. Frugò al suo interno per una trentina di secondi, prima di riemergere dal mare di vestiti e lanciare addosso al coinquilino un paio di jeans in pelle e una camicia.

"Tieni, provati questi" Hyunjin deglutì, prendendoli in mano e annuendo con un rapido movimento della testa.
[T/N] uscì dalla stanza, trascinandosi dietro anche Hoseok per permettere al moro di cambiarsi senza imbarazzo. Solitamente non era preoccupato di togliersi i vestiti davanti a lei, ma in presenza di Hoseok diventava più complicato e Hyunjin preferiva evitare figure.

Hoseok intanto era in uno stato che definire sconvolto era poco.

"Quello sarebbe...?" chiese l'idol con un filo di voce.

"Hyunjin, il mio coinquilino. È strambo, vero?" La ragazza fu veloce a rispondere e Hoseok altrettanto veloce ad annuire, senza aggiunger null'altro.

"Deve uscire con la sua cotta, quindi è un po' agitato" aggiunse [T/N], lasciandosi scappare un sorriso.

"Si sta agitando tanto per un'uscita con la ragazza che gli piace?" chiese Hoseok con ovvietà.
Sentì poi le spalle rilassarsi e il respiro tornare regolare; se Hyunjin usciva con un'altra non aveva assolutamente nessuna scusante per provarci in quel modo con la sua ragazza. Era matematico; e allora perché Hoseok sentiva costantemente un peso insopportabile sul petto? Certo, [T/N] non era ancora effettivamente la sua fidanzata perché ancora l'idol non si era preso la briga di chiederglielo, ma poteva essere davvero così geloso da avvertire il suo cuore consumarsi e diventare cenere?

"Ragazza...?" La voce di [T/N] toccò la sua bolla di paranoie, facendola scoppiare come un ago pungente su un palloncino e riportandolo alla realtà con i piedi per terra.

"Sì, [T/N]. La sua cotta, lo hai detto tu" biascicò, confuso.

"Oh, ma lui non esce con le ragazze. - disse con naturalezza, e Hoseok si lasciò sfuggire un "Ah" appena accennato.
"Ah ah. - annuì lei, assicurandosi che il ragazzo avesse afferrato il concetto - Vado a dargli una mano. Tu accomodati pure in salotto" gli intimò cambiando discorso, per poi entrare nella stanza e chiudersi la porta alle spalle.

Hoseok si trascinò fino alla fine del corridoio, appoggiandosi al muro.
Tra tutto ciò che poteva succedere, consumarsi di gelosia per il coinquilino gay della sua quasi ragazza non era nei suoi piani. Assolutamente no, pensò, tenendosi le mani sulle guance roventi e rosse dall'imbarazzo.

instagram | jung hoseok [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora