instagram | jung hoseok [IN REVISIONE]

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Quel giorno, Hoseok si alzò dal letto con un mugolio e si affrettò a mettere in un borsone tutto ciò che poteva essergli utile: qualche bottiglietta d'acqua, una maglietta di ricambio e una piccola cassa musicale. Si ritrovò anche a canticchiare qualche canzonetta ascoltata recentemente mentre con un sorriso si allacciava le scarpe.
Quel giorno era particolarmente allegro perché dopo più di un mese di relazione aveva finalmente deciso di portare [T/N] a quella che era stata la sede di tutte le sue disavventure negli anni passati: la sala prove della Bighit. Normalmente per la minore sarebbe stato parecchio complicato accedervi, ma in compagnia di Hoseok l'ingresso era libero e assicurato; per questo l'idol aveva deciso di far imparare alla castana la parte femminile della coreografia di Youth, che aveva ballato qualche mese prima, così da poterla eseguire insieme.

Passò dalla cucina e vide Jimin disteso senza ritegno sul divano, mentre scorreva con una certa diffidenza i canali della televisione per trovare qualche programma interessante. Quello sarebbe dovuto essere il loro giorno libero, ma il rosa sembrava parecchio annoiato; forse perché provare con i membri era la cosa che lo divertiva di più, lo diceva sempre.
Il maggiore si allontanò con passo silenzioso per evitare che il biondo lo vedesse e raggiunse la porta d'ingresso. La sua intenzione era infatti quella di uscire dall'appartamento senza dare nemmeno il tempo a Jimin di chiedergli dove stesse andando; al ritorno si sarebbe inventato qualche scusa sul momento e l'amico, ingenuo com'era, se la sarebbe sicuramente bevuta senza fare storie.

Quindi posò la mano tremante sulla maniglia mentre il battito accelerava, fece per abbassarla e...
"Dove stai andando, hyung?" la faccia allegra e sorridente del coinquilino gli si parò davanti come un fulmine, facendolo sussultare.

"Ah, Jimin! - Hoseok ridacchiò nervosamente - Sto andando alla sala prove per degli allenamenti extra, già" annuì, cercando di assumere un po' più di compostezza, più per convincere sé stesso che per altro.

Jimin lo squadrò per una ventina di secondi e poi spostò lo sguardo su quello del maggiore, incastonando gli occhi con i suoi.
"Hmh, vuoi che venga con te?"

Tutti i piani di Hoseok sembrarono crollargli addosso come una frana improvvisa che sbarra il percorso di un automobile. La presenza di Jimin non era assolutamente prevista e il maggiore non poteva di certo permettere che rovinasse tutto, tantomeno che venisse a sapere della relazione tra lui e [T/N].

"C-cosa? No, assolutamente! - rispose senza pensarci, alzando il tono di voce e abbassandolo subito dopo - volevo dire...non ce n'è bisogno" forzò un sorriso assicurandosi di sembrare convincente.

"Sì invece! Aspettami qui, prendo le mie cose e ti accompagno" Jimin gli regalò un sorriso e lo lasciò lì, davanti alla porta, ad aspettare e a rimuginare su quello che sarebbe successo da qualche minuto a quella parte.
"I-io...no! Jimin...!" Hoseok provò ad afferrargli il braccio, ma Jimin gli sfuggì e saltello fino a camera sua canticchiando la melodia di Serendipity.

Hoseok lo guardò andar via e sospirò rumorosamente, appoggiandosi allo stipite della porta e passandosi una mano tra i capelli, accorgendosi già di quanto fossero sudati nonostante non avesse ancora iniziato nemmeno a ballare. Come poteva il coinquilino mettergli così tanta ansia? Non lo sapeva, ma era certo del fatto che se per caso avesse scoperto che lui gli teneva nascosto qualcosa si sarebbe arrabbiato. E il volto deluso del suo migliore amico era l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere in quel momento.

La sua retta di paranoie riguardanti il suo coinquilino venne deviata proprio dall'arrivo di quest'ultimo, che, oltre ad aver optato per un abbigliamento decisamente più sportivo, teneva in mano qualche bottiglia d'acqua e una maglietta di ricambio, così come Hoseok.

"Piuttosto che usare due borsoni metto tutto nel tuo. Va bene?" Hoseok annuì, non sapendo che altro dire.

Il rosa uscì dall'appartamento e invitò l'amico a seguirlo. Hoseok ebbe l'impressione che il mondo fosse diventato improvvisamente più pesante ogni qualvolta compiva un passo in più; forse era proprio il peso della sua relazione con [T/N] che finalmente iniziava a farsi sentire.

Guardò Jimin tirar fuori le chiavi dell'auto e subito gli afferrò il braccio con delicatezza.
"Jimin, io- scusa, possiamo andare a piedi?"

Il minore storse il naso.
"Andare a piedi?- chiese. Gli sembrava strano che Hoseok non volesse usare la macchina. "Per caso c'è qualcosa di cui vuoi parlarmi?"

"Sì, solo che..." deglutì, sentendo un nodo formarsi proprio all'altezza delle corde vocali. Jimin, vedendolo agitato, lo aiutò e concluse la frase al suo posto.

"È complicato?" aggiunse l'amico.

"È complicato" annuì Hoseok. Poi il silenzio.

La passeggiata proseguì immersa in un silenzio a dir poco imbarazzante, fatto di sospiri trattenuti e di nodi di saliva mandati giù tutti in una volta.

"Hyung, sai sempre che ci sono sempre per qualunque cosa. Prenditi il tuo tempo, se non vuoi dirmelo adesso lo farai in un altro mom-" Jimin tentò di spezzare quell'atmosfera posandogli una mano sulla sua spalla, ma l'altro si scostò subito sentendo il battito cardiaco accelerare.

"No, Jimin, non è questo" rispose prontamente.

"Allora dimmi, hyung. Sai che non ti giudicherei mai" lo esortò allora Jimin, sorridendo caloroso.

"Vedi, io...sono fidanzato" Hoseok tirò fuori quell'affermazione con una voce che non sembrava la sua, incrinata dal groppo in gola che si era formato.

Jimin si congelò sul posto.

"...cosa?"

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I'm back bitches!
Finalmente dopo 15 giorni di inattività sono riuscita a farmi venire in mente qualche idea interessante. Nonostante ciò, ho ancora qualche dubbio sulla stesura di questo capitolo.

A voi com'è sembrato? Vi è piaciuto? La storia vi sembra stia continuando bene?

Spero vivamente che stiate tutti passando questa quarantena al meglio, compresi i vostri familiari. Ricordatevi di stare a casa e rilassatevi, proprio come ha detto Yoongi! ❤