Sapete quando....

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Pov's Alexander

Sapete quando vi viene strappato via qualcosa e vi manca una parte di voi? Ecco questo è successo a me un mese fa. Mi è stata tolta la mia bambina per quella stupida perdita di memoria temporanea. Lei non si ricorda di me ed è questo che mi ferisce molto. L'unica persona che mi ha amato è che mi ha insegnato ad amare veramente mi è stata strappata via come se niente fosse. Ma non me ne starò così. Non mi farò più portare via l'unica persona che amo veramente tanto. Non mi farò sfuggire questa occasione perché già ho sofferto abbastanza per la mia piccola Lilia. Lei era uguale alla mia bambina. Era più piccola di Alisia aveva gli occhi azzurri sul verde smeraldo e capelli biondo cenere. Aveva il fisico snello come quello di Ali solo un po più minuto perché aveva problemi con l'alimentatore infatti ho usato tutte le risorse possibili per farla mangiare infatti ho fatto anche a lei le iniezioni di vitamine perché aveva molti problemi. Non mi aspettavo che facesse quella fine. Mi dimostrava ogni giorno di volermi bene e mi amava e poi un giorno quando tornai a casa la vidi in una pozza di sangue e un coltello conficcato al cuore. Li ho perso tutte le speranze e ho iniziato a diventare un pazzo. Ho iniziato da quel momento in poi a drogarmi e ubriacarmi ogni giorno. Ogni sera ne combinavo una. Fortunatamente grazie ad Federica e i miei amici sono uscito e ho iniziato a cercare un passatempo dopo il lavoro. Poi ho trovato la mia piccola principessa tutta bagnata con due occhi rossi come non mai e tanto bisogno di aiuto. A distrarmi da tutta questa confusione mentale è il campanello della porta che suona. Mi irrigidisco sul colpo perché i miei amici sono fuori città e Federica è col suo ragazzo quindi chi può essere? Senza giri di pensieri vado ad aprire e trovo una signora sulla trentina e passa, alta poco più di un metro e sessantacinque, corporatura giusta, capelli biondi e occhi azzurri simili a quelli di Alisia. Mi sembra di vedere la mia bambina in versione adulta. La guardo sbattendo le ciglia e assottiglio lo sguardo… dopo minuti in cui c'è un gioco di sguardi tra me e la donna quest'ultima si decide a parlare.
"salve è lei il tutore di Alisia" chiese imbarazzata
"si sono io lei chi è"
"sono la madre di Alisia"
"cosa? Come è possibile"
"posso entrare e le spiego la situazione" chiese con le lacrime agli occhi
"certo entra pure" dissi facendo spazio e lei si accomoda nel salone
"prego siediti pure sul divano. Vuoi dell'acqua sembri molto agitata" chiesi avvicinandomi alla donna
"no tranquillo sono agitata perché ho saputo che Alisia è da suo padre" disse allarmata
"ma Alisia ti crede morta come può essere che sei qui" chiesi sedendomi accanto a lei
"è una storia lunga…allora quando la prima volta mi hanno detto che non potevo avere figli io ho iniziato a diventare pazza e sono caduta in depressione. Non poteva essere che io non avessi figli. Ho sempre sognato avere una famiglia e una figlia o figlio a cui badare e sentirmi chiamare "mamma". disse iniziando a piangere leggermente. Io istintivamente le accarezzo la schiena per consolarla.
" Alisia fino a qui ha raccontato tutto tranquilla va passo, passo "dissi dolcemente
" quando è nata la mia piccola Alisia mio marito non era per niente felice perché lui voleva un maschio e non si aspettava che io rimanessi incinta per la seconda volta ma ci riuscì grazie ad una cura che ho fatto in ospedale di iniezioni e pillole. Comunque ho sempre protetto la mia piccola e non mio marito mi picchiava io andavo a lavorare e lasciavo la mia piccola a casa ma poi ho scoperto che dai tre anni Alisia veniva picchiata da Silvio ho chiesto aiuto a mia sorella gemella per badare alla bambina. Essendo gemelle siamo simili e io restavo giorni e giorni per lavorare giorno e notte che mia sorella Luana stava a casa i giorni in cui non c'ero io e subiva le botte di Silvio a posto mio e della piccola. Le ha fatto da madre, da sorella, da migliore amica, da tutto. Poi però un giorno mi arrivò una chiamata dall'ospedale in cui mi hanno detto che mia sorella era morta da lì da donna vigliacca ho lasciato la mia bambina nelle sue mani. L'ho lasciata in mano a quel mostro. Non sono una madre. Ha avuto più coraggio mia sorella a stare con lei e subire che io. Adesso rimpiango ogni singolo momento che non ho passato con lei. Avrei dovuto passare più tempo con lei ma non ce l'ho fatta . Ero distrutta della sua morte che non sono riuscita a riconoscermi per anni. Solo fino a due anni fa ho superato la sua perdita e ho iniziato a pensare ogni giorno alla mia piccola. Fino a qualche giorno ho fatto delle ricerche e mi hanno detto che ti avevano dato in affido a te e pensavo di trovarla qua a casa ma non è così… Dov'è la mia piccola?"disse mentre continua a piangere durante tutto il racconto. Non so come reagire. È una povera donna che in tutta la sua vita ha solo sofferto. Anche io ho sofferto molto ma non come lei. Lei ha provato un dolore maggiore ma in fondo il dolore è soggettivo…
"in realtà non s-"
Non finisco la frase che…

Tatatata.... 😱
Ve lo sareste mai aspettato un momento del genere???
La mamma di Alisia ha sofferto così tanto più di Alex... Ecco a voi una parte di entrambe le verità. Uno i segreti di Alex e una la verità della mamma di Alisia 💞
Alla prossima ❣️

Tutto così strano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora