A Casa Di FP...

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Betty

Sono le 18:00 ed FP mi aveva chiesto di rientrare a casa entro le 18:30,perchè avrebbe ordinato la pizza.
FP è molto simpatico, gentile e premuroso... Tutto il contrario di suo figlio. Ora capisco come la mamma abbia fatto ad innamorarsi di lui. È una persona adorabile!.
"V... Dovrei cominciare ad andare a casa di FP... lui non ama i ritardatari e poi ha ordinato le pizze, ci vediamo domani a scuola." le dico con la tristezza in volto.
"Hai proprio voglia di rivedere Jughead, non è così Betty?!" mi dice con un sorriso malizioso.
"Non farti film mentali Veronica Lodge. Sai benissimo che evitarlo sarebbe la cosa che mi farebbe più felice al mondo." le dico fredda.
"Certo, certo... Buona passeggiata Elisabeth Cooper." mi dice ridendo.
Alzo gli occhi al cielo, saluto la mia migliore amica lasciandole un bacio sulla guancia e le dico: "Guarda che mi ricordo che mi devi far conoscere il tuo Archiekins" dico ridendo e replicando il nomignolo che mi ha ripetuto per tutto il giorno.
Sto andando verso la casa di FP.
Sono curiosa di conoscerlo per davvero, alla fine dei conti non lo conosco, vedremo se mi darà la medesima impressione del figlio oppure mi sorprenderà e sarà un uomo altamente rispettabile... Sono sicura che sia la seconda opzione... Persino le pietre sono meglio di quel Jughead.

Jughead

Non vedo l'ora che la biondina si presenti qui a casa nostra.
Non posso più aspettare, non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando vedrà che in camera mia c'è solo un letto. Le opzioni sono due: o scappa e anon torna mai più a casa nostra oppure si rassegnerà, ma piuttosto che dormire nello stesso letto dormirà per terra. I miei pensieri vengono frenati dal campanello della porta.
DRIIIIIIIIIIIIIINN!!!
"Deve essere lei!, Jug... Comportati di bravo ragazzo, hai capito. Per te sarà quasi come una sorella, ma non troppo" dice strizzando l'occhio con una leggera risata.
"Buona sera, signor Jones!" dice la bionda.
"Ciao Betty, vieni qui, e sentiti pure libera di chiamarmi FP!" dice mio padre abbracciando la ragazza.
"Su!, Jug, vieni ad abbracciare Betty!" mi dice con un sorrisetto mascherato, facendo in modo che la ragazza non se ne accorga.
Mi avvicino alla ragazza e le dò un abbraccio, ma lei chiaramente non ricambia, anzi mi lancia un'occhiata che mi fulmina, per cui mi stacco subito.
" Sta lontano, Jones." mi dice fredda.
"Scusa, siamo un po' agitate stasera eh?!"
"Non fiatare!" mi dice secca.
"D'accordo, starò zitto per tutta la serata, ma prima o poi dovrai rivolgermi la parola." dico fiero.
"Ragazzi a tavola!" dice mio padre interrompendo il silenzio ormai imbarazzante che si era creato, la tensione in quella stanza si poteva tranquillamente tagliare con il coltello.
"Allora Betty, ti piace qui?" chiede mio padre alla ragazza seduta alla mia destra.
"Diciamo che preferivo la mia amata Milano, ma non è troppo male questo posto." ammette la ragazza.
"Dimmi un po', ti ha dato fastidio il fatto che tu e  Jug dormirete nella stassa stanza?, perché se è così mi scuso davvero molto, ma io e tua madre abbiamo sbagliato e dovremo rifare l'ordine... Ci vorranno più o meno due mesi." dice mio padre.
"D- due mesi?" Betty sta andando nel panico, di nuovo.
"Vedrai, la mia compagnia non sarà così spiacevole, alla fine diventeremo amici." dico con un sorriso beffardo, poi distolgo lo sguardo, poiché mi sto facendo venire strane idee.
"Già, vedremo." mi risponde fredda. Wow quella ragazza ha il cuore di ghiaccio. Qualcuno dovrà pur faglielo sciogliere...

Betty

Io odio questo ragazzo.
Sto odiando anche il fatto che non mi toglie gli occhi di dosso.
Così decido di interrompere il silenzio che si era creato in quella cucina, e salire in camera... Di Jughead, visto e considerato che la mia camera non esiste ancora.
"FP, io salgo in stanza, sono molto stanca e inoltre devo anche disfare la mia valigia... Non è un problema vero?" dico timida.
"Non dovresti chiedere a mio padre se è un problema, ma dovresti chiederlo a me, visto che la camera è mia. Comunque ti ho liberato un cassetto nel mio armadio, nel caso tu ne avessi bisogno." mi dice fissando i con il suo solito sorrisetto menefreghista.
" D'accordo. Posso andare in camera a riposarmi dato che sono stanca? " dico sforzandomi di essere gentile.
" Puoi. " mi dice ridendo. Vorrei ucciderlo.
Sto salendo le scale, mi accorgo che la stanza di mister buffone è la prima sulla sinistra, entro e noto che la mia valigia è aperta.
" Ma che cazz... " non faccio in tempo a finire la frase che entra il signor bulldog.
"L'ho aperta io. Mi sono sempre chiesto che cosa una ragazza mettesse nella sua valigia, ho ottenuto la risposta. Non pensavo che una di 16 anni potesse portare una 4°" mi dice con il suo solito sorriso.

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