At School Pt. 2

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Veronica

Me lo sento, Betty sta per cominciare ad insultare Cheryl. Questo non va bene.
Betty deve capire che in questa scuola può incontrare le persone migliori, ma anche le peggiori.
L'ultima cosa che vorrebbe un ragazzo o ragazza chiunque esso/essa sia, sarebbe scontrarsi con Cheryl. A maggior ragione Betty che è appena arrivata, ma la conosco troppo bene, non se ne andrà di qui finché non avrà strappato uno a uno i capelli di una delle ragazze più popolari della scuola. La capo stronza delle River Vixens (la squadra delle cheerleader nella quale ci sono anche io), la temuttissima rappresentante d' istituto. Insomma nessuno oserebbe contraddirla.
"Betty, non fare cose di cui potresti pentirti" le dico sussurrando.
"Veronica, lascia che io spieghi a questa stronza come si sta al proprio posto." dice alzando un po' troppo la voce.

Betty

Veronica sta cercando di fermarmi, ma oggi non c'è verso. La giornata non è cominciata molto bene.
"Ascoltami, sorta di bambola con la voce da oca. Puttana, vai a chiamare qualcun'altra d'accordo?" le dico con l'odio negli occhi.
La ragazza guarda le sue amiche e fa una risata amara.
"Scusami biondina, chi ti credi di essere per venire a dirmi come mi devo comportare. Inoltre, non ti ho mai vista qui. Ciò vuol dire che sei nuova, quindi è anche peggio." sputa acida.
"Senti. È il primo giorno per tutti, quindi se vuoi scusarmi io devo proprio andare in classe." dico guardandola male.
"Ah, no, lurida stronza. Tu non ti muoverai di qui finché non mi avrai chiesto scusa." dice con un sorrisetto.
"Vedi di levarti dal cazzo, e poi io non ti chiederò mai scusa, perché tu con quei tuoi fottuti tacchi devi fare la reginetta e non guardi dove vai."dico infastidita e ora veramente incazzata.
" Tu piccola troia che non sei altro. "
Nessuno si è mai permesso di chiamarmi come tale. La prima non sarà di certo una viziata figlia di papà, che per sopravvivere deve comandare a bacchetta tutti quanti.
Non sono una persona violenta, ma quando mi fanno arrabbiare la mia mano parte da sola. Le tiro uno schiaffo in piena faccia, e per non farsi vedere debole lei me lo ricambia.
Comincio a tirarle i capelli e finiamo per terra.
Tutti gli studenti sono radunati attorno a noi per capire che cosa sta succedendo.
Ad un certo punto sento qualcuno che mi solleva da terra, mi giro e stavo per tirare uno schiaffo anche a lui.
"Stai calma tigre, che cosa è successo esattamente?" mi chiede Jughead.
"Ah, ora ti fai vivo?" chiedo scherzando.
"Ma che hai fatto alla guancia?" mi chiede preoccupato.
"Niente, quella puttana che si definisce lo spirito della scuola, mi ha graffiata con qualcosa e direi che ci è andata abbastanza pesante, tu che dici eh?" dico fingendo una risata.
"Io dico che sei stata coraggiosa a sfidare Cheryl Blossom. Comunque andiamo in infermeria, ti accompagno io." dice il corvino.
"E comunque non c'è niente da guardare qui! Lo spettacolo è finito. Andate in classe!" grida Jughead.
"D'accordo" sussurro.
Il corvino mi accompagna in infermeria e spiega ciò che è successo nel corridoio questa mattina all'infermiera.
"Wow, sei qui da meno di 40 minuti e già hai fatto a botte con la ragazza più stronza della scuola, sarai un mito d'ora in poi." dice il ragazzo.
Usciamo dall'infermeria e ognuno va nella propria classe.
La giornata passa molto lentamente, e io sono ancora molto scossa da ciò che è successo stamattina.
Io e Jughead torniamo a casa non consapevoli di ciò che ci avrebbe aspettato.
Questa giornata procede sempre meglio...

Ciao a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi scuso se pubblico così tardi, ma è l'unico momento della giornata in cui preferisco scrivere. Secondo voi cosa succederà nella prossima parte?
Spero di riuscirà a pubblicare il prima possibile.

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